On air:”The Moon Song- The Hound+The Fox” Alcune cose non hanno bisogno di spiegazioni, nemmeno se si tratta di imprevisti che increspano l’aria e aggiungono sale ai giorni più caldi.
Sulla lista delle cose che capitano ci sono foto sfuocate, parole di troppo che sembrano cadute per caso sul filo del discorso, ma che attendevano da settimane di poter dire la loro.
Pagine bianche da riempire e rileggere in certi giorni di acuta malinconia, per poi sedersi piano sul bordo del letto insieme ai respiri più lunghi.Tra le cose che non hanno bisogno di spiegazione ci sono anche certe giornate buone, dove l’aria è più asciutta e gli amici sono quelli di sempre, giornate di pensieri dolci, zucchero e lamponi, in cui la tristezza resta fuori dalle finestre, insieme ai raggi troppo invadenti.
Ci sono gli ostacoli superati, le stelle da contare e le passeggiate fino all’acqua più limpida. I ricordi, sempre gli stessi, raccontati ancora tra le risate e lo stupore per qualcosa che non smettrà mai di renderci feici.Ho impiegato un po’ a decidere se pubblicare o meno queesta ricetta: ci sono stati imprevisti e tempi sbagliati e, sapendo quanto può essere irritante replicare un dolce inesatto, il no è stato più forte del sì fino all’ultimo.
Poi ho pensato che mentre alcune cose non hanno bisogno di molte spiegazioni, altre con un minimo di cura e di attenzione possono migliorare.
Di seguito vi lascio gli accorgimenti e le modifiche fatte alla ricetta originale, così da ottenere comunque un buon risultato.
1. La crosta di biscotto: 2 cucchiai di burro sono pochi, per quello che ho potuto constatare. Io ne unito un terzo e ho lasciato riposare prima di formare la base.
2. Il ripieno: ho sostituito il philadelphia consigliato nella ricetta originale con della ricotta (latte vaccino e latte di bufala), le motivazioni le avevo spiegate a suo tempo qui. Ho variato le dosi dello zucchero per avere un risultato meno stucchevole e ho omesso le uova.
3. I tempi di cottura: la ricetta originale prevedeva un’ora circa. Nel mio caso dopo 1 ora e 20 minuti il composto risultava ancora molto morbido. In un ora e trenta il composto si sarà sufficientemente rappreso così da non avere un risultato troppo asciutto.
Credo di avervi detto tutto, non mi resta che augurarvi una buona settimana!
- Per la composta di lamponi
- lamponi 150 g+ 150 g per decorare
- zucchero 30 g
- succo di limone 1 cucchiaio
- maizena 2 cucchiaini
- acqua 1 cucchiaino
- Per la base
- biscotti integrali 150 g
- burro fuso 3 cucchiai
- zucchero di canna 2 cucchiai
- Per la farcia
- ricotta di latte vaccino 400 g
- ricotta di bufala 250 g
- yogurt greco 150 g
- zucchero di canna 120 g
- scorza di un limone non trattato
- farina di mandorle 2 cucchiai
- 1 uovo (facoltativo)
- In un pentolino, mescolate i lamponi già lavati e asciugati, lo zucchero e il di succo di limone. Lasciate cuocere a fuoco medio per 5 minuti. Mescolate la maizena con 1 cucchiaio di acqua e unitela alla composta.
- Portate a ebollizione e lasciate cuocere per 1 minuto, quindi spegnete e tenete da parte.
- Pestate i biscotti integrali in un sacchetto da gelo ben chiuso, uniteli allo zucchero di canna e al burro sciolto e amalgamate.
- Versate nello stampo già imburrato e rivestito di carta forno, premere bene in modo da formare una base compatta e infornate a 180°C per 8 minuti, poi sfornate e lasciate raffreddare.
- Preparate la farcia mescolando con delle fruste le ricotte lo zucchero.
- Unite lo yogurt, la farina e la buccia grattugiata di limone. ( se volete aggiungere l'uovo unitelo a questo punto del procedimento).
- Versate la crema sulla base cotta ormai fredda e livellate con una spatola.
- Distribuite la composta sulla superficie e, con la lama di un coltello, fate dei ghirigori nell’impasto in modo da creare un effetto marmorizzato.
- Infornate a 180°C fino a quando il centro della cheesecake si sarà rappreso (circa 1 ora e 30 minuti).
- Lasciate raffreddare completamente e tenete in frigorifero per una notte prima di servire.
5 comments
lo stupore che non smetterà mai di renderci felici è una delle cose più appaganti e affascinanti del domani. E’ quel qualcosa che ti fa affrontare il dubbio di come sarà, con la voglia di scoprire che cosa ti stupirà e ti regalerà un sorriso.
Questa torta..io ti ringrazio per averla pubblicata nonostante i ripensamenti! davvero grazie!
La bellezza è proprio lì, nelle cose che non hanno bisogno di esser spiegate. Nei sorrisi complici, negli sguardi, nei momenti di vita condivisi, negli imprevisti e nelle poche certezze, nelle novità, nelle sorprese.
..e tra le cose che non hanno bisogno di spiegazioni ci sono incontri virtuali con persone che non hai mai guardato negli occhi, ma con cui condividi tante passioni..:)
Grazie per aver condiviso questa torta e i tuoi dubbi, e grazie anche perché sei una certezza, ho appena pubblicato la ricetta dei tuoi pomodori secchi sott’olio 🙂 :*
Ero stata conquistata dalla fotografia vista su Facebook, e ora che leggo tutto mi piace tutto, anche i tuoi dubbi e le tue variazioni sul tema.. che, a mio gusto, rendono questa cheesecake ancora migliore (si veda ricotta vs philadelphia)!
2. Il ripieno: ho sostituito il philadelphia consigliato nella ricetta originale con della ricotta (latte vaccino e latte di bufala), le motivazioni le avevo spiegate a suo tempo qui. Ho variato le dosi dello zucchero per avere un risultato meno stucchevole e ho omesso le uova.
ma nella ricetta originale si parla di ricotta ….e l’uovo è comunque facoltativo .. ma non serve per rendere più consistente il ripieno in fase di cottura?
e le dosi dello zucchero variate … dove e con quali variazioni?
Ciao Cristina,
la ricetta originale dice “formaggio fresco, tipo philadelphia, volendo si può anche usare della ricotta”, io ho solo voluto ribadire il mio pensiero rispetto all’utilizzo del philadelphia.
L’uovo sì, serve ad avere un ripieno più consistente e nella ricetta originale ne sono previsti 4: negli ingredienti ne ho lasciato uno per legare meglio la farcia, ma io nella realizzazione l’ho omesso.
Lo zucchero della ricetta originale era nella farcia 200 g, nella composta erano 50 g, io ne ho messi 120 g nella farcia e 30 nella composta.
Spero di averti chiarito tutti i dubbi, in ogni caso chiedi pure,
a presto.
Manuela