On air:”I can’t make you love me- Bon Iver”Una volta luglio aveva l’odore di intonaco fresco, quello che trasudava dalle pareti dello scantinato della nonna, di erbe esauste e di terra polverosa.
S’interrompeva appena per un po’, dentro la parentesi fresca di un temporale pomeridiano: una volta passata la pioggia, le finestre lasciavano entrare un profumo di legno umido e di biciclette parcheggiate.
Luglio è stato un buon compagno di viaggio per un po’, con le sue ore distratte e il tepore sulla pelle, ma quest’estate ha tratti stranieri e temperature capricciose.
Se non fosse per la mia ostinata voglia di luce, dimenticherei nel cassetto tutti i sandali, coprirei le spalle e mi avvolgerei per bene alle parole intrecciate di una coperta di lana.Poche cose rimangono a determinare il rito delle stagioni, l’orto in primis tra queste, mi permette con uno sguardo veloce di interpretare il tempo che mi sta accanto.
Così, mentre la stagione zoppica ancora, noi iniziamo già a immaginare un autunno e di lì a poco un inverno: raccogliamo le cipolle, quelle che di sole non ne possono davvero più e abbassano il capo, così come gli anziani inarcano le loro schiene, iniziamo a godere delle prime patate e inavasettiamo tutto quello che ci passa sotto mano.Luglio in questo non è cambiato: è il mese dei raccolti facili, delle ceste vuote che ogni giorno finiscono per impilarsi sul fondo della cucina e delle prime copiose conserve.
Mentre il cielo era ancora indeciso sul da farsi, ho raccolto fino all’ultima Mirabella: un permanenza troppo lunga sotto questa pioggia avrebbe sicuramente rovinato il loro sapore.
Le ho coccolate un po’ e le ho invitate a bere qualcosa insieme, come una perfetta padrona di casa.
Sulla pagina dedicata all’orto, trovate il consueto aggiornamento mensile, relativo ai lavori dell’orto. Luglio è il mese della luna delle erbe, il mese in cui, grazie all’effetto dell’isolazione prolungata di giugno, le essenze raggiungono il loro apice: non lasciatevi scappare l’occasione di raccoglierle e conservarle sottovetro!
- Prugne Mirabelle 1 kg
- zucchero di canna 700 g
- succo di 1 limone
- Rum invecchiato 1 bicchierino (circa 25 ml)
- timo 2 rametti
- Pulite le prugne, denocciolatele, unitele allo zucchero e al succo filtrato di limone e al rum.
- Aggiungete un rametto di timo, già lavato e asciugato, coprite e lasciate macerare per 2 ore, rigirando di tanto in tanto.
- Versate la frutta in una pentola dai bordi alti in acciaio.
- Portate ad ebollizione e da quel momento fate cuocere per 20 minuti, rigirando con un cucchiaio di legno.
- Eliminate il rametto di timo, passate la frutta col passaverdura e rimettete la polpa ottenuta nella pentola, quindi cuocete, tenendo mescolato, fino a quando la confettura inizia a velare il cucchiaio.
- Versate la confettura nei vasi già sterilizzati e chiudete con tappi ermetici.
- Coprite con un panno di lana spesso e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
- Il giorno successivo controllate che i tappi abbiano fatto il sottovuoto (devono presentare un piccolo avvallamento nel mezzo) e riponete in dispensa.
http://www.iss.it/pres/?lang=1&id=1427&tipo=6
13 comments
E’ un’estate un po’ particolare, è vero… un po’ instabile, con un’altalena di temperature, anche emotive… con più facce e colori, con raggi di sole caldo che all’improvviso fanno spazio a coni d’ombra… andare e venire, realtà e fantasia, vivere e sognare… ogni stagione non è mai uguale all’altra, fuori e dentro di noi… anche i colori delle marmellate cambiano e oscillano e questa ne ha uno insolito e nuovo per me, per i miei occhi, perchè le prugne mirabelle non penso di averle mai assaggiate… ma già le amo, vedendo i tuoi vasetti che non sono vasetti qualunque…
Questo è davvero l’ultimo commento prima di sabato, vero?! 😉
Quando ho immaginato questa confettura e le mirabelle erano sull’albero, credevo che sarebbe stata una marmellata gialla come il sole.
Quando sono arrivata in cucina l’altro giorno e le prugne avevano inevitabilmente virato al violetto ho pensato, guardando il cucchiaio di legno, che sarebbe stata di un bel viola tenue, ma mai avrei immaginato questo rosso intenso.
E devo ammettere che la soddisfazione è stata ancora più grande 🙂
…Questo è davvero l’ultimo, te lo prometto, niente più scherzi, ci dividono solo poche ore e poi quest’estate avrà anche il nostro colore!
quanto é vero quello che descrivi di luglio, io lo amo più di agosto. Ora é tutto sconvolto, capovolto, fa freddo qui é proprio inverno e per fortuna che é l’orto ancora con la sua forza a farci gustare l’estate.
e….per il resto c’é sempre il piumone no?
baci
Quanto è vero, Patrizia!Fin da piccola agosto l’ho sempre vissuto con fin troppa malinconia, come la fine di qualcosa e non l’inizio di un’altra avventura, luglio era il mio mese.
Ora non mi ci ritrovo,anche se, meteo a parte, il mese di luglio mi sta regalando immense soddisfazioni.
E poi sì, il piumone è lì per tutte le nostre incertezze 😉
Giugno e Luglio assolutamente i mesi preferiti dell’anno. Ad Agosto le giornate cominciano di nuovo a farsi più corte.. non ci posso neppure pensare. Dopo mesi e mesi a lamentarmi del freddo, sono ad arrivata a lamentarmi del caldo. So già che fra qualche mese me ne pentirò. Ieri sono uscita da lavoro tardi, ma ho fatto un salto agli orti quelli pubblici che sono nel marciapiede davanti al ristorante dove lavoro. Zucchine, zucche, pomodori, insalata, erbe aromatiche e le fragole (qua sono adesso di stagione)… c’é proprio tutto ed è per tutti. Unico accorgimento, con tanto di cartello, essere educati e rispettosi. Le tue prugne ci starebbero benissimo, ma anche le cipolle di cui parli, avrebbero un gran successo. Non so se troverò le mirabelle, ma quella marmellata te la copio di sicuro! Buon we Manuela!
Sai che è da quando mi hai raccontato di questi orti che ce li ho fissi in testa?
Dev’essere bellissimo per un cittadino trovare angoli brulicanti di persone e cose buone 🙂
E poi quel cartello, che la dice lunga sul tipo di mentalità…che sogno!
Buon week end anche a te Margherita!
Leggo la crostata e torno indietro, per arrivare qui, amo le conserve e amo i tuoi post che riguardano frolle, lievitati e conserve ( facevo prima a dirti che adoro i tuoi post, lo so 😛 ).
Questa confettura è di una bellezza unica, adoro unire le erbe alle confetture e l’aggiunta del rum la rende speciale.
Buona giornata, cara.
:*
Ammetto con felicità che è piaciuta a tutta la famiglia, bimbi compresi: il rum una volta cotta è più un profumo che un sapore, ma ha il suo perchè 🙂
Buona giornata anche a te!
Un abbraccio
Finalmente luglio è arrivato, tornando al suo profumo di carne alla griglia e pesche mature, di caldo appiccicoso e asfalto fumante. L’ho aspettato a lungo, ma la pioggia, alla fine, mi manca sempre.
L’estate sembra non volersi mostrare qui da noi, il caldo si è mostrato appena e già ci ha abbandonato.
Ci dà giusto il tempo per qualche raccolto rapido che riempirà le nostre mattine invernali…
bellissima scoperta il tuo blog.adoro la marmellata home made e qui mi piace il tocco particoalre del timo e del rum
Mi piacciono un sacco le confetture profumate con erbette, danno un tocco davvero particolare! 🙂
Questa è davvero speciale, grazie della visita Maricruz è un piacere 😀