On air:” Under the westway-Blur”Quando penso a cosa vorrei realmente per te, quello che desidero davvero, penso a una semplice indipendenza: quella capacità maturata negli anni di muovere i propri passi da sè, senza necessariamente guardarsi indietro e sentirsi soli.
Come una buona colazione.
Vorrei che fossi abbastanza forte, o avessi lo stomaco sufficientemente pieno di tutte le nozioni e le parole che servono per guardare avanti e arrivare esattamente dove sembrava impossibile.
Vorrei che ti bastasse guardare in alto e ritrovare la stessa luna che abbamo guardato insieme, o cercare per terra gli stessi colori che hanno accompagnato ogni nostro passo, sapere che quei colori fanno parte di te, anche senza di me. Come una buona colazione.
Di quelle fatte con calma, seduti con le ginocchia tirate verso il petto e la musica che si fa largo lentamente, tra una cucchiaiata e l’altra di marmellata e miele, con i capelli arruffati e il pigiama morbido a fiori.
Vorrei che quel momento, quello dell’arrivo, fosse così: un istante lento e felice, da rivivere a scadenza settimanale.
Per quanto queste brioche non siano perfette e ci sia ancora molto da imparare, per ora mi limito a fare del mio meglio impastando…chissà che non serva anche questo per riempire le loro pance! ^_^
- farina tipo 0 300 g
- lievito di birra 5 g
- latte tiepido 65 ml
- miele di acacia 50 g
- uova 2
- bacca di vaniglia 1
- sale un pizzico
- olio di semi 50 ml
- Sciogliete il lievito nel latte, unite il miele, la polpa della bacca di vaniglia e la farina e amalgamate.
- Aggiungete le uova sbattute e lavorate finchè vi sembrerà che il composto sia omogeneo.
- Aggiungete il pizzico di sale e l'olio di semi, poco alla volta, lasciando che di volta in volta l'impasto riesca ad assorbirlo.
- Quando vi sembrerà liscio ed omogeneo, riponetelo in una ciotola unta di olio di semi a lievitare.
- Dopo mezz'ora fate due giri di pieghe a libro.
- Al raddoppio prendete il vostro impasto e dividetelo in pezzi da 70 g ciascuno: schiacciate leggermente e arrotolate sul lato corto, formando un cilindro. Ripetete ancora la stessa operazione, poi piegate a metà e passatele col palmo finchè saranno perfettamente tonde e lisce.
- Disponetele su una teglia coperta di carta forno.
- Schiacciate col dito nel centro per 4 volte di seguito poi inserite delle piccole palline fatte con 10 g di impasto e pigiate leggermente.
- Spennellate con un tuorlo sbattuto e un dito di latte, coprite e lasciate raddoppiare.
- Scaldate il forno a 190°C, spennellate nuovamente e infornate per 20 minuti circa.
19 comments
Come mi ritrovo nei tuoi piccoli paragrafi iniziali…penso di condividere esattamente lo stesso desiderio, che sei riuscita a esprimere così bene.
I tuoi lievitati sono sempre splendidi e originalissimi, mi fai venire ‘na voglia ogni volta…piove a dirotto e la passeggiata con Urano dietro il bosco non è fattibile, mi tocca portarlo in paese, dove c’è il forno nella piazza che spande profumo di brioche…sappi che è colpa tua! Anche se assaggerei molto più volentieri le tue produzioni 🙂
Un abbraccio cara, buon inizio settimana
Che tenerezza,me lo immagino Urano, che ti guarda con quegli occhi un po’ così, bisognerebbe darla a lui una brioche! 😉
Forse ci somigliamo molto come pensiero, per questo ci ritroviamo…questa cosa dell’educazione dei figli è davvero complessa e io non mi sento tanto brava,ma spero di fare del mio meglio 🙂
Un abbraccio!
Forse il tuppo non sarà perfetto secondo i canoni…ma sono così belle e “orgogliose” con il loro pallino tondetto e all’insù!
Sicuramente son “orgogliose” come dici tu!Noi alla fine non ci abbiamo dato poi tanto peso al tuppo imperfetto e ce le siamo sbranate 😉
Ah non mi arriva più la notifica delle tue ricette… forse sono stata espulsa perché ho sempre qualcosa da dire… ma é colpa tua, come si fa a stare zitti davanti a cotanta meraviglia? le tue brioche sono meravigliosamente imperfette. Che gusto ci sarebbe in tutte le ciambelle ci fosse il buco?
Ma come!!??!! Colpa del filtro Spam, credo, che già l’altra volta ti ha infilata tra gli “indesiderati”…uff!
Spero che si possa ripristinare.
La prova brioche non è sicuramente finita qui, però ci siamo volute bene comunque, anche nell’imperfezione!
Mi piace questo tuppo all’insù.. secondo me hanno seguito il consiglio e guardato il cielo 🙂
Bellissime!
Grazie cara!
Hanno mantenuto una sana fierezza queste briochine, ma ci sarà tempo per rifarsi 🙂
In queste brioches vedo un abbraccio. Il cuore pulsante è al centro, è la marmellata. Le due metà sono le braccia. Il pallino è un naso che ride.
Ogni mattina, a colazione, si compie un piccolo rito. I pigiami sono come un vestito da supereroe, trattengono calore, ci fanno sentire forti, pronti, invulnerabili. Ma perfetti no, perchè la perfezione è noiosa e pure un po’ banale. Noi preferiamo tuppi che sfuggono a linee e regole, anarchici, liberi, come i nostri pensieri. Si riempiono pance, sì, ma ancora prima animi. Che qui cresceranno ricchi e profondi, grazie a te.
Lo lascio per la chiusa finale ma lo devo dire: del famoso libro homemade, la ricetta delle brioches è stata tra le prime che ho copiato. Così, giusto per non smentirsi…
🙂
Hai colto subito l’immagine, come sempre.
A proposito delle brioches sul libro homemade…sono loro che mi hanno ispirato! Lo stavo sfogliando dopo la nostra chiacchierata e avevo l’impasto della brioche bell’e pronto, potevo esimermi dal farle?
Di questo passo, non ci saranno più sorprese fra noi 😉
Continuiamo a tessere quel lungo filo e a formare una grande maglia intrecciata…avremo da coprirci per i periodi più freddi!
.. Come sempre mi perdo nelle tue parole .. le tue ricette le vorrei copiare, ma poi so che non le farò .. ma ogni tuo pensiero lo copio e incollo nella mia mente .. quanto sai scrivere bene, quanto sai arrivare al cuore, hai questo dono speciale, grazie, monica
E tu ogni volta mi fai sentire importante…ci sono giorni che non vanno come vorresti e parole come le tue lavano via tutto, ridanno un senso alla giornata e, perchè no, alla settimana intera 🙂
Grazi Monica,davvero!
Tu per me sei importante.
Sei il rifugio per tutte le giornate feriali che non passano più, rinchiusa in ufficio con il pensiero
altrove, dalla mia piccola. Leggo quello che scrivi e i tuoi pensieri, seppur nostalgici, mi RASSERENANO. Non so spiegare, ma mi fai stare bene, mi dai respiro, le tue parole le faccio mie… mi calmi e allo stesso tempo mi ricarichi…
Mi basta questo,grazie ancora Monica,grazie,grazie…
Ma potevo perdermi una brioche senza burro?ma neanche per sbaglio!!!insomma io le adoro sono quelle che io continuo a chiamare maritozzi, forse in modo inesatto ma il fatto è che la parola mi piace tanto e così la uso anche a sproposito 😉 questi maritozzi qua mi piacciono col pensiero: nel senso che ho accarezzato tante volte l’idea di stampare un morso che è come se alla fine gliel’avessi dato più volte. Adesso con qeusta nuova versione dovrò tentare senza scuse… e pensavo ma col lievito madre, ci vogliamo provare!
Ovviamente sarà mia cura ritentare col lievito madre…ultimamente ho il tempo col contagocce e non mi piace per niente!
Io li tengo in lista, tra i tuoi preferiti, chissà mai che te li possa portare prima o poi !
Cara Manu magari! non sai quanto mi farebbe piacere!che poi tu potresti venire anche a mani vuote e io sarei felice lo stesso anzi te li farei trovare io i maritozzi e ti chiederei un parere da alunna, cara la mia maestra di lievitati!e poi quando arriverai da queste parti lo sai che c’è anche Francesca che ti aspetta a braccia aperte!adesso studio anche la tua ultima prodezza dei bomboloni!;-)
Buongiorno,
Innanzitutto grazie a voi, grazie al vostro sito, ho scoperto una passione per la “cura” della cucina che onestamente non credevo.
Sono un po contro il lievito di birra, uso solo lievito madre, quale sarebbe la quantità da sostituire al lievito di birra?
Grazie infinite Elisabetta
Buongiorno Elisabetta,
capisco il suo punto di vista, anch’io se posso evito il lievito di birra, anche se credo che con lievitazioni lunghe e quantità molto ridotte
non sia così “tremendo”.
Volendo ripetere le brioche con lievito madre, 100 g basteranno, se si tratta di lm solido mantenga invariate le quantità del latte, se idratato
al 100% le consiglio di diminuire il latte a 45 g e l’olio a 25 g, mentre la farina a 250 g.
Grazie a lei, spero capiti ancora di confrontarsi tra lieviti e lievitati,
a presto!