On air:”Don’t let me down-Stereophonics”
Cake è… rassicurante.
Come un film in bianco e nero, come un ritornello o un vecchio maglione. Come una filastrocca raccontata a bassa voce la sera prima del primo giorno di scuola.
Domani sarà già passato, non sarà più il primo giorno, sarà un giorno qualunque, ma con te avrai il ricordo di una voce che ti accompagna fino al sonno, la serenità di chi non ha più paura del tempo che scorre.
Cake è…rassicurante, come solo le pagine ingiallite di un vecchio taccuino possono esserlo: nessuna schermata bianca di un asettico pc avrà la stessa portata di tranquillità. Le parole scritte, cancellate e poi perfezionate, sono state tradotte dall’arabo e dal francese all’italiano e poi ancora all’inglese, per diventare un libro “Cake. La cultura del dessert tra tradizione araba e occidente “.
Dal quaderno scovato da Manuela de Leonardis un anno fa in Kensington High Street è nata questa raccolta di ricette, un art & food book, e il ricavato della sua vendita andrà a Bait al Karama, Casa della Dignità, una cooperativa di donne, diretta da Fatima Khaddoumi e dalle italiane Cristiana Bottigella e Beatrice Catanzaro.
La prima scuola internazionale di cucina palestinese e primo Convivio Slow Food in Palestina, il cui obiettivo è quello di creare posti di lavoro per le donne che vivono nella Città Vecchia di Nablus.
Una volta letta la storia sul blog di Rossella, è stato facile immaginare la mia versione per Cake è…, trovare la mia parte in questa storia così romantica.
Come un caldo tamtam, voglio che la storia di questa donna senza nome rimanga parte di ognuna di noi.
Per la mia torta ho scelto il grano saraceno e le nocciole. Rassicuranti come certi tiepidi inizi di settembre, i suoi pomeriggi sotto i cespugli selvatici a riempire ceste di frutta secca o le sue colazioni lente con gli occhi ancora mezzi chiusi.
Ho anche diminuito le dosi originali e realizzato dei piccoli tortini invece che un’unica grande torta. Per l’esattezza 8 tortini in uno stampo da muffin da 6 cm.
- Gli ingredienti originali:
- 6 uova
- 300 gr. di burro
- 400 gr. di zucchero
- 400 gr. di farina
- 2 cucchiai di lievito in polvere
- 2 tazze di uva passa + frutta secca
- La mia versione per Cake è:
- 3 uova
- 125 g burro
- 200 g zucchero di canna
- 80 g farina 00
- 80 g d grano saraceno
- ½ bustina i lievito in polvere per dolci
- 1 tazza di nocciole (circa 70 g)
- 1 tazza di mirtilli (circa 100 g)
- 1 cucchiaio di fecola
- due cucchiai di succo di limone
- Riscaldate il forno a 180 °C.
- Sciogliete il burro a fuoco bassissimo e lasciate raffredddare.
- Ungete gli stampi e infarinateli con la farina di grano saraceno.
- Tritate le nocciole insieme alla fecola fino ad ottenere una farina.
- Lavorate i tuorli con parte dello zucchero (100 g), fino ad avere un composto chiaro e spumoso.
- Montate gli albumi a neve fermissima.
- Unite le farine setacciate e il lievito al composto di zucchero e uova.
- Amalgamate e unite il burro fuso.
- Se il composto dovesse risutare troppo asciutto unite qualche cucchiaio di latte.
- Unite le farine setacciate e il lievito.
- Infine unite gli albumi montati a neve e versate negli stampi.
- Infornate per 20 minuti, sfornate e lasciate raffreddare.
- Servite con una salsa di mirtilli preparata cuocendo per 10 minuti la frutta con il succo di limone e lo zucchero rimasto.
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19 comments
Cake è… rassicurante.
Mi piace, molto. L’uso del grano saraceno mi sa ancora più di casa.
Grazie di aver “tramandato” anche tu la ricetta della Cake.
Devo ringraziare io te per la quello che hai creato.
Un abbraccio!
Sono meravigliose queste tortine, ho le papille gustative in fermento, vogliono assolutamente assaggiarle. Posso mica deluderle!
Scherzi a parte, è un’ottima iniziativa per sostenere le donne, grazie per averlo condiviso.
Un abbraccio
Sonia
Quando si dice unire l’utile al dilettevole 🙂
La bellezza di questa storia è che ognuno può renderla un po’ più personale,grazie a te Sonia,
a presto!
Ho già letto di questa storia di Cake… e tu ci hai aggiunto la tua personale poesia.
Queste tue cakes sono rassicuranti e deliziose, qualcosa che sa di casa e di affetti.
Era quello che desideravo trasmettere.
Lo stesso che credo abbia provato Manuela scovando quel quadernetto ingiallito.
Ci vediamo sabato!
Che meraviglia Manuela, la tua cake solo a leggerne gli ingredienti sa di casa.
Il grano saraceno é tra le farine che preferisco…abbinata alle nocciole poi mi sa veramente di maglione caldo di lana, di abbraccio avvolgente.
Complimenti, mai una tua ricetta che non mi lasci ammirata.
Ti auguro una splendida giornata
Lou
In effetti i due ingredienti insieme hanno davvero quest’effetto tepore!
Quello che più mi piace è che ci si possa sentire protetti dentro una fetta di torta…non male direi!
ok,ok..bastava anche meno per convincermi a comprare lo stampo dei muffin 🙂 la farina di grano saraceno del nostro mugnaio a km 0 è già in dispensa..
Ahahah,giusto!
Comunque ho modificato il diametro, quello corretto è 6 cm. Io me li sto godendo in queste mattine un po’ più fresche,ti piaceranno 🙂
Con Cristiana e Beatrice ho lavorato ai tempi di Cittadellarte. Sono due splendide persone che ricordo con affetto. E’ bello vedere come cibo, memoria e gradi di separazione si ricongiungano in questa tua ricetta, che oltre ad avere un gran bell’aspetto ha per me un piccolo motivo in più per apprezzarla. Grande Melina! 🙂
Incredibile!A volte non mi capacito di quanto piccolo possa essere il mondo 🙂
Com’è possibile che tutte le volte riesci a commuovermi?!
eheheh…lo faccio apposta,vi metto alla prova! 😉
In ogni caso,grazie davvero!
Anima Bella.
Basta come commento?
Certo.
Con due parole mi hai commossa.
Un abbraccio
Mi associo a Francesca, posso?:-) Cara Manuela sai quante ricette ho scoperto abbiamo in comune?e non sai quanto questa scoperta mi abbia fatto piacere ogni volta, credo di possa parlare di un bel rapporto di ‘sorellanza’, si così mi piace immaginarlo il nostro feeling: quella somiglianza che solo due sorelle dallo stesso palato e della stessa tavola possono avere se il caso ci ha inaspettatamente separate 🙂 Ciao animella!
Ecco, l’hai detto tu. Non posso che darti ragione e pensare che qualche strano destino si sia inaspettatamente messo fra noi 🙂
Un abbraccio Laura!
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