On air:”Depreston- Courtney Barnett”Le ore più calde dell’estate passavano lente sotto quel balcone, dense come il miele, scivolavano come acqua nelle fessure del terreno.
Io arrangiavo il tempo ridisegnando i contorni delle colline con le dita, seduta a testa in giù sul divano tiepido, in cerca di nuove prospettive.
Non appena la lancetta superava il numero tre sul quadrante dell’orologio, la quiete lasciava lo spazio alla frenesia, alle scale scese a rotta di collo, alle pedalate senza mani, ai tuffi nell’erba alta: la felicità, o quello che più gli assomiglia, stava nella nostra libertà, in quella mancanza di programmazione, che ci rendeva padroni del nostro tempo e dei pomeriggi spesi a non fare nulla se non a compiacere la nostra età.La ricerca della felicità spesso inizia da dettagli che sfuggono agli occhi di chi non se ne cura.
Impercettibile, come i miei capelli che si allungano sulle spalle o l’erba che cresce, lenta come acqua che torna e leviga la roccia aspra.
Impetuosa come il temporale, che ti prende all’improvviso e sciacqua via i vestiti e il dolore.
Mite, come il tempo dedicato alle cose buone, ai piaceri antichi, ai silenzi e ai ronzii nei prati.In questi periodi di vacanza, ma esattamente come durante l’anno, ai miei figli cerco di insegnare l’indipendenza e un po’ di sana anarchia nella gestione del proprio tempo: difficilmente propongo attività o giochi, lascio che nella noia trovino la loro ispirazione, perchè è lì che spesso risiede la felicità.
Come questa ciabatta, nata da un impasto imprevisto, ispirato alla ricetta di Valentina, di cui ho modificato le dosi e il procedimento e da cui ho imparato come gestire la biga in un ambiente casalingo quando le temperature esterne non permettono una fermentazione costante a 20°C.
…passo il dito sul contorno di questo pane e sono certa che per un istante la mia felicità ha percorso la stessa strada.
Buona settimana!
- Biga
- farina 00 adatta a lunghe lievitazioni (W350-400) 200 g
- acqua 90 g
- lievito di birra fresco 2 g
- Impasto
- farina di grano tenero tipo 1 500 g
- farina di grano tenero tipo 0 50 g
- farina di segale integrale e macinata a pietra 150 g
- malto 5 g
- lievito di birra fresco 2 g
- acqua 560 g
- olio extravergine di oliva 50 ml
- sale fino 16 g
- Il giorno prima preparate la biga: mescolate la farina con l'acqua e il lievito sciolto. Coprite e fate lievitare per 16-20 ore a tempertura ambiente in un luogo che non superi i 20 °C. Se la temperatura della vostra casa non vi consente di fare lievitare la biga alla temperatura indicata, tenetela tre, quattro ore a a temperatura ambiente quindi riponetela in frigorifero per 16 ore, il giorno dopo lasciate nuovamente a T ambiente per 2 ore prima di utilizzarla.
- Nell'impastatrice unite 200 g di biga ( ne resteranno circa 100 g, con cui potrete èreparare altri impasti), le farine, il malto e 480 g d'acqua.
- Iniziate a lavorare con la foglia, quando l'impasto risulterà omogeneo, unite il lievito, l'acqua rimasta e l'olio e lavorate per 5 minuti a velocità bassa.
- Montate il gancio, unite il sale e azionate a velocità 2.
- Lavorate finchè l'impasto risulterà ben incordato, quindi trasferitelo in una ciotola ampia oliata, che contenga tre volte il suo volume.
- Coprite e dopo 30 minuti, fate un giro di pieghe a libro.
- Ripetete quest'operazione almeno due volte a distanza di quindici minuti l'una dall'altra, poi coprite e mettete in frigorifero fino al mattino successivo.
- Prendete l'impasto, fate riprendere temperatura, quindi rovesciatelo sulla spianatoia infarinata: fate un giro di pieghe e coprite a campana.
- Dopo 10 minuti, con l'aiuto di un tagliapasta, dividete l'impasto in 8 pezzi e trasferiteli su un piano ben infarinato appiattendole leggermente formando delle strisce.
- Coprite con un canovaccio asciutto e fate lievitare circa 2 ore (la temperatura della mia cucina è molto fresca- 21°C-, pertanto se i vostri ambienti sono più caldi regolate la vostra lievitazione di conseguenza ).
- Mezz'ora prima almeno, accendete il forno e fate scaldare a 230°C. Se avete la pietra refrattaria, fatela scaldare in forno, altrimenti utilizzate una leccarda.
- Spolverate con la farina e trasferite le ciabatte sulla pietra tendendo gradualmente nel senso della lunghezza. Nebulizzate dell'acqua all'interno del forno (oppure se avete un moderno forno a vapore, usate questa funzione), chiuedete e fate cuocere a 220°C per 18-20 minuti.
- Sfornate e fate raffreddare completamente su una gratella prima di servire.
6 comments
come non ritrovarmi in quello che dici e sentire la nostalgia di quegli istanti che sono volati via. Bellissimo pane e splendide foto, nostalgiche, appunto. Ciao Manu
Anch’io sento sempre un po’ una strana malinconia quando finiscono le scuole, mi sembra di ricordare ancora la leggerezza di quei giorni 🙂
Grazie Stefania, davvero di cuore!
E’ un segno, eccome se lo è: hai pubblicato una ricetta di pane proprio oggi che ho stretto tra le mani il mio vasetto prezioso di lievito madre! E’ vero che qui hai usato quello di birra ma idealmente è come se avessi dato il tuo sorriso e il tuo benvenuto a questa novità… anche perchè ho cliccato sopra la foto dell’homepage e si è aperta la spiegazione del rinfresco che ho fatto in diretta, ahaha! Tempismo vero. Come noi.
E dunque arrivo tardi, più tardo del solito, proprio perchè ero intenta a rinfrescare! Una parola che non avevo mai usato prima ma suona così nuova, dolce, bella… e finalmente diventa anche un po’ mia!
Penso alle ciabatte che potrò fare anche io sotto la tua ala e alla ricetta della felicità che spero di trovare e di mettere dentro un panno umido, per conservarla al riparo e non farla scappare… e se arrivasse un temporale di quelli di cui parli tu mi metterei a ballare scalza sotto l’acqua! 🙂
Eccomi finalmente!Mi sembra di essere lì con te e in un certo senso lo sono, perchè abbiamo già chiacchierato e vissuto insieme i primi approci con Felice.
Il nome la dice già lunga, sono certa che saprà esserti di siuto e cche diventerà il tuo compagno di vita 🙂
C’è un libro per bambini, si chiama “La vita è una festa” dovresti leggerlo, so che alla fine sorrideresti con me 😉
Non mi resta che dirti anche qui il mio in bocca al lupo,anche se so chhe non ne avrai bisogno!
E’ giusto insegnare ai bimbi a gestire il proprio tempo, poi le attività insieme sono belle e ci vogliono, ma la strada verso l’indipendenza passa da lì. Che meraviglia questa ciabatta, avrei voglia di una bella bruschetta
D’accordissimo con te, un po’ di sana autogestione non ha mai fatto male a nessuno 😉