On air: “I’ll try anything once (Somewhere)- Strokes”Amo la semplicità, che non coincide come molti credono con la banalità, la grazia di chi non si sente mai arrivato e aspetta di conoscere ancora, la capacità di certi silenzi di rilassare la tua fronte arricciata, le canzoni regalate come caramelle che non rovinano i denti e che ci fanno diventare grandi.
Mi piace ritrovarmi scritta nero su bianco, esattamente come la luna sta fissa in cielo, rileggere e rivivere gli stessi spazi come se non ci fosse tempo fra me e quelle parole.Amo ripetermi, abbinare e riabbinare sapori come vestiti, ogni volta come se fosse la prima volta, però con lo stesso stupore di chi ha scovato qualcosa di prezioso da condividere, ma soprattutto amo ricercare la perfezione delle basi, non accontenatrmi di sapere e non avere timore di scoprirmi in difetto. La ricetta della frolla è stata il mio punto di partenza, anche in questo blog, insieme al pane lei era ed è il mio chiodo fisso o la chiave di ricerca.
Questa versione è quella che ho imparato qualche tempo fa ad un corso di pasticceria: una base perfettamente elastica e lavorabile con una carattere morbido e friabile una volta cotta.
Quella che vi lascio è la ricetta per la frolla comune, ne esiste anche una versione “ricca”, con una maggiore percentuale di burro (75%) e che prevede l’utilizzo dei soli tuorli, ma ammetto che così tanto burro è troppo anche per la sottoscritta!
- Per la frolla base:
- burro 300 g
- zucchero a velo 175 g
- tuorli d'uovo 75 g (1 tuorlo= 20 g)
- uova intere 50 g
- sale un pizzico
- farina tipo 0 debole (W160-180) 500 g
- baccello di vaniglia 1
- scorza di limone 3 g
- Per la ganache:
- cioccolato fondente 225 g
- panna liquida fresca 150 g
- Per guarnire:
- lamponi 200 g
- pistacchi non salati 40 g
- Nella planetaria con la foglia( o a mano), iniziate ad impastare il burro morbido e lo zucchero a velo, aggiungete i tuorli e le uova intere e lavorate finchè l'impasto risulterà ben amalgamato.
- Unite la farina e gli aromi, impastando solo il tempo necessario per amalgamare gli ingredienti, avvolgete la pasta in un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigorifero almeno 30 minuti (l'ideale è utilizzarla il giorno successivo).
- Stendete la pasta a mm 3-4 di spessore e con essa ricoprite una tortiera bassa coperta da carta forno inumidita e strizzata(ø cm 23).
- Rivestite la frolla di carta da forno, riempitela di legumi secchi e infornatela a 190 °C per 15′, quindi liberatela da carta e legumi e cuocetela in bianco per altri 20′ a 170/160°C (in base al forno).
- Sfornatela, lasciatela raffreddare ed eliminate lo stampo.
- Mettete in ammollo per qualche minuto i pistacchi nell'acqua calda, scolateli asciugateli per bene, tamponandoli con della carta da cucina e mano a mano eliminate la pellicola esterna, poi pestateli grossolanamente in un mortaio.
- Scaldate a bagnomaria la panna e il cioccolato a pezzettini, mescolandolo fino a quando non si sarà sciolto completamente.
- Unite una parte dei pistacchi pestati alla crema e distribuitela nel guscio di pasta frolla.
- Guarnite con i lamponi freschi e la restante granella di pistacchio.
26 comments
La semplicità di una crostata, ma dal sapore ricco… lamponi e cioccolato ormai è un abbinamento che adoro, la dolcezza con l’acidulo si sposano alla perfezione. Amo le crostate, ne ho fatta proprio una domenica 🙂
Ps: mi piace anche quella granella di pistacchio che da siciliana non posso non amare.
Anche per noi le crostate sono una buona costante, siamo tra i più grandi sostenitori di questo dolce 🙂
Lamponi e cioccolato è da sempre uno degli abbinamenti che preferisco proprio per i tuoi stessi motivi…e i pistacchi…va beh, scusa sto sbavando! 😉
Speravo che questi lamponi finissero nel bel mezzo di qualche dolce con scuro cioccolato (ancora non ho capito se amo di più quando mi sorprendi o quando coccoli i miei desideri … magari entrambi!). Una frolla che proverò a fare, perché anche qui si sta cercando il punto di equilibrio perfetto, che possa variare facilmente a seconda del momento e dell’utilizzo … e credimi, per me che non posso usufruire del senso del gusto, è una vera sfida. Spesso mi ritrovo ad osservare le preparazioni a distanze davvero ravvicinate, oppure a sentire consistenze e profumi per lassi di tempo inusualmente lunghi (e beno male che nella maggior parte dei casi nessuno mi vede). Per fortuna posso contare su assaggiatori fidati e seguire strade che so mi porteranno verso lidi sicuri …
ps: la semplicità non è mai banale, e direi che tu ne sei un chiaro esempio!
pps: ora mi dichiaro … da qualche parte spero di trovare presto scritti e foto di vacanze romane!!! 🙂
una dolce settimana
Il bello del riprendere più volte quelle che sembrano delle basi certe è che sicuramente si potranno scoprire nuove cose.
Sai, le affinità in cucina, sono il riflesso di altre similitudini…sono felice di aver trovato un posto vicino a te con questa torta 🙂
A proposito di vacanze romane mi sto ancora assestando: quando ti arriva tanta gioia e tnta bellezza tutta insieme c’è bisogno di tempo per assimilarla 😉
Ah, cara mia, con questa crostata mi fai sospirare e sognare.. racchiude tanto di quello che amo.
E non a caso esce dalle tue manine sante 🙂
Grazie Giulia!I nostri gusti sono sempre molto vicini,alla prossima te ne tengo una fetta eh?! 😉
Così semplice, bella e buona, da far girare la testa.
Ogni volta le tue ricette sono una garanzia.
Complimenti davvero! Un abbraccio
Nicol se la metti così io arrossisco eh?! 😀
In realtà bisogna ringraziare il pasticcere che ci ha fatto dono della sua ricetta, difficilmente cambierò ancora,anche se mai dire mai 😀
Voglio (ri)fare idealmente colazione con te, quindi mi metto seduta – dopo essere salita sulla sedia per fare la foto al tavolo ovviamente! – e gusto la tua frolla, che ho avuto il piacere di assaggiare… e non me la dimentico più.
Pensavo che leggerti, ora che conosco la tua voce e i tuoi occhi, è diverso oggi. Sì, perchè non immagino più… ma so. E anche trovare le foto che avevamo visto insieme fa un bell’effetto… come di familiarità, ecco. Di partecipazione ancora più grande.
Sappi che farei “copia e incolla” di ogni singola parola che hai scritto… mi fermerei solo quando inizi a parlare della ricetta, perchè non sono brava come te… 🙂 Ma aspetto di conoscere ancora e di migliorare… sempre. Se no che gusto c’è se non si ha più nulla da conquistare e scoprire?
Un abbraccio forte, amica lombarda!
Ci credi se invece della frolla avrei voluto mettere la ricetta della tua carbonara?
Giuro non scherzo 🙂
Sarà stata Roma, o i tuoi tovaglioli a pois, ma mi ha proprio conquistata!
Anch’io vedo e sento le cose in maniera differente ora, mi pare tutto più vicino, come conosciuto da sempre.
Quasi, quasi accarezzo Ulisse prima di risedermi al tavolo con te, sono sicura che poi si unirà anche lui, col suo portamento elegante 😀
Un abbraccio a te cara!
Se qui apparirà la mia/tua carbonara sarò la romana più felice della mia città! 😉
Siamo vicine, questa è proprio la sensazione che più è rimasta, tra tutte. Una conferma, diciamo, con sconfinamento nella realtà… e se sei piaciuta a Ulisse che si è fatto accarezzare e ha dormito nella sedia accanto a noi un motivo ci sarà!
Fra le cose che in cucina mi fanno più paura si annoverano pane, patate fritte, pâte chou e pasta frolla. Quest’ultima ho provato a farla ed a rifarla, mai uguale, a volte cattiva a volte no, ma cmq non come avrei voluto che fosse. Un chiodo fisso insomma. Ti dispiace se provo con la tua ricetta? Come avrai capito mi fido ciecamente.
Provate le ho provate tutte: pane, patatine fritte, pate choux e pasta frolla e di tutte devo dire che non ce n’è una su cui mi senta mai sicura, forse sulle patatine 🙂
Sentiti liberissima di farla, spero non ti deluda e che sia quel tipo di frolla che ti aspetti da sempre 😀
Un abraccio!
Cara Manu che bello leggerti adesso, tutto ha preso contorni nuovi e nuovi spessori: la tua conoscenza mi ha lasciato l’entusiasmo e la nostalgia di quelle amicizie istintive e tempestive che hai la sensazione di avere a portata di mano sempre e a dispetto di qualunque distanza spazio temporale. Insomma io vorrei tanto riuscire a ordinare un moijto insieme a voi, ci riproviamo presto vero?
Attendo anch’io un tuo nuovo post, per irviverti e rileggerti in maniera del tutto nuova.
Dovrò abituarmi alle lunghe attese che ci accompagneranno di volta in volta, tra un incontro e l’altro,ma sono certa che sapremo tenerci compagnia 🙂
Per il mojito sappi che è una promessa: la prossima volta però per sicurezza porterò un’intera pianta di menta e tutto il necessario, che non si sa mai! 😉
Questa crostatina ha qualcosa di così semplice e raffinato al contempo, che prima di pubblicare il commento credo di essere rimasto un buon 5minuti a contemplare le foto e a leggere e rileggere le parole, ritrovandomi ogni volta dentro ad ogni lettera, dentro ad ogni virgola.
Un abbraccio, a presto
A volte i silenzi dicono di più delle parole (dicono)…Io sono felice che dopo un po’ di esitazione tu abbia scelto di fermarti qui con noi e lasciare spazio a lettere e virgole 🙂
Spero di ritrovarti ancora!
Manuela, certo che passare da te, leggere le tue parole e guardare le foto con la TUA musica di sottofondo è veramente avvolgente.
mi piace l’atmosfera ovattata ma reale che si trova qua da te.
ho un problema di tempo: di tempo nel senso di caldo che non mi permette di accendere il forno…
la frolla io la mangerei sempre, la ganache al cioccolato pure e i lamponi pure… quindi non mi resta che segnare la ricetta e aspettare che rinfreschi un po’!
grazie e buona giornata
Sandra
Sandra, il tempo non permette molto in questi giorni, ti capisco bene…figurati che il pane mi sto rifiutando di cuocerlo in casa e faccio tutto in giardino nel forno a legna, comunque…aspetterò!Senza fretta, mi metterò qui in un angolo e lascerò che la musica faccia il suo corso.
Poi se ne avanza una fetta anche per me…non dico mai di no 😉
Un abbraccio
Oggi mentre passeggiavo con Urano sono passata accanto a un albero strapieno di piccole “meline” rosse…come non pensare subito a te! Troppo poco il tempo passato insieme, ma quanto basta per avere voglia di ripetere l’esperienza e conoscere ancora, come tu con le tue basi 🙂
Di tempo ne abbiamo avuto poco davvero, Claudia, ma quel poco è stato intenso e vivo…è felicemente reale!
Ora mi pare tutto nuovo, ho dei volti, un nuovo taglio di capelli ( 🙂 ), piccole piantine di portulaca nella mente che mi fanno compagnia…ce ne sarà ancora ne sono certa!
Un abbraccio
Mi ritrovo in tutto ciò che hai scritto, completamente. Nella distensione della fronte corrugata, nel ritrovarsi nelle proprie pagine, nella semplicità che è una vocazione irrinunciabile, nella ricerca continua e nell’apertura agli insegnamenti.
Ogni volta provo meraviglia e vedermi descritta con questa precisione dalle parole altrui.
E questa crostata è semplicemente meravigliosa!
Buona giornata,
Alice
A volte si cerca la perfezione nella complessità, quando invece ci sono modi più simili a noi per ritrovarla.
E’ sempre un piacere averti qui,
buona giornta!
Semplicità non è mai banalità, bensì il saper apprezzare ciò che ci circonda guardandolo ogni giorno con occhi nuovi, scintillanti e luminosi.
this looked so lovely I shared it on my blog and made sure there were links to your page so my followers could get the recipe from you x delicious!
Thank you Marianne,
you’re very kind!
See you soon,
Manuela