Ci sto provando, in questi giorni, ma le parole per la verità non le ho ancora ritrovate, l’unica cosa che mi riesce è di tacere e riascoltare questa canzone ( e mi riesce più o meno con una frequenza di cinque/sei ri-ascolti a volta).
Uno dei pensieri più frequenti degli ultimi mesi- facciamo anni- è “Che diavolo ci faccio qui?!”, seguito a ruota dal gemello quasi siamese “Dove potrei fuggire?”.
A questa terra stanca mi tiene legata la mia casa e poco altro: un piccolo gioiello abbracciato dai boschi, solitario e silenzioso, niente auto, solo lepri, picchi verdi e falchetti.
E’ in questi casi che interviene il fratello pragmatico: chiarisce immediatamente il concetto a suo modo e spazza via qualsiasi possibilità di discussione e il fratello pragmatico nella mia testa, spesso, ha il volto di un ragazzo sulla trentina, spalle larghe e capelli biondo cenere.
Partire significa anche lasciare persone e cose che si amano ed io sono certa, avendolo già testato sulla mia pelle, che di due cose non potrei davvero far senza: pane e olive.
Pane in ogni sua forma e raffinatezza e olive, meglio se piccole, nere e sott’olio.
Sì, certo, prima del pane e delle olive ci sono un paio di persone che mi sono piuttosto care, ma dovendo pensare al cosa e non al chi, la risposta è questa da sempre.
Se per le olive il problema non sussiste, per il pane, sto cercando di imparare a farlo da me.
PANE SEMINTEGRALE CON OLIVE TAGGIASCHE E FLEUR DE SEL
Ingredienti (dosi per 5 pagnottelle)
250 g farina semintegrale- 175 g farina tipo 2 (o una farina di forza)- 150 pasta madre liquida- 290 g acqua tiepida- 5 g malto- 100 g olive nere taggiasche sgocciolate e sminuzzate- 7 g fleur de sel- 1 cucchiaio di olio extravergine.
Preparazione
In una ciotola capiente, sciogliete il lievito con l’acqua, aggiungete le farine setacciate e il malto, lavorate in maniera sommaria, ma omogenea. Lasciate riposare 15 minuti, poi lavorate ancora aggiungendo il sale e, infine, le olive sminuzzate.
Cercate di lavorare l’impasto lo stretto necessario, fate delle pieghe a tre e riponetelo nella ciotola a riposare per 30 minuti, coperto da un canovaccio.
Riprendete l’impasto e fate la pirlatura sulla spianatoia, cercando di evitare di aggiungere farina all’impasto.
Riponetelo nella ciotola a cui avrete aggiunto l’olio, coprite e lasciatelo fuori dal frigorofero per tutta la notte in un ambiente fresco.
La mattina, sgonfiate delicatamente, date ancora delle pieghe **e formate le pagnotte. Lasciate lievitare circa un paio d’ore coperte a campana e infornate in forno già portato a temperatura per 45 minuti circa a 200°C su pietra refrattaria.
**Se non avete modo di preparare le pagnotte la mattina successiva, procedete in questo modo (come ho fatto io): dopo aver fatto le pieghe, mettete tutto in frigorifero fino al vostro rientro. Togliete l’impasto e lasciate che prenda temperatura, poi procedete nello stesso modo descritto sopra.
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3 comments
Dio mio che bello! Quando vedo i tuoi pani le mie scelte alimentari vacillano…
Ahahah!
Lo prendo come un complimento 🙂
Sì sì, lo è assolutamente! 🙂