On air:”I Like The Way This Is Going- Eels”
Da piccola l’aria di vacanza la sentivi subito: aveva l’odore pungente della mezza sigaretta del nonno, seduto sulla sua sedia sul balcone o il profumo di bucato delle lenzuola della nonna, dove giocavi a nascondino.
Il caffelatte riscaldato, la coperta pesante che diventava una capanna, le vecchie foto, ripassate una ad una o il gusto proibito di una merendina, quelle a cui la mamma diceva sempre no.Come sempre mi sono ritrovata nel turbine di dolci festivi del web e qui dentro di colombe e veneziane neanche l’ombra, niente uova colorate, nè coniglietti morbidi.
La mia avversione per le feste si fa sentire viva più che mai, anche in questi casi, ma il tempo per un dolcetto per le colazioni a venire, non potevo certo farmelo mancare.
Non tanto per santificare qualcosa in particolare, piuttosto per evitare la lunga fila di merendine sugli scaffali del supermercato…perchè adesso la mamma che dice sempre no sono proprio io!
La ricetta di base a cui mi sono ispirata è quella di Menta e Cioccolato e la potete trovare qui nella versione col lievito di birra.
Una brioche, un po’ focaccia, un po’ colomba, un po’ Buondì…decidete voi…
Non mi resta che augurarvi buone feste!
- Lievitino:
- licoli rinfrescato e attivo (io l'ho rinfrescato 2 volte a distanza di 4 ore una dall'altra) 150 g
- latte a tiepido 60 ml
- farina multicereali Qb Molino Grassi100 g
- Impasto:
- Lievitino
- uova 3
- zucchero di canna 130 g
- scorza di arancia
- farina manitoba 240 g
- farina Multicereali Qb 160 g
- sale alla vaniglia 6 g
- burro ammorbidito 120 g
- Glassa:
- zucchero a velo 100 g
- farina 00 50 g
- acqua q.b.
- granella di zucchero
- h. 18.00: sciogliete il licoli nel latte e coprite con la farina. Lasciate lievitare fino al raddoppio coperto da pellicola.
- h.21.00: unite al lievitino le uova e lo zucchero, la scorza, metà della farina e iniziate ad impastare.
- Unite ancora il sale, l'altra farina, aggiungendola poca alla volta e iniziate ad unire il burro a pezzetti.
- Lavorate fino ad incordare l'impasto.
- Lasciate lievitare nel forno spento con lucina accesa per un paio d'ore, coperto da pellicola, poi riponete in frigorifero tutta la notte.
- La mattina seguente, riprendete l'impasto, fatelo ambientare, poi fate un giro di pieghe serrate e dividetelo in 12 pezzi da circa 70 g l'uno.
- Inserite ogni brioche nello stampo per muffin già oliato e infarinato e lasciate lievitare fino al raddoppio.
- Intanto preparate la glassa setacciando lo zucchero a velo con la farina ed aggiungendo tanta acqua quanta ne basta per formare una crema non troppo liquida.
- Distribuite su ciascuna brioche un quantitativo sufficiente a coprire la parte superiore, spolverate di granella e poi di zucchero a velo.
- Infornate in forno già caldo a 190°C e dopo i primi 10 minuti abbassate a 170°C e portate a cottura.
14 comments
queste briochine sono meravigliosamente belle e perfette!
Grazie Angela!
Buone feste 😀
Anch’io ho dei bellissimi ricordi delle vacanze passate dai nonni nella casa in montagna, e sono quasi tutti legati a dei profumi e dei sapori particolari.
Bellissime le briochine ed il tocco poetico dei narcisi.
Giulia
I nonni ci regalano i profumi più buoni, come quel narciso di campo…
Grazie Giulia e a presto!
La parola di oggi – che tornerà – è “coperta”… sei incredibile… o siamo?!
Le feste comandate per anni le ho quasi schivate e non siamo mai stati una famiglia che sta a tavola ore e ore, che fa mega abbuffate, che segue insomma la tradizione, che dà importanza a queste cose… poi figurati, non amando il cioccolato ho rotto ben poca uova… quelle colorate le compro ora per Ulisse e Teo (!) e finiscono dentro l’obiettivo più che nella mia pancia… 🙂
Detto questo, se le feste sono un momento di relax in cui ci fermiamo e possiamo riordinare le idee (e le librerie), allora sì che le aspetto, come quest’anno… per viverle a modo mio, godendo della luce laterale che hai colto tu, quella non invadente, che si posa come il dolce abbraccio che ti lascio.
Torno di qua, dopo aver spostato la nostra coperta e aver rimesso in sesto la capanna…
Le feste ormai hanno perso molto della magìa di un tempo e questo lo sai bene, ormai non ci sono tanti segreti tra noi, ma rimangono un momento speciale, da vivere insieme.
Io quest’anno ho scelto di non fare nulla, che, detto così, sembra una banalità, ma per una come me in continuo movimento sia fisico che mentale, scegliere di oziare e farlo bene è una gran cosa 😀
E ammetto di sentirmi un po’ nuova!
Quelle brioche hanno la pretesa di essere veramente un po’ brioche, un po’ colomba e un Buondí. O forse di non esserlo. Magari erano colombe stufe di fare la colomba solo una volta l’anno, oppure un Buondí che voleva vestirsi a festa con ingredienti speciali ed essere “tocchicciato” da abili mani? non lo so. Però so che sono bellissime, che se gustate con il caffe che é qui accanto alla mia sx, sarebbero buonissime.
Sappi che con tutte queste “lievitazioni” speciali mi stai facendo voglia di prendere un po’ di lievito da mia mamma quando sarò in Italia a maggio… sono quasi pronta a sfidare le sorti della dogana…
E me lo di ci così?!
Che stai pensando di sfidare la dogana e che verrei a maggio?!?
Se ti dovesse servire uno “spacciatore” di pasta madre, ovviamente, mi offro volontaria 😀
Nei confronti delle feste comandate ho un rapporto di amore e odio: da una parte sono contenta perchè sono un modo per stare a casa con tutta la famiglia e rilassarsi per qualche giorno, dall’altra patisco tutta la corsa ai preparativi dei giorni che precedono la festa. Eppure quando ero bambina amavo proprio i preparativi e l’attesa: crescendo sono diventata un po’ più burbera e meno incline ai festeggiamenti.
Quest’anno non preparo nemmeno la colomba, principalmente per pigrizia, ma nessuno mi vieta di farla in un altro momento 🙂 Però sono alla ricerca di un dolce che non richieda due giornate per la preparazione e le tue brioche sono un ottimo spunto. I tuoi bambini sono proprio fortunati 🙂
V
Provo esattamente quello che provi tu, questa sensazione contrastante e che mi lascia sempre nell’incertezza.
E anch’io amavo le feste quand’ero piccola…chissà cosa ci allontana da tutto questo…
Io sono fuggita da casa, non ho nemmeno ipotizzato un menù: non volevo saperne di preparare qualcosa per la Pasqua, ma queste briochine rimangono tra le preferite di quest’ultimo periodo, te le consiglio davvero 😀
…adoro il tuo blog!
Grazie Oriana!
L’adorazione è reciproca 😀
Cara Manu ultimamente capita anche a me di riuscire a fare poco soprattutto in cucina, mentre tutto il resto del mondo sembra affaccendarsi per piatti della tradizione, mi è successo finora quasi in tutte le festività, questa volta meno che Pasqua, ma cmq capisco la strana sensazione che tu hai saputo ben descrivere. Credo sia colpa del cibo quando diventa ‘mondano’, smettendo di essere ‘familiare’ e cioè fatto per noi, solo per noi e per chi amiamo!I tuoi dolci sono molto attraenti, più e sicuramente di più di una colomba pasquale…un dolce che personalmente capisco poco. 😉 Un abbraccio!
Come sempre hai reso benissimo la sensazione in due parole:”Credo sia colpa del cibo quando diventa ‘mondano’, smettendo di essere ‘familiare’ e cioè fatto per noi, solo per noi e per chi amiamo”.
Ormai il più di quello che prepariamo o almeno l’aria che si respira è un po’ quella del doversi mostrare a tutti i costi, anche qui in cucina…e io ho sempre detestato le gare di bellezza 😀
Ma come sempre so che ci sono persone che la vedono come me!
Un abbracio