Granita alla fragola e sciroppo di fiori di sambuco

On air: “Tell it like it is- Aaron Neville”

A sei anni il caldo si risolveva in una bottiglia di sciroppo e nella forza delle nostre mani.

Un batticarne, uno canovaccio pulito e qualche cubetto di ghiaccio: la granita rappresentava l’antidoto perfetto contro certe linee d’ombra impossibili da superare nei pomeriggi di luglio, contro gli imprevisti e i suoi strascichi sul cuscino, contro la noia data dalla nostra immobilità, vittime com’eravamo del solleone e di quelle incertezze che solo l’estate e la fanciullezza possono farti sentire così vive e prepotenti.Ho bisogno di chiudere gli occhi e capire da che parte andare, rompere l’irrequitezza come fossere piccoli cubetti di ghiaccio, ricomporre la mia pace tra i bordi di un bicchiere, senza sentire dolore, ballare piano, trascinando i piedi sul pavimento fresco nella penombra della stanza.

Diamo la colpa al sole, ai timori da seienne, diamo la colpa ai margini sfuocati di certi ricordi, a quel senso di concretezza che mi è sempre mancato o al mio amore per i nonsense e per i sogni al contrario se manco di razionalità e concretezza. Mi aspetta una settimana densa almeno quanto questo sole: alcuni progetti a cui ho lavorato negli ultimi mesi cominciano a farsi concreti, altri iniziano a prendere forma e tutto quello di cui sento veramente il bisogno è un angolo buio dove ascoltare vecchie canzoni e sorseggiare una granita gelata.

Potete sostiuire i lamponi alle fragole e, se non avete dello sciroppo di fiori sambuco homemade, potete ricorrere a quello che si trova in vendita in alcuni negozi bio o ometterlo e sostituirlo con un semplice sciroppo fatto con acqua e zucchero, quello che conta è l’attimo di pace che vi godrete tenendo tra le mani questa meraviglia gelata.

Faccio un respiro lungo quanto basta per arrivare al prossimo lunedì e vi auguro buona  settimana!