On air: “All I want is you- U2”Quando le maestre alla fine di ogni pranzo sceglievano chi doveva essere l’aiutante del giorno, allungavo il braccio, mi distorcevo, saltellavo, volevo quel posto più di ogni altra cosa.A cinque anni il mio destino verso la cucina era già segnato.
Poco importava se l’aiutante in questione dovesse avere a che fare con altissime pigne di porcellana o enormi pentoloni, importava solo del grande vaso di vetro pieno di caramelle alla fine del lavoro.Le caramelle erano il mio oro, il mio bottino: potevo arrivare a casa con la mia collana di zuccherini colorati e nessuno, nemmeno mia madre, avrebbe avuto nulla da obiettare.A pensarci ora, mi pare quasi incredibile.
Io, che con l’età ho coltivato il mio rifiuto per qualsiasi dolciume, avrei pagato per tuffarmici di testa in quel vaso.
Le mie caramelle ora sono altre: croccanti e leggere, quasi eteree, se non fosse per i sapori concreti dell’autunno che le legano a terra come un nastro con il suo aquilone.
- 1 confezione di pasta fillo
- 1 radicchio
- 3-4 topinambur a seconda della grandezza
- 3 cucchiai di nocciole pestate col mortaio (o granella di nocciole)
- 240 ml latte
- 100 g taleggio
- 30 g burro
- 30 g farina
- Porro o cipolla per insaporire
- sale
- pepe nero
- olio extravergine di oliva
- Lavate il radicchio e dividetelo in foglie, tagliandolo a metà lungo la costa bianca.
- Pulite il topinambur e stufatelo con poco olio, pochissimo porro o cipolla e acqua calda quanto basta.
- Una volta cotto, salatelo e tritatelo grossolanamente.
- Spennellate una teglia con dell'olio e adagiate il primo foglio di pasta, spennellate e ripetete l'operazione fino ad ottenere un unico foglio da 4-5 strati.
- Tagliate in sei parti uguali con l'aiuto di una rotella o di un coltello affilato e disponete nel centro la foglia di radicchio, un cucchiaino di topinambur e le nocciole tritate.
- Arrotolate e chiudete a mo di caramella, facendo pressione per chiudere la pasta.
- Infornate nel forno già caldo a 180°C per circa 10 minuti (il tempo necessario a rendere la pasta dorata).
- Intanto preparate una besciamella solida con il burro, la farina e il latte e alla fine unite il taleggio fatto a pezzetti.
- Sfornate e accompagnate le caramelle con la fonduta di formaggio spolverata di pepe nero.
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16 comments
Ma te le ricordi le ‘Rossana’?Nella loro carta brillante rosso rubino, le infilavo nelle tasche del cappotto a manciate! e cmq anch’io oggi preferisco altre caramelle e adoro la pasta fillo, mi piacciono le tue caramelle e anche la foto delle tu e mani alle prese col radicchio!UN bacio!
Eccome se le ricordo!Mia sorella ne aveva le tasche piene esattamente come te 🙂
La pasta fillo,, il radicchio, sono tutti da sfogliare, così delicati e legeri tra le mani…ecco mi sono innamorata! 🙂
Partiamo dall’alto, dalla cima. QUELLA canzone. E’ come se avessi messo nel frullatore pensieri, emozioni, baci, ricordi, lacrime, timidezze, primi rossori, prime scoperte. Tra l’altro si sente in un film che ho adorato e per me non tramonterà mai, in una scena struggente e romantica per cui ho consumato gli occhi: parlo di “Giovani, carini e disoccupati”…
Le caramelle non sono state molto presenti nella mia infanzia, come i cioccolatini, ma alcune sono state un must: le Zigulì, le Galatine e tutte quelle gommose con lo zuccherino intorno. Le mordevo e pensavo che era quella la sensazione che avrei voluto inseguire: morbidezza assoluta…
La pasta fillo è nella lista delle cose da ritrovare quanto prima, ci pensavo qualche giorno fa. Me la portò in dono una mia amica il mese scorso, ci divertimmo a fare fagottini con le zucchine (mai fotografati, subito spariti) e mi ero detta che dovevo ripetere il tutto. Adesso sei tu a dirmelo. Ti ascolto.
E ti leggo sempre con grande… partecipazione.
Sai che stavo per farlo?Inseririre al link delLA canzone,quella che riporta al video del film??
Lo adoravo per tutto questo film: moda, tematiche, attori…e questa canzone mi faceva sussultare ogni volta…non ti sto a spiegare il numero di volte che l’ho ascoltata 🙂
Io ero una rotella, da srotolare completamente e dividere con pazienza in due fili, prima di essere mangiata 😉
La pasta fillo per me è vacanza, estate e zucchine profumate alla menta,ma non la trovo spesso, quindi quando ce l’ho faccio una vera e propria festa!
ma che belle queste caramelle salate….sciccose al punto giusto!!!!e che foto caspiterina…ora ti scrivo in msg privato e mi racconti i tuoi trucchi di queste foto stile nordico …troppo belle!!! e mi piace…hai il golf di quando ci siamo conosciute…mi rende l’idea di conoscenza…di complicità…di vicinanza e realtà!!!
Grazie Enrica!Praticamente hai detto molto di quello che vorrei trasmettere…allora sono sulla strada giusta 🙂
A presto !
Un abbraccio
Preferisco di gran lunga queste caramelle a quelle, sai?
Una vera meraviglia!
Un abbraccio
Grazie!Io e le mie caramelle ne siamo onorate 😀
Ma a che scuola andavi? Mai preparati pranzi con le maestre io…al doposcuola c’era l’ora del silenzio e basta, che tristezza 🙁
Splendide foto, bellissime le tue mani che sfogliano il radicchio!
E pensa che si trattava della scuola materna. A volte mi vien da pensare che l’avevano giocata per bene 😉
(E’ evidente che negli anni ottanta lo sfruttamento di minori era del tutto relativo, hai presente se provano a fare adesso una cosa del genere?Ci sarebbero genitori sul piede di guerra ovunque e farebbero chiudere i battenti al volo!)
Baci Claudia!
Manuela mi lasci sempre a bocca aperta con i tuoi magnifici abbinamenti.
Ingredienti, sapori concreti avvolti in un guscio leggero leggero che fa sognare.
Bellissima l’immagine di te aiutante, buffissima quella di una ipotetica te con la testa tuffata nel barattolo.
Grazie per questa ricetta.
Ti auguro una splendida giornata
Lou
Son sempre stata un po’ buffa: quale bambina si poteva sbracciare tanto per finire in cucina invece che uscire a giocare? 😉
Ognuno ha le sue manie no??
Baci Lou!
So beautiful pics, they invite us to share this treasure of taste:)
Thank you so much!
M.E.R.A.V.I.G.L.I.A.
Sei stata bravissima e le caramelle sono spettacolari!!
Grazie!Alla pasta fillo non so proprio resistere 😉