On air: “We’re leaving-Devotchka”
Gli ultimi giorni di agosto li ho sempre vissuti come piuttosto ingombranti, come una specie di limbo, in attesa dell’inizio di settembre, una chiamata alle armi assolutamente indesiderata.
Cerco di riordinare in fretta le idee e quasi mi pento di averle accantonate fin’ora.
In questo lunedì nessuno è veramente pronto, io mi sento come se mi fossi appena svegliata da un lunghissimo letargo. La lunga lista di cose da fare preparata a inizio luglio mi guarda un po’ scocciata perchè alla fine poco è stato fatto…
E’ già tempo di stivali fuori dall’uscìo, di nebbiolina sulla collina di fronte a casa, tempo di rivedere gli armadi e di schiscette dentro la borsa.
Torna il tempo del Meat Free Monday, che per la verità non avevamo comunque abbandonato, ma riprendere i vecchi ritmi invoglia a riprendere anche le buone abitudini sul blog e il lunedì senza carne non abbiamo certo intenzione di accantonarlo.
Questa ricetta è l’ideale per restare in vacanza- almeno con lo spirito- e per chi, rientrando, si è trovato davanti a un frigorifero con la pancia vuota: tanto sapore, poco impegno e una leggerezza estiva che ci piace tenere con noi ancora per un po’.
Per chi non conoscesse il procedimento per realizzare il formaggio Labaneh (o Labna), qui si trovano tutte le indicazioni.
- 250 g cous cous
- il succo di 2 limoni non trattati
- 1 melanzana
- 5 pomodori secchi
- 1 cucchiaio di capperi dissalati
- 250g yogurt bianco
- 1 spicchio d'aglio
- menta
- 1 cucchiaio di pistacchi di Bronte
- sale
- olio extravergine
- La sera prima, mescolate lo yogurt con la menta, l'aglio schiacciato, salate e mettete a colare dentro uno stampo a maglia fine o dentro un telo pulito e riponete in frigorifero (labna).
- Tagliate la melanzana a fette tonde alte 1 cm, incidetele con un coltello, disegnate una griglia, salate e lasciate spurgare per un'ora.
- Asciugate le melanzane e cuocete su una piastra antiaderente ben calda.
- Preparate la salsa di pomodori secchi frullando i capperi con i pomodori tagliati a pezzetti.
- Aggiungete olio fino a formare una crema e coprite.
- Il giorno seguente, spremete i limoni e bagnate col succo il cous cous, sgranate per bene con un cucchiaio di legno e se necessario aggiungete un po' di acqua tiepida.
- Lasciate riposare 20 minuti, quindi unite, un paio di cucchiai di salsa di pomodori secchi, le melanzane, i pistacchi tritati (o pestati a mortaio) e un filo d'olio extravergine.
- Guarnite con un paio di quenelle di formaggio labna per ciascuna porzione preparata e servite.
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12 comments
Lascio apposta il frigo vuoto… così tu vieni in soccorso con una ciotolina (se non fosse sbeccata non sarebbe così bella) e ti “rubo” per un pò… parlando della fine dell’estate, degli ultimi giorni di agosto, di quel che rappresenta settembre… meditavo il prossimo post su questo… “settembre spesso ad aspettarti”, come cantano i Baustelle d’annata in “Gomma”… e non è un caso che lo dica a te, proprio a te, che apprezzi la “mia” musica…
Ogni sbeccatura la sua storia 😉
Arrivo di corsa con la mia ciotolina, per parlare un po’ del perchè attendiamo tanto settembre e i suoi cambiamenti.
Apprezzo molto la scelta dei Baustelle,soprattutto quelli d’annata 🙂
un bacio!
A me l’atmosfera quasi settembrina non dispiace, vivo ancora carica dell’estate, quasi malinconica, ma mi gusto l’aria frizzante.
Detto questo il couscous per me sta bene sempre e questo tuo mi stuzzica tantissimo.
Bello….bello….bello!
L’aria frizzante è una delle cose buone di settembre,come le prime foglie arancio e il gusto di infilarsi una giacca dopo tanto tempo 🙂
Il cous cous è fresco e saporito,se lo dovessi testare fammi sapere!
Ciao!
Per le schiscette di ritorno al lavoro anche io mi sono prodotta in qualcosa di simile… ma base taboulè (con limone e menta) e poi una bella ratatouille di melanzana, peperone e zucchine, con aggiunta di pomodorini e peperone a crudo. Poi qualcuno per fare piatto unico più ricco ci ha aggiunto anche del tonno al naturale (che in effetti male non sta).
Bellissimo il tuo, bellissima la tua ciotola perché sbriccata, e le tue foto sono come sempre da lacrime (di gioia, né)!
Aspetto di leggere la tua versione,allora!
Mi piace questa strana “telepatia” 🙂
Come sempre sei troppo buona!
Non credo arriverà sugli schermi… l’ho ucciso prima del tempo 😀
Ah ecco,povero…;)
Manuela sei riuscita a raccontare i miei “fine agosto”, delle sensazioni che non ero in grado di scrivere, di raccontare… Un abbraccio
Bellissimo quello che mi dici,sono felice di aver dato voce alle tue sensazioni…
Un abbraccio
Il pregio di ricominciare a lavorare di martedì 🙂
Stamattina sono scesa barcollante dal letto, son salita sul bus con occhi ancora chiusi, mi sono svegliata in stazione, ho sbadigliato in ufficio.
Nel frattempo incominciare a pensare ai post è un’abitudine che si rifà viva. Intanto mi leggo come si fa il Labna.
Non è facile sapersi dare dei tempi più umani,sicuramente aiuta il duro momento del rientro 🙂
Intanto grazie a te ho notato che il link a come si fa il Labna era illeggibie: ora è tutto tuo!