Ci sono ricette che mi stanno strette, ricette a cui non lascio lo spazio della lusinga perchè apparentemente troppo banali o classiche: piatti che son fatti più di memoria che di ingredienti, il cui profumo mi ricorda periodi e persone, amiche, che con me hanno condiviso ossa e amore, poco importa se poi hanno scelto di svanire nel nulla.
A queste ricette è difficile dare il giusto peso, si corre sempre il rischio di perdersi in chiacchiere, di non mettere a fuoco quello che conta, di cercare enfasi dove non ce n’è bisogno.E noi coi nostri sedicianni di chiacchiere ne abbiamo spese parecchie attorno alle teglie di tiramisù: complici gli anni e i chili che non ci facevano paura, le nostre sere passavano tra una cucchiaiata e l’altra, con la trasgressione di qualche sigaretta a fare da intermezzo.
In quel periodo non ero abile con certi dolci al cucchiaio, preferivo perfezionare la ricetta della crostata o riproporre i “miei grandi classici”, ma mi sentivo tranquilla, come una cane che segue il suo branco, quando a preparare il tiramisù era lei.A distanza di anni la ricetta che preparo è sempre la stessa, presa da quella che ai tempi era diventata la mia bibbia con le sue 1500 pagine, fatta e rifatta fino a raggiungere convinzione e consapevolezza, proprio come dev’essere per certi piatti.
E anche se non sempre mi riesce di montare uno zabaione a dovere, negli anni una cosa però l’ho imparata: che a certi ricordi non so dire addio.
Lo spazio del blog subirà un grande cambiamento la prossima settimana, così, proprio perchè mi piace coltivare i ricordi, belli o brutti che siano, ho voluto per questo post una ricetta che fosse davvero parte di me.
Un tiramisù classico, da gustare una cucchiaiata dopo l’altra con gli amici giusti, con la giusta musica di sottofondo.
Buona settimana, Manuela
- uova 4
- zucchero di canna 150 g
- Rhum 1 bicchierino
- mascarpone 350 g
- panna da montare fresca 100 g
- savoiardi 30 biscotti
- caffè ristretto 6 tazzine
- cacao amaro in polvere q.b.
- sale un pizzico
- Dividete le uova, le chiare da una parte e i tuorili in un'altra ciotola.
- Montate a neve ferma i bianchi insieme a un pizzico di sale.
- In una casseruola a bagno maria, montate i tuorli con lo zucchero e unite il rhum poco alla volta.
- Continuate a lavorare fino ad ottenere uno zabaione soffice.
- Montate la panna e lavorate il mascarpone con una frusta fino ad averlo ammorbidito, amalgamate le due creme, quindi unite a filo lo zabaione.
- Aggiungete anche gli albumi montati a neve e incorporate.
- Foderate il fondo e le pareti dii una pirofila in ceramica coi biscotti leggermente imbevuti nel caffè, coprite con una parte della crema ottenuta e spolverate lievemente di cacao amaro.
- Ripetete la stessa operazione senza però spolverare di cacao.
- Fate riposare in friorifero per almeno 2 ore, quindi decorate col cacao al momento di servire.
32 comments
E’ vero che questo dolce è fatto di ricordi più che di ingredienti, almeno per me.
Un dolce che non ho mai fatto ( ci credi?!) e mai farò almeno per ora; mi ricorda troppo una persona che ora non c’è più. Lei era la regina indiscussa di questo dolce classico. Vedere il tuo è un po’ come se arrivasse una sua teglia appena fatta, e per ora ti ringrazio per questo!
In bocca al lupo per i cambiamenti ( perché un augurio lo richiedono sempre) e intanto, nell’attesa, mi unisco al tavolo imbandito e alle chiacchere spensierate 🙂
Capisco cosa vuoi dire Martina, la parte più difficile è riproporre piatti che hanno tutta una vita dentro…
sei la benvenuta al tavolo lo sai, ti prendo un cucchiaio 😉
Intanto grazie per gli auguri (un po’ di scaramanzia non guasta mai!) 😀
E’ vero che questo dolce è fatto di ricordi più che di ingredienti, almeno per me.
Un dolce che non ho mai fatto ( ci credi?!) e mai farò almeno per ora; mi ricorda troppo una persona che ora non c’è più. Lei era la regina indiscussa di questo dolce classico. Vedere il tuo è un po’ come se arrivasse una sua teglia appena fatta, e per ora ti ringrazio per questo!
In bocca al lupo per i cambiamenti ( perché un augurio lo richiedono sempre) e intanto, nell’attesa, mi unisco al tavolo imbandito e alle chiacchere spensierate 🙂
Capisco cosa vuoi dire Martina, la parte più difficile è riproporre piatti che hanno tutta una vita dentro…
sei la benvenuta al tavolo lo sai, ti prendo un cucchiaio 😉
Intanto grazie per gli auguri (un po’ di scaramanzia non guasta mai!) 😀
Di ricordi agrodolci, silenzi improvvisi e posti lasciati vuoti sono esperta… e conosco la sensazione, non si fa quasi mai la pace completa con le assenze, o almeno, io devo ancora imparare a farlo per bene… a parte il caso di persone che non meritano e che sono ben felice di aver potato via, ma questo è un altro discorso… 😉
Sai che il tiramisù è forse il mio dolce preferito? Ed è strano, quasi un controsenso, se pensi che non prendo il caffè, se non raramente… eppure lui è lui, mi ha fatto innamorare tanto tempo fa e la sua cremosità è un richiamo a cui cedo, appena posso… ho provato versioni alternative perchè mi piace sperimentare, ma è vero, la ricetta classica qui è vincente e non la batte nessuno, un po’ come quella della pasta e fagioli o della lasagna o della carbonara… mica si scherza con le certezze, eh!
Adesso vorrei dire alle tue lettrici che devono aspettarsi un nuovo blog bello bello, ma non voglio anticipare nulla nè rovinare la sorpresa e sono un po’ emozionata anche io per questo cambiamento, dato che qui è Casa anche per me! 🙂
In effetti non avrei mai pensato che fosse proprio un dolce al caffè tra i tuoi preferiti,ma ormai non c’è volta che non mi sai stupire 🙂
Gli addi hanno un retrogusto difficile da spiegare, ma per citare parole che ti stanno a cuore “Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.” Sarà per questo che non riesco ad odiare gli adddi, perchè ci danno una nuova opportunità.
Io sono emozionatissima per la prossima settimana, cerco di mantenere un contegno o faccio partire i fuochi d’artificio?! 😉
Di ricordi agrodolci, silenzi improvvisi e posti lasciati vuoti sono esperta… e conosco la sensazione, non si fa quasi mai la pace completa con le assenze, o almeno, io devo ancora imparare a farlo per bene… a parte il caso di persone che non meritano e che sono ben felice di aver potato via, ma questo è un altro discorso… 😉
Sai che il tiramisù è forse il mio dolce preferito? Ed è strano, quasi un controsenso, se pensi che non prendo il caffè, se non raramente… eppure lui è lui, mi ha fatto innamorare tanto tempo fa e la sua cremosità è un richiamo a cui cedo, appena posso… ho provato versioni alternative perchè mi piace sperimentare, ma è vero, la ricetta classica qui è vincente e non la batte nessuno, un po’ come quella della pasta e fagioli o della lasagna o della carbonara… mica si scherza con le certezze, eh!
Adesso vorrei dire alle tue lettrici che devono aspettarsi un nuovo blog bello bello, ma non voglio anticipare nulla nè rovinare la sorpresa e sono un po’ emozionata anche io per questo cambiamento, dato che qui è Casa anche per me! 🙂
In effetti non avrei mai pensato che fosse proprio un dolce al caffè tra i tuoi preferiti,ma ormai non c’è volta che non mi sai stupire 🙂
Gli addi hanno un retrogusto difficile da spiegare, ma per citare parole che ti stanno a cuore “Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.” Sarà per questo che non riesco ad odiare gli adddi, perchè ci danno una nuova opportunità.
Io sono emozionatissima per la prossima settimana, cerco di mantenere un contegno o faccio partire i fuochi d’artificio?! 😉
Oh, stella, che nostalgia… leggo sempre il tuo blog da quando l’ho scoperto (dal giornale quest’estate, giuro!!). la tua poesia la conosco, la riconosco subito. mi riporta a domeniche pomeriggio di sole, fili d’erba e piedi nudi che ballano allegri nell’aria… un universo parallelo che vive ancora, per sempre, intatto nel mio cuore, che non verrà mai scalfito da quello che è stato dopo… svanita nel nulla purtroppo è una realtà, sono proprio le parole giuste, anche se non è mai stata una scelta… quello che so oggi, proprio grazie a questo tiramisù, è che da qualche parte, in un universo parallelo, siamo ancora lì, tutte e quattro sdraiate in valletta, a ridere, mangiare, parlare a occhi chiusi mentre il vento ci giocherella sulla faccia… da qualche parte siamo ferme in macchina, di notte, con la radio accesa piano, la sigaretta tra le dita e la solita lacrima a farci compagnia… da qualche parte ci stiamo semplicemente guardando negli occhi e senza parlare siamo l’una nel cuore dell’altra…ti ricordi anche tu? di questo sarò eternamente grata, ed eternamente felice.
p.s. oddio!! pensa che figura di “mmmm” se questa del tiramisù non so io!!
Avrei capito chi eri anche se ci fosse stato scritto solo Manu ( e per fortuna tua quella lei del tiramisù eri proprio tu…)
In un universo parallelo non siamo cambiate affatto e in fondo, lo sai anche tu, non siamo cambiate mai.
Sei riuscita a far tornare quella lacrima stasera, insieme a tutte le nostre sigarette e ai sogni che chissà, forse somigliano a quello che avevamo immaginato insieme.
…buona notte Manu,che emozione trovarti qui…
Io quella lacrima la sento anche ora mentre leggo poi chiudo gli occhi e sono di nuovo li nell’universo parallelo con voi,con quel vento che ci accarezza la pelle. Certi luoghi del cuore non muoiono né vengono scalfiti mai,certe emozioni restano indelebili.. Grazie Manur per tenerci sempre lì!
…ne manca solo una e poi l’universo parallelo si sarebbe materializzato qui….potere delle parole 😉
Siete il mio capitolo più bello, da sempre…
Oh, stella, che nostalgia… leggo sempre il tuo blog da quando l’ho scoperto (dal giornale quest’estate, giuro!!). la tua poesia la conosco, la riconosco subito. mi riporta a domeniche pomeriggio di sole, fili d’erba e piedi nudi che ballano allegri nell’aria… un universo parallelo che vive ancora, per sempre, intatto nel mio cuore, che non verrà mai scalfito da quello che è stato dopo… svanita nel nulla purtroppo è una realtà, sono proprio le parole giuste, anche se non è mai stata una scelta… quello che so oggi, proprio grazie a questo tiramisù, è che da qualche parte, in un universo parallelo, siamo ancora lì, tutte e quattro sdraiate in valletta, a ridere, mangiare, parlare a occhi chiusi mentre il vento ci giocherella sulla faccia… da qualche parte siamo ferme in macchina, di notte, con la radio accesa piano, la sigaretta tra le dita e la solita lacrima a farci compagnia… da qualche parte ci stiamo semplicemente guardando negli occhi e senza parlare siamo l’una nel cuore dell’altra…ti ricordi anche tu? di questo sarò eternamente grata, ed eternamente felice.
p.s. oddio!! pensa che figura di “mmmm” se questa del tiramisù non so io!!
Avrei capito chi eri anche se ci fosse stato scritto solo Manu ( e per fortuna tua quella lei del tiramisù eri proprio tu…)
In un universo parallelo non siamo cambiate affatto e in fondo, lo sai anche tu, non siamo cambiate mai.
Sei riuscita a far tornare quella lacrima stasera, insieme a tutte le nostre sigarette e ai sogni che chissà, forse somigliano a quello che avevamo immaginato insieme.
…buona notte Manu,che emozione trovarti qui…
Io quella lacrima la sento anche ora mentre leggo poi chiudo gli occhi e sono di nuovo li nell’universo parallelo con voi,con quel vento che ci accarezza la pelle. Certi luoghi del cuore non muoiono né vengono scalfiti mai,certe emozioni restano indelebili.. Grazie Manur per tenerci sempre lì!
…ne manca solo una e poi l’universo parallelo si sarebbe materializzato qui….potere delle parole 😉
Siete il mio capitolo più bello, da sempre…
Aspetto con ansia il cambiamento del blog e intanto ti faccio un grande in bocca al lupo per la scelta (non è facile cambiare direzione al blog, lo so bene) e poi mi perdo nel tuo tiramisù, uno dei dolci dei ricordi anche per me e penso per tutta la nostra generazione 😉
Speriamo di non deludere le aspettative Arianna 🙂 non è mai facile cambiare look, che si tratti di un taglio di capelli o di una cosa più profonda. Mi saprai dire!
Il tiramisù ha scatenato amici e non, ne sono uscite dispute su chi lo fa meglio- ovviamente in maniera scherzosa- e questo forse perchè, proprio come dici tu, prende tutta una generazione 🙂
Aspetto con ansia il cambiamento del blog e intanto ti faccio un grande in bocca al lupo per la scelta (non è facile cambiare direzione al blog, lo so bene) e poi mi perdo nel tuo tiramisù, uno dei dolci dei ricordi anche per me e penso per tutta la nostra generazione 😉
Speriamo di non deludere le aspettative Arianna 🙂 non è mai facile cambiare look, che si tratti di un taglio di capelli o di una cosa più profonda. Mi saprai dire!
Il tiramisù ha scatenato amici e non, ne sono uscite dispute su chi lo fa meglio- ovviamente in maniera scherzosa- e questo forse perchè, proprio come dici tu, prende tutta una generazione 🙂
Che emozione questo ritrovarsi inaspettatamente dopo tanto tempo, mi sento un po’ un’intrusa indiscreta a leggere i commenti qui sopra…però quasi quasi una lacrimuccia mi scende pure a me 🙂
Sempre bella la tua poesia, sì, sempre belli i tuoi dolci, sempre bello leggerti. E chissà quanto sarà bello il nuovo vestito, sono emozionata anche per questo, che sorpresa! Io proprio ieri sera ho perso una battaglia col restyling del mio (maledetto perfezionismo unito al fai-da-te), ma prima o poi ce la farò, giuro, e potrò fare un annuncio come questo tuo di oggi. Forse in realtà non vado avanti proprio perchè sono troppo affezionata alla versione attuale…
Un abbraccio Manu!
Figurati che il nuovo “vestito” è lì da mesi,ma non riuscivo a concludere perchè trovavo sempre qualcosa di imperfetto…forse in certe cose bisogna essere meno soggettivi e più obiettivi, sono figli nostri, vederi cambiare può risultare strano ma alla fine è giusto che sia così (o almeno io la vedo così eh?!)
Non sentirti indiscreta Claudia, come si dice in certi casi” siamo tra amiche” ed è stato inaaspettato anche per me trovare una parte di passato proprio qui…son belle sorprese 🙂
Che emozione questo ritrovarsi inaspettatamente dopo tanto tempo, mi sento un po’ un’intrusa indiscreta a leggere i commenti qui sopra…però quasi quasi una lacrimuccia mi scende pure a me 🙂
Sempre bella la tua poesia, sì, sempre belli i tuoi dolci, sempre bello leggerti. E chissà quanto sarà bello il nuovo vestito, sono emozionata anche per questo, che sorpresa! Io proprio ieri sera ho perso una battaglia col restyling del mio (maledetto perfezionismo unito al fai-da-te), ma prima o poi ce la farò, giuro, e potrò fare un annuncio come questo tuo di oggi. Forse in realtà non vado avanti proprio perchè sono troppo affezionata alla versione attuale…
Un abbraccio Manu!
Figurati che il nuovo “vestito” è lì da mesi,ma non riuscivo a concludere perchè trovavo sempre qualcosa di imperfetto…forse in certe cose bisogna essere meno soggettivi e più obiettivi, sono figli nostri, vederi cambiare può risultare strano ma alla fine è giusto che sia così (o almeno io la vedo così eh?!)
Non sentirti indiscreta Claudia, come si dice in certi casi” siamo tra amiche” ed è stato inaaspettato anche per me trovare una parte di passato proprio qui…son belle sorprese 🙂
Io dico che a volte si sbaglia a dare per banali certe ricette, non credi? Ho riscoperto il tiramisu da quando mi sono trasferita qui in Canada… perché ho visto cose che voi umani… qualche teglia dopo, mi trovo a rifarlo spesso, perché richiesto da chi un grande classico non lo ha mai considerato. Queste foto sono stupende, che novità!
Sono d’accordo con te: proprio perchè le conosciamo bene, sembrano banali ma non è assolutamente così..all’estero poi, credo siano sempre una bella scoperta 😉
A Montreal stanno tranquilli perchè ci sei tu che sai raccontare la cucina italiana come pochi sanno fare 😀
Io dico che a volte si sbaglia a dare per banali certe ricette, non credi? Ho riscoperto il tiramisu da quando mi sono trasferita qui in Canada… perché ho visto cose che voi umani… qualche teglia dopo, mi trovo a rifarlo spesso, perché richiesto da chi un grande classico non lo ha mai considerato. Queste foto sono stupende, che novità!
Sono d’accordo con te: proprio perchè le conosciamo bene, sembrano banali ma non è assolutamente così..all’estero poi, credo siano sempre una bella scoperta 😉
A Montreal stanno tranquilli perchè ci sei tu che sai raccontare la cucina italiana come pochi sanno fare 😀
Cara Manuela, non conoscevo questa versione con lo zabaione ma, dopo averlo visto qui, questo tiramisù si è annidato tra i miei millemila pensieri aspettando il momento giusto per essere realizzato e condiviso. Co
sì è diventato il dolce perfetto per un pranzo domenicale con la mia numerosa famiglia che, inutile dirlo, lo ha apprezzato davvero tanto. Grazie
Sai che mi fai davvero felice, vero?!
Buona giornata Rosi, a presto!
Il mio non è uscito,era molto morbido,non capisco come mai
Ciao Francesca,
non capisco, io lo faccio così da tanto. Era montato bene lo zabaione? Nel caso prova a aggiungere più mascarpone se vuoi una crema più spessa.