” Ho bisogno del mare perché m’insegna:
non so se imparo musica o coscienza:
non so se è onda sola o essere profondo
o sola roca voce o abbacinante
supposizione di pesci e di navigli.
Il fatto è che anche quando sono addormentato
circolo in qualche modo magnetico
nell’università delle acque.
Non sono solo le conchiglie triturate
come se qualche pianeta tremante
partecipasse lenta morte,
no, dal frammento ricostruisco il giorno,
da una raffica di sale le stallattiti
e da una cucchiaiata il dio immenso. (…)”
Pablo Neruda-El mar, Memorial de Isla Negra
Silenzio.
Rimani in silenzio, ci sono le cicale e il vento che gridano per noi al mare parole e musica, una sintonia sommersa dall’aroma di mirto, morbide come questa sabbia, vellutata e nobile, tra le dita dei piedi.
Non avere fretta, potremmo abituarci ad ascoltare i rumori più lievi, quelli che nella frenesia corrono sul pelo dell’acqua, potremmo non sentirci persi.
Partire per me è sempre una buona idea, soprattutto se ad aspettarmi dall’altra parte so che ci sarà il mare. Nel mare dimentico i rumori, il frastuono che confonde, come se davvero le onde avessero il potere di lavare via certe sbavature e certi pensieri figli dell’inquietudine.
Ancora una volta mi sono lasciata accogliere e trasportare: ho imparato a toccare la bellezza senza soffocarla né ferirmi, a non dare per scontati i colori di una terra, ad ascoltare i racconti dietro a certe porte chiuse.
Il sole che si fonde sul profilo della collina e ci copre le spalle d’oro, i contorni limpidi tra le gocce di mare. Tornati a casa le luci si affievoliscono insieme all’entusiasmo, ma riguardare le foto aiuta a ricacciare quest’afa lombarda fuori dalla porta.
Dalla terra riparte la mia voglia di essere qui: io, costantemente contrariata con quest’angolo di mondo, nella quotidianità e nella stagionalità che conosco mi ritrovo serena.Avevo un enorme sospeso con voi, una ricetta fatta d’istinto qualche settimana fa e finita troppo presto per essere raccontata.
Di rientro da questa vacanza, mi aspettavano tutti i colori di un orto nel pieno della sua bellezza: il basilico, che in questo periodo ha bisogno di essere cimato spesso, per favorire uno sviluppo maggiore della pianta ed evitare che le infiorescenze le rubino energia preziosa. Le zucchine, i fiori e le loro spine, che come i ricci di mare van manovrate con cautela se non si vuol rischiare di ritrovarsi con le mani nell’acqua per l’immenso prurito.
Questa ricetta si presta bene sia come contorno che come piatto unico vegetariano, per quanto non sia il periodo migliore per accendere il forno, considerate la possibilità di soffrire almeno un po’ e non ne resterete delusi!
Buona settimana a tutti!
- Fiori di zucchina 12
- ricotta di bufala 160 g
- provola dolce 40 g
- pomodori secchi 6
- basilico 10 foglie
- limone 1 la sua scorza
- sale
- uova 2
- pane grattugiato q.b.
- olio extravergine di oliva
- Pulite i fiori, con molta delicatezza divaricate la corolla, eliminate il pistillo e risciacquate sotto l'acqua corrente, quindi lasciate colare.
- Pulite le foglie di basilico, eliminate i gambi o le parti più dure, tritate finemente e tenete da parte.
- Tritate anche i pomodori secchi, cercando di fare un trito molto fine, quindi unite al basilico.
- Amalgamate insieme alla verdura la ricotta, la scorza di limone e la provola grattugiate.
- Riscaldate il forno a 180°C.
- Ungete una pirofila con un filo d'olio.
- Sbattete le uova con un pizzico di sale e dopo aver riempito e sigillato bene i fiori, passateli prima nell'uovo e poi nel pane grattugiato.
- Disponeteli nella teglia e rigirate così da condire anche la parte superiore dei fiori.
- Infornate per 15 minuti con programma ventilato, poi ancora altri 5 minuti solo col grill.
- Sfornate e servite caldi.
16 comments
In questo post sono nel mio ambiente, respiro bolle d’aria che dal fondo del mare salgono in superficie, il mio corpo senza gravità si muove sulle note di Rise e metto la testa fuori solo perché sono attratta dai profumi della terra … quello che ci dona in queste calde giornate di sole e che tu hai racchiuso in questi fiori.
Mai poi lo sai che quando avrai voglia di un ulteriore tuffo ( in acque ammetto non così cristalline) basta che mi fai un fischio …
Siamo molto simili, o almeno questo è quello che mi piace pensare, due donne a cavallo tra terra e mare…colgo l’invito al volo, chissà che non capiti davvero l’occasione prima o poi!
Il senso di tutto, per me, è racchiuso in quel Mondo antico dai colori delicati, con crepe di vita, vento ed esperienze… il mare ci conosce, sa quanto lo aspettiamo e quanto lo veneriamo, perchè sa regalarci sempre qualcosa di nuovo e qualcosa di più… la foto del riccio è splendida e molto significativa: bisogna stare attenti a non pungersi, spine affilate sono tutt’intorno ma si può riuscire a non farsi male… questione di delicatezza…
Qui l’elemento dell’acqua si unisce a quello della terra, sai camminare sul crinale e sai rendere tua qualsiasi cosa tocchi, che sia un fiore di zucca, una stella marina o un blu che oggi fisso con particolare intensità… e che tra un mese stringerò anche io, finalmente! (poi ci sentiamo a voce e ci aggiorniamo su tutto!) 😉
Bentornata Manu, anche se per me non eri mai andata via! 😀
Ho riflettuto moltissimo su quell’immagine: le spine non sempre meritano tutto quel terrore, piuttosto attenzione e delicatezza, come dici tu.
Quei blu incantano così come i profumi che arrivano dal mare…ma ti racconterò tutto, per ora un abbraccio!
Il mare ascolta, tutto. Raccoglie ansie, pensieri e paure. Accoglie speranze come fossero piccole conchiglie. Chi ci cresce col suo profumo, lo porta nel cuore e nei capelli e ci si rifugia ogni volta che ha bisogno di sentirsi protetta dal mondo. Ritornare al mare è quello che mi fa star bene. Sedermi sugli scogli e osservare il lento susseguirsi delle onde. Il mare è il luogo dove ho sempre preso le decisioni più importanti, quello da cui non riesco a stare troppo lontano. Ritornare al mare, anche solo per un attimo, per rigenerarsi e ricominciare.
Pur essendo cresciuta in un luogo lontanissimo dal mare sia come paesaggio che come mentalità, sento un richiamo fortissimo, un legame che non riesco a far diminuire.
Credo anch’io che il mare ti ascolti, così come la natura tutta…mi siedo sullo scoglio accanto a te 🙂
[…] Creato da Manuela !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); VAI ALLA RICETTA […]
Io e il mare continuiamo e restare molto lontani, troppo…mi accontento per ora di guardarlo con gli occhi degli altri, cullata dalle note di una delle mie canzoni preferite, con il cuore pieno di un misto di entusiasmo e malinconia. E con l’acquolina in bocca alla vista di questi fiori stupendi, ma sono sincera, ho bandito il forno fino all’abbassamento delle temperature! Domani però non posso scampare l’accensione per la pizza, sennò lui mi pianta…
Bentornata Manu!
Ciao Claudia!Devo ancora riprendermi da questo rientro (figurati che ho visto solo ora i vostri messaggi…pessima!)
Ognuno ha il suo elemento, che sia terra o mare l’effetto che fa è comunque lo stesso.
Anch’io avrei voluto bandire qualsiasi forma di cottura ,ma quando ho visto i fiori di zucca è stato più forte di me 😀
Alle 11.53 pm di un caldo mercoledì sera vengo a leggere un po’ di questo viaggio e un po’ di questo ritorno. Non chiedermi perché, ma l’estate é così bella che tutto ci é concesso. La scorsa domenica al parco dicevo a mio marito che non é facile abituarsi a vivere senza mare, se sei stata abituata fin da piccolina a godertelo per gran parte dell’estate…. per quanto l’estate qui a Montreal sia meravigliosa, per quanto ami i parchi che “ricoprono” la città, un’estate senza l’odore della salsedine é difficile da accettare…. per fortuna ho trovato almeno i fiori di zucca, altrimenti credo che non ce l’avrei fatta! Ti dispiace se trattengo un po’ la mente sulle tue belle foto? soprattutto su quella della barca (la prima) in mezzo al mare…
Ti capisco sai? Anche se non ho vissuto come te il mare, ma credo di sentire la tua stessa mancanza durante tutto l’anno.
Il richiamo è così forte che non si riesce a dimenticare l’odore del mare.
Tieni gli occhi e il cuore su quella barca quanto vuoi, non ti caccerò.Lasciati cullare, per quel poco che posso fare sono felice di accoglierti qui 🙂
Ciao Manuela, bentornata, spero tu ti sia rilassata in vacanza, io sono alla frutta, tra la stanchezza di un anno di lavoro e il fatto che ho un progetto in partenza queste settimane che mi separano dalle ferie mi sembrano eterne. Io vado matta per i fiori di zucchina ripieni, ma quando tolgo il pistillo, nonostante tutta la mia delicatezza, il fiore mi si apre sempre, faccio uno scempio e sembra che abbia usato un piede di porco, quindi alla fine li faccio in pastella, hai qualche trucchetto?
Grazie Paola!Sì, è stato bello staccare, almeno per un po’…ovviamente adesso mi sembra di dover recuperare l’irrecuperabile,ma ce la faremo 😀
Io per i fiori di zucchina infilo delicatamente prima uno poi due dita e afferro il pistillo, lo faccio ruotare piano, finchè si stacca da solo…non so dirti altro, con me funziona, spero di esserti stata utile 🙂
Proverò con il movimento rotatorio, io in effetti tiravo via
L’unico rimpianto delle vacanze che sto organizzando è proprio la mancanza del mare (quello fatto di spiaggia, relax e azzurri che ti riempiono gli occhi), che però toccherò nel mio viaggio.
Capisco bene il potere rasserenante del mare, ha su di me lo stesso effetto.
Questi fiori di zucca racchiudono tutti sapori che adoro.. li voglio assolutamente provare
Una vacanza senza mare è sempre difficile da immaginare per me,ma sono certa che avrai scelto comunque una meta bellissima, che poi ogni vacanza lo è già da sé 😉
Se ti capita di accendere il forno anche con questo caldo (e so che lo farai…) fammi sapere come è andata!