On air: “Guarda l’alba- C.Consoli”E’ volata via, non so bene dove, ma di questa settimana è rimasto solo il ritaglio di carta di un vecchio calendario, metre si sfogliano già le pagine del nuovo che arriva.
Io mi sento arsa, come se il tempo correndo veloce si fosse divertito a graffiare la gola.
Graffia il vento gelido, che con le sue spine gioca con le guance arrossate e fa nascondere le dita dentro i maglioni, ruvido, ma sincero, ci parla finalmente di un inverno prossimo e di sciarpe al collo senza troppo imbarazzo.
E’ in questi momenti che la mia mente si ostina a scegliere piatti lenti, bastian contraria che non vuole accettare questa fretta insana, si rifugia dentro le spirali e i profumi intensi, dentro la consolazione o la speranza che la neve arrivi davvero e tramuti il nostro non tempo in un momento di calma.
Come la cicerchia che cresce in condizioni estreme e difficili, accompagnata da siccità e basse temperature, così lascio crescere il mio tempo.
- 250 g cicerchie essicate
- 1 carota
- 1 spicchio d'aglio
- 1 porro piccolo
- salsa di pomodoro
- menta
- maggiorana
- prezzemolo
- olio extravergine
- sale
- pepe nero
- Ammollate le cicerchie 24 ore prima dellla cottura.
- Cambiate l'acqua più volte quando vi sembra troppo torbida.
- Il giorno successivo, scolate le cicerchie e mettetele in una pentola coperte d'acqua, portate ad ebollizione e lasciate cuocere schiumando quando necessario e aggiungendo acqua se i legumi dovessero asciugare troppo.
- In una casserruola fate soffriggere l'aglio, la carota tagliata a dadini e il porro tagliato finemente insieme alle erbe tritate.
- Unite la salsa di pomodoro (ne basterà qualche cucchiaio), fate restringere il sughetto, salate, pepate e unite alle cicerchie.
- Aggiustate di sale e condite con un filo d'olio prima di servire.
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12 comments
Scopro il piacere di leggerti il venerdì sera. Quando la fretta insana si placa. E si ha sotto le dita la sensazione di giorni da plasmare, forse da inventare. Come facciamo ogni nuovo mese. Ogni nuovo inizio. Ogni volta che il numero 1 ci sorprende. Ogni volta che finiamo un libro e ne stiamo iniziando un altro.
Io più che arsa mi sento assetata. Di tutto quello che non ho. Di quello che vorrei. Di quello che ancora non so. Di quello che mi fa sfogliare il calendario senza sentirmi soffocare.
Le sciarpe sono a portata di mano e di collo. E’ la prima cosa che tolgo dal soppalco, quando devo fare il cambio di stagione invernale. Quando so che mangiare zuppe come la tua significa scaldare anche le paure. O così mi dico.
A te dico invece che adoro le cocotte di quella marca. Hai scelto uno dei colori più belli. Che avrei scelto anche io. Uguale, identico.
Ho spento tutto, beh, non proprio tutto, ma mi sono costretta a dare spazio ad altro in queste ore. Ho visto il tuo commento,ma mi sono costretta ad attendere per dare spazio a chi c’era qui con me (spero tu non me ne voglia).
Non so se sia stata la zuppa o le tue parole così repentine,ma la paura e l’arsura sono scivolate via, per dare spazio a tutto quello che di nuovo poteva arrivare.
Ora mi sento meglio e lo voglio dire proprio a te 🙂
E io ne prendo atto, contenta… 🙂 Sapendo che succederà ancora, che preparerai altre zuppe, che io commenterò “a caldo” come è giusto mangiarle e che tu unirai tutto, parole-vita vera-sensazioni-umore…
Grazie cara!
Un abbraccio
There is always place for a such delicious soup, thank you for sharing
Yes Lien!
Soup it’s the perfect comfort food, there’s always a little place for this 🙂
Ho proprio un sacchettino di cicerchie in dispensa che aspettano da un po di essere cucinate!!! Mi sa che ho trovato la ricetta giusta!!
Che bellezza!
Son proprio felice di averti ispirata 🙂
Questo è proprio il tempo di riscoprire la lentezza, altro che.. almeno quando si riesce e si può.
Ed è tempo di zuppe, sicuramente.
Buonissima la tua!
Lo sai bene anche tu che come me lotti contro questa velocità a colpi di pasta madre 😉
A una zuppa non si dice mai di no!
bellissime parole…foto che rispecchiano l’inverno e il calore…adoro cucinare lento…è una filosofia di vita …e concedercelo raramente ma godercelo appieno è già una gran fortuna!!! buona domenica <3
Le nostre nonne erano decisamente più sagge in questo senso. Io mi sono goduta queste due giornate, cercando di rubare spazio a tutta la fretta e forse ci sono riuscita 🙂
Un abbraccio e buona serata!