Ci sono cose che so bene e che nessun altro conosce meglio di me.
Particolari nascosti, timidi quanto un sentimento, che mi danno sicurezza e calma: una sfumatura, un gesto, un gusto, che torna preciso, puntuale, come un treno veloce.
Sono lì, nel mio occhio soltanto, ben cementati nell’anima o tra le mie narici, apparentementi sopiti, in attesa di un richiamo.
L’ombra del noce sulla valle nelle sere limpide, la tua bocca che si piega sulla ceramica, in controluce, tra il fumo del latte e la mattina che fa capolino attraverso le finestre, l’odore della nebbia che prende gli alberi e i vestiti e ne fa una cosa sola.In cucina, come nelle piccole cose quotidiane, cerco la mia sicurezza nei gesti già visti, nei sapori che ci riportano una pace già vissuta, nelle parole già lette di un libro.
Nelle ricette imparate a memoria- quelle senza bilancia, in cui i post-it si accavallano l’uno sull’altro per cedere il passo all’esperienza- so già che troverò la mia più grande soddisfazione.
Così le varianti diventano una nota di colore su uno scritto in bianco e nero, un tappeto fiorito su un pavimento lucido e le focaccine fatte e ripetute, possono godere del lusso di un sapore nuovo e farsi conquistare dall’odore delle erbe essicate, come se là in fondo ci fosse ancora un’estate da raccontare.La proteina presente nella farina di canapa possiede tutti gli 8 amminoacidi essenziali di solito poco presenti nelle proteine vegetali e circa il 65% del contenuto proteico complessivo dei semi di canapa è costituito da una proteina di immagazzinamento facilmente digeribile, l’edestina.
Ricca in acidi grassi polinsaturi, la farina di canapa è considerata un “vaccino nutrizionale”, che introdotto nella nostra alimentazione quotidiana, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressioni dell’ambiente.
La farina che ho utilizzato per la realizzazione di queste focacce è quella dei Molini Spigadoro, un mulino che opera in Umbria, molto attento sia alla qualità che all’etica.
La ricetta è una delle mie ricette salvagente, quella che ripeto quasi meccanicamente quando sono alla ricerca di una piccola dose di sicurezza.
Se volete ottenere un sapore più deciso, potete unire il timo tritato direttamente nell’impasto oppure aumentare la dose di farina di canapa (fino a un massimo di 50 g, equivalenti al 10% sul totale della farina).
Buona settimana, Manuela
- farina di grano tenero tipo 1 425 g
- farina di canapa Molini Spigadoro 25 g
- li.co.li (rinfrescato e attivo)100 g
- acqua 300 g
- olio extravergine di oliva 20 g + 10 g per l'emulsione
- sale 10 g+ 5 g per l'emulsione
- olive greche 100 g
- timo q.b.
- farina di semola per lo spolvero
- h. 22.00: impastate le farine con il lievito madre e 250 g d' acqua, lasciate riposare per 30 minuti coperto da un canovaccio e solo dopo l'autolisi unite il sale disciolto nella restante acqua e l'olio.
- Lavorate facendo 3 giri di pieghe serrate a distanza di 15 minuti l'una dall'altra, rovesciate sulla spianatoia oliata e incartate l'impasto, ovvero fate roteare lavorandolo solo col tarocco, fino ad avere una palla liscia e ben tesa.
- Riponete in una ciotola oliata e fate lievitare a temperatura ambiente fino alla mattina successiva.
- h. 8.00: rovesciate l'impasto sulla spianatoia infarinata con la semola, schiacciate leggermente e con un coppapasta di 10 cm formate le focaccine.
- Picchiettate con le dita per allargare leggermente l'impasto e guarnite con le olive e il timo.
- Distribuite con un pennello l'emulsione fatta col sale, l'acqua e l'olio exravergine ( l'acqua e l'olio in uguale quantità) e fate raddoppiare.
- Infornate in forno già caldo a 200°C e fate cuocere per 15 minuti.
- (Se necessario prolungate la cottura di altri 5 minuti a 180°C)
- Sfornate e fate raffreddare.
14 comments
Bellissima ricetta, bellissimo post. Io sono una grande fan dei semi di canapa, soprattutto nelle insalate. E ora mi hai fatto venire voglia di scoprire la farina di canapa. Grazie! 😉
Grazie Nicoletta, sono davvero contenta di averti dato una nuova ispirazione 🙂
La farina a me è piaciuta molto e io sono una fan delle farine rustiche!
Ciao! Come posso sostituire il licoli? Grazie
Ciao, puoi usare 10 g di lievito fresco.
Se non vuoi bilanciare farina e acqua , puoi semplicemente procedere così, altrimenti devi aggiungere anche la farina e l’acqua che erano nel lievito (50 g ciascuna).
In alcuni momenti le ricette “a occhi chiusi” risultano ancora più confortanti, perchè noi conosciamo bene loro e loro conoscono bene noi… c’è un rapporto reciproco di fiducia, ecco, uno scambio silenzioso e complice che non punta alla novità ma alla certezza… però questa farina rappresenta una novità dentro qualcosa di familiare e anche se non vedo le pittule pugliesi (!) trovo un buon lievitato che profuma di Sud… 🙂
In queste focacce sono finiti i nostri discorsi e le hanno trasportate a Sud come dici tu 😉
Le pittule rimangono come prima opzione, ma non volevo “rubare” idee e così sono finita in mare col salvagente 😉
Anche io ho le mie pile di post-it che cedono poi il passo all’esperienza. In particolare sulla pizza, in cui la sperimentazione è sempre condivisa col mio lui e i post-it con le varianti sono scritti a 4 mani…
E la canapa ad uso alimentare e per i mielle altri usi incredibili che ha mi interessa moltissimo. Ho in progetto una visita ai campi di una ragazza conosciuta tempo fa a un corso di distillazione, che coltiva canapa qui in Toscana e ne distilla l’olio essenziale. E’ una pianta davvero affascinante, chissà che la sua ritrovata coltivazione non faccia sì che inizi a ricrescere di più anche spontanea?
Buona settimana carissima!
P.S: Adoro queste focaccine, potrebbero diventare anche il mio salvagente 🙂
Ho salvato in corner i tuoi post-it e ne sono felice 🙂
Mi piacerebbe conoscere meglio chi si occupa di coltivare la canapa, la farina ha un profumo intenso che ricorda quello dell’henné- o almeno a me questo ha ricordato- e il sapore è davvero buono.
Ma io riuscirò mai a fare un salto nella tua di campagna?
Buona settimana!
Spero di fartela conoscere presto, almeno sulle mie pagine! E quando vuoi fare un salto nella mia campagna non hai che da farmi un fischio, non aspettare inviti perché sei invitata ogni giorno 🙂
Fantastica 😀
Cara Manuela anche se vado molto di fretta ultimamente, questo non vuol dire che non abbia occhi per vedere le cose “belle” che mi colpiscono come un raggio di sole… sappi che armata di passeggino e bustina della spesa mi sono fatta 2 o 3 supermercati biologici alla ricerca della farina di canapa… per adesso ho trovato solo i semi, ma so che prima riuscirò nella mia missione e che queste focaccine riscalderanno bene le pareti di questa casa.
p.s italiano e punteggiatura lasciano a desiderare, ma la nottata é stata lunga, sono sicura che il messaggio lo avrai capito 🙂
Ah, le piccole sicurezze che si celano nel nostro occhio, e lì soltanto.
Ah, quelle focaccine..
Mi sembra di sentire il favoloso profumo del timo…