On air:”Una giornata perfetta-V.Capossela”I dettagli nella vita sono tutto.
Il modo in cui pettini i capelli con le dita, la nebbiolina mattutina che scivola via, piano, per dar spazio al giorno, la fossetta di figlio n.1 sulla guancia destra, la luce che filtra lunga dentro la finestra della cucina.
Alzarsi la mattina e avere cura di sè, è un dettaglio non del tutto trascurabile.
Credo poco a certi specchietti per allodole, con famiglie felici e mulini dorati, mi innervosicono certe bugie senza fondo, offuscano il mio buongiorno, ma è lì che parte la mia offensiva: dal basso, dai dettagli, dallo sforzo di riproporre sulla mia tavola prodotti che altrimenti andrebbero acquistati al supermercato.
Ammetto che non è facile, non sempre si ha il tempo necessario e il più delle volte il sapore non coincide con quello preconfezionato, ma sono certa che i dettagli mi daranno ragione, magari non ora, ma confido sul futuro.
La ricetta di queste fette l’ho trovata sul blog di Virginia Lo spilucchino.
A lei devo anhe il mio nuovo metodo di pubblicazione per le ricette con la pasta madre. Leggendola mi sono accorta di un dettaglio non da poco, ovvero le tempistiche: chi non è avvezzo a lavorare con il lievito madre, ha spesso bisogno di comprendere i tempi di lievitazione e io li ho sempre omessi.
Spero che questa piccola rivoluzione personale vi piaccia,non mi resta che augurarvi buongiorno!
- 400 g di farina 0
- 80 g di acqua
- 80 g di latte intero fresco
- 150 g di lievito madre (liquido) attivo
- 65 g di zucchero di canna
- 5 g di sale
- 5 g di malto d’orzo
- 30 g di olio di semi
- 5 g di orzo solubile
- latte per spennellare
- Ore 18.30. Prendete il vostro lievito e inseritelo nella planetaria, iniziate ad impastarlo col gancio con l'acqua e il latte, la farina setacciata, il malto, lo zucchero.
- Aggiungete l’olio in due volte e per ultimo il sale. L'impasto risulterà piuttosto compatto.
- Togliete circa un terzo dell'impasto e lavoratelo con l'orzo.
- Lavorate bene la parte che resterà chiara, formate una palle e metteta in una ciotola coperta da pellicola.
- Formate una palla anche con l'impasto scuro e mettete anch'esso a riposare in un'altra ciotola coperta da pellicola.
- Ore 22.30 (4 ore) Trascorso questo tempo, date ad entrambi gli impasti un giro di pieghe del primo tipo e rimetteteli a riposo per un'altra ora.
- Ore 23.30. Riprendete l'impasto bianco e con l’aiuto del mattarello, stendetelo su un piano leggermente infarinato allo spessore di circa 5 mm facendo un rettangolo piuttosto lungo. Fate lo stesso con l’impasto scuro e sovrapponete l’impasto scuro su quello chiaro, lasciando liberi i bordi.
- Arrotolate ora dalla parte lunga fino a chiudere. Lavorate il salsicciotto in modo da uniformare meglio la pasta, poi con un coltello, dividete a metà il rotolo e adagiate i due filoni in stampi da plumcake imburrati e rivestiti di carta forno.
- Coprite con pellicola e, al riparo, fate lievitare altre 7 ore.
- Ore 7.00. Quando i vostri rotoli avranno terminato la lievitazione e saranno raddoppiati, accendere il forno statico a 160°, spennellare la superficie delle fette con il latte e infornate per 40 minuti fino a doratura. Sfornate e lasciate i due filoni su una gratella a raffreddare per almeno 4 ore.
- Una volta raffreddati con un coltello per pane a sega, tagliate a fette spesse 1 cm, sistematele su carta da forno sopra la leccarda e tostate a 140° per 20 minuti, girandole sull'altro lato dopo i primi dieci minuti.
- Tenete d'occhio il forno e vedete come si comportano le vostre fette.
- Sfornate e lasciate raffreddare.
- Conservatele in una scatola di latta.
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14 comments
Non ci possocredere. Le hai fatte tu.
Sono perfette. Ne immagino il profumo.
Sei bravissima anche nel voler fare a casa le fette biscottate e molto altro.
Sei una guerriera del lievito madre 🙂
Ci provo, ad essere una guerriera…non è facile sai?
Ci vuole testardaggine (e in questo senso sono fortunata),ma non sempre ci riesco.
Però i miei figli aiutano: volergli dare il meglio è un’ottima scusa per essere tenace anche quando vorresti mollare il colpo 🙂
Evviva la testardaggine di chi confida nel futuro.
Evviva l’importanza dei dettagli e la cura nei gesti lenti.
Alla facciazza del “mulinello” e di quel panificatore spagnolo che aggiunge la “S” in fondo alle parole!!!
Che poi, diciamocelo, ci sono tanti motivi per dire abbasso il Mulino, prima ancora delle scempiaggini di ieri!
Viva i gesti lenti e la voglia di mettersi in gioco!
Ciao Martina!
Sono semplicemente stupende. Anche io cerco di impegnarmi in tal senso, ma non è sempre facile. Però ci proviamo!
E ora dovrò confrontarmi con il fantasma del mio defunto lievito madre (che andrà risuscitato).
Migliorabili nell’aspetto,ma buone buone!
La mia è una tattica per farti venire una voglia estrema di panificazione con il lievito
madre… 😉
I dettagli sono una goccia di marmellata che cade al lato della fetta biscottata. Un viso ancora assonnato che beve il latte macchiandosi il naso. Delle briciole sui vestiti da togliere con le mani ancora un pò appiccicose. Il rumore di un cucchiaino che fa sciogliere lo zucchero. Una famiglia che non vuole nè chiede perfezione e si sente felice nella sua semplicità speciale.
Ecco, sei fregato Mulino Bianco.
La semplicità non è cosa facile, ma ho degli ottimi piccoli insegnanti: quando tendo a complicarmi la vita, in tre parole riescono a
dargli il giusto tono.
A vote basta cambiare punto di vista per capire meglio.
(E comunque sì: fregato, impacchettato e rispedito al mittente!)
Ma dici che senza lievito madre proprio proprio non si può fare?? Questa ricetta sembra super precisa, vorrei tanto provarla, visto che i miei ultimi esperimenti con le fette biscottate hanno rischiato di mandare qualcuno dal dentista con i denti rotti! 😉
Nel caso le faccia con il lievito di birra ti farò sapere!
A presto
Anna
Certo che puoi farle col lievito di birra! La pasta madre non è un obbligo 🙂
Devi solo convertire i g di PM, di solito 10 g di lievito di birra corrispondono a 150 g di pasta madre, ma dipende dalla temperature ambiente e dalla lievitazione che vuoi far fare al tuo pane.
Fammi sapere se qualcun altro ha avuto bisogno del dentista! 😉
Manuela
Semplicemente strepitose !!! Sei bravissima….prima o poi spero di riuscire a farle ;-)))
Grazie Beatrice,troppo gentile davvero!
Un abbraccio
Simple but always good:)
Thank you!:)