La mia prima casa non era indipendente, ma aveva spazio per giocare quanto bastava.
Intorno, campi immensi- i miei pochi anni sapevano come renderli più grandi- e amici con cui cadere e rovinarsi mani e ginocchia, una sorella che ti reggeva il sellino mentre imparavi a stare in equilibrio sulla vita, insomma tutto quello che serviva per essere felici.
La seconda casa aveva stanze più piccole, ma una grandezza e una vista invidiabili: una distesa di prati e la catena del Monte Rosa che sembrava unirsi alle due Grigne e alle nostre colline. Un paesaggio infinito, che un qualsiasi Piccolo Principe avrebbe amato senza riserve.
La mia ultima casa è ancora in divenire, è imperfetta e rustica, col suo intonaco nudo e pochi ornamenti, ma se le passi accanto hai un’intera valle che ti accoglie e l’impressione di essere finita altrove.
Tre case, tre spazi.
Un blog che è l’essenza di questi tre luoghi, che con me sono cresciuti e si sono modificati.
La parte più difficile, quando si affronta un cambiamento, è imparare a portare con sé solo quello che conta e abbandonare il resto, fare proprie le esperienze e in queste raccogliere nuovi spunti, immaginare altre possibilità, anche quelle che possono sembrare improbabili.
Ho iniziato a pensare a un abito nuovo per il blog mesi fa, ma fare le cose la notte quando hai un occhio chiuso e l’altro che non sa che strada prendere, non dà grandi risultati…e so che molti non capiranno fino in fondo tutta l’enfasi che sto dando a questa cosa, ma quando metti anima e corpo in un progetto e lo vedi nascere e crescere, allora questo slancio è il minimo sindacale, la quantità di passione obbligata per continuare ad amare quello che fai.
Il risultato di tutti questi mesi è qui, ora, a vostra disposizione, sentitevi liberi di darmi consigli se trovate difficoltà di navigazione o aspetti poco chiari, io dalla mia voglio inaugurare questo nuovo spazio con una focaccia senza impasto, perchè siamo più o meno tutte vittime del tempo che ci divora.
Per guarnirla ho scelto alcuni dei miei ingredienti preferiti, carciofi e feta, ma questa base si presta benissimo per farci sia delle focacce che una pizza alta in teglia.
La lavorazione di questo lievitato è immediata e semplice, ideale per chi ama le lunghe lievitazioni con un nonnulla di lievito di birra. Se avete difficoltà a maneggiare impasti ad alta idratazione, vi lascio due consigli: lavorate l’impasto sempre con l’aiuto di un tarocco, su una spianatoia leggermente oliata, per quanto usare la farina possa sembrare la via più giusta, non è così. Incartate la massa come vedete in questo video e questa svilupperà la struttura necessaria a dare un buon risultato.
Benvenuti a tutti e, come sempre, buona settimana! Manuela
- Per l'impasto
- farina 1 450 g
- germe di grano 50 g
- lievito di birra 2,5 g
- acqua tiepida 380 g
- olio extravergine di oliva 20 g+ altro per spennellare
- sale 10 g
- farina di semola per lo spolvero
- Per guarnire
- carciofi 2
- aglio 1 spicchio
- olio extravergine 1 cucchiaio
- prezzemolo qualche rametto
- feta 50 g
- cedro 1 frutto
- sale
- pepe bianco
- Il giorno prima preparate l'impasto: miscelate la farina con il germe di grano e il lievito sbriciolato, unite a filo l'acqua e mescolate con un cucchiaio di legno.
- Non appena il composto risulterà amalgamato, unite il sale e l'olio a filo.
- Lavorate velocemente e coprite con la pellicola, lasciate a temperatura ambiente per due ore, poi riponete l'impasto nel ripiano più alto del frigorifero fino al giorno successivo.
- Pulite i carcofi dalle parti più spinose, tagliate il gambo lasciandone circa 5 cm, ripulite anche questo dalle parti più dure e tagliate il carciofo a fettine.
- Metteteli in acqua acidulata (usate il cedro spremuto e filtrato), fate soffriggere l'aglio schiacciato con l'olio, unite i carciofi sgocciolati e fateli saltare a fiamma vivace senza bruciarli.
- Sfumate con un po' d'acqua tiepida, cuocete fino a quando risulteranno morbidi, quindi eliminate l'aglio, salate, pepate e spolverate con il prezzemolo tritato, spegnete e tenete da parte.
- Riprendete l'impasto, rovesciatelo sulla spianatoia infarinata, allargatelo delicatamente e con l'aiuto del tarocco fate due giri di pieghe a libro.
- Questa parte è fondamentale per la buona riuscita del lievitato: senza pieghe il vostro impasto non avrà struttura, quindi in cottura non si svilupperà in maniera adeguata.
- Fate riposare per 10 minuti coperto a campana, dividete in due l'impasto, quindi pirlate sempre aiutandovi col tarocco e di un poco di farina di semola.
- Trasferite la focaccia in una teglia tonda a bordo alto che avrete spennellato con un filo d'olio e schiacciate con le dita fino a stendere completamente.
- Se l'impasto vi sembra fare troppa resistenza, fate riposare 5 minuti prima di continuare.
- Guarnite con una parte di carciofi e una parte di feta, aromatizzate con le zeste del cedro, spennellate d'olio e fate raddoppiare in un luogo riparato.
- Spolverate con un poco di semola e infornate a 225°C nel forno già caldo.
- Abbassate a 200°C dopo i primi 10 minuti e portate a cottura (circa 20').
- Sfornate, fate intiepidire e togliete dallo stampo per evitare la formazione di umidità sul fondo.
- Aggiungete qualche carciofo per decorare, altra feta sbriciolata e servite.
22 comments
Come cantava Elvis “Casa è dove c’è il cuore” ..e tu lo porti ovunque vai!
In bocca al lupo, questa tua nuova casa è bellissima Minu !
https://www.youtube.com/watch?v=a_B80AIQegE
E non potevi che essere tu ad inaugurare questa nuova casa!
Grazie Mur, sai che il tuo zampino è sempre indispensabile 😀
Io amo guardare uno spazio e capire subito a chi appartiene, adoro osservare i dettagli, sentire i profumi…e qui, in questa nuova casa, ci sei tu, con la tua creatività e il tuo amore per la genuinità.
Mi piace tantissimo questa nuova casa, così come mi piace questa focaccia..e tutto quello che fai 🙂
Grazie Ileana, è stato un passaggio obbligato, credo, come lo è crescere, per quanto fossi affezionata alla mia vecchia casetta, sentivo il bisoggno di aria nuova 😀
Felice di averti qui!
Vero, ed i dettagli fanno parte anche del mio carattere…..accoglienza molto bella e decisamente più luminosa, ci sto pensando anch’io ma non ne sono capace, devo chiedere aiuto ai competenti.
Buona giornata
Anch’io ho chiesto aiuto a qualcuno più bravo di me, Patrizia, con l’estetica me la cavo, meno quando si tratta di dettagli tecnici sono una frana! Grazie del parere!Un abbraccio
Bellissima la nuova veste, e poi è vero, casa è dove è il cuore e qui si vede e si sente battere il tuo 🙂
Grazie davvero!Ci metto proprio tutto il cuore in questo spazio, sono felice che si senta 😀
A me piaceva il vecchio blog, ma credo che non rappresentasse più completamente la Manu di oggi che ha dentro il bianco e questa luce, insieme al suo marrone rassicurante che profuma di legno e di campagna… adesso trovo che il mix delle tue anime respiri meglio e sì, ecco cosa c’è in più qui: l’aria e lo spazio… due cose che fanno bene e che non devono mancare.
Io mi sento già a Casa, perchè le pareti sono state appena verniciate ma tutto il resto è al posto giusto: le tue parole, le tue foto, le tue note… e le tue mani! Perchè tutto nasce da lì. Da come impasti, curi, plasmi, accarezzi.
Sono contenta di aver atteso con te questo cambiamento, sbirciando come un vero gatto da dietro la tenda, in silenzio… e a proposito di cambiamento, quelle due righe che hai dedicato all’argomento sono anche mie, vero? 🙂
La focaccia non la commento, conto di provarla direttamente! 😉
Hai colpito nel segno (che strano 😉 )! Ci voleva qualcosa in più, il legno resterà nelle foto, ma avevo bisogno di luce, quella di cui qualche anno fa avevo paura, perchè non sapevo bene come gestire.E’ anche merito tuo se ho iniziato ad amare di più il bianco, lo sai vero?
Ed è stato bello condividere i timori e l’emozione per la novità!
Un abbraccio cara 😀
A me piaceva molto il vecchio blog, mi devo abituare a tutto questo bianco 😉 Ma le tue foto e le tue ricette sono sempre bellissime!! Pian piano riuscirò ad abituarmi 🙂
Ti capisco Loredana, è stata una scelta difficile anche per me, però ogni tanto un cambio può fare bene 😀
Grazie del parere!
Che dirti…già ti ho espresso ieri sera, sorpresa di trovare già on-line la tua nuova casa, quanto mi piacesse…ma lo ribadisco, bellissima!! E questo mentre sono di nuovo al lavoro sulla mia, migrando database e sperando che vada tutto ok 🙂 Splendido lavoro, che non mi fa affatto rimpiangere la vecchia versione, nonostante la amassi molto. E inutile dirti che l’enfasi la capisco eccome. Sono approdata qui quando era ancora il “diario culinario di due cervelli in condivisione” (mi sbaglio? o era proprio questo il sottotitolo?), ho visto crescere questo progetto sempre di più e diventare sempre più adulto. La tua passione non è mai mancata, e sono sicura che ci accompagnerà a lungo. Mi piglio più che volentieri il benvenuta e mi accomodo a tavola!
Sono sicura che riuscirai a fare un lavoro fantastico!
Cavoli,ma ti ricordi ancora dei due cervelli in condivisione?!? oddio quanto tempo!
Io cercherò di fare del mio meglio…intanto aspetto di vedere i tuoi cabiamenti, non pensare che me lo dimentichi!
Che dire?! É una casa nuova, magari più grande e spaziosa, ma rimane cmq “tua”. Lo stesso calore e la medesima delicatezza che mi affascinava nel vecchio blog la ritrovo qui. Devo ancora abituare un po’ l’occhio, ma quello che vedo mi piace, come sempre. Ora, due parole se le merita anche la povera focaccia senza impasto… perché si, certo la casa é la casa, ci si deve stare comodi, ma feta, carciofi e cedro si meritano anche loro una bella stretta di mano ed un gran sorriso. Non é mica da tutti sostenere cosi il ruolo del ‘gruppo spalla’!
Ecco,grazie Margherita!L’abitudine ce la faremo insieme, ci vorrà tempo ma ce la faremo 😀
La focaccia ringrazia, se ne stava lì in un angolo, sono contenta che anche lei abbia fatto la sua sporca figura 😉
Ho aspettato un po’ prima di far uscire i pensieri, perché ogni cambiamento richiede un attimo per riflettere, prendere le misure e annotare tutti gli spostamenti.
Sono onesta, quando apro immagino ancora il legno e le tinte scure … e un po’ manca … ma sai che sono di parte!
In questa nuova casa ti ho comunque trovata subito,ci sei tu in ogni angolo e direzione, anche se in modo diverso, meno informale e molto più professionale ( un po’ come la tua macchina per il pane 😉 ). Quello che sento e provo nel venire qui però non è cambiato affatto.
Ogni casa passata e presente riflette parte del nostro essere … e ora annuso a pieni polmoni il profumo della tua focaccia … perché con tutta questa lucentezza e quest spazio aggiunto, è come se tutto venisse amplificato all’ennesima potenza!
Nel frattempo, per festeggiare a dovere questa primavera anticipata, porto bicchieri e qualcosa di buono da bere!!! 😉
No,no, Martina, il lego continuerà a mancare anche a me: è da lì che sono partita e non me lo scorderò facilmente.
Ma come dici tu, ogni persona è fatta dei suoi luoghi e i luoghi sono il riflesso di chi li abita…ci divertiremo ancora per un bel pezzo… almeno credo e spero, ecco! 😉
Grazie!
Sono in un momento super carciofoso e questa tua focaccia mi da un sacco di soddisfazione a vederla, perché più dei carciofi, amo il feta! La tua nuova casa è come il vento di oggi, che ha ripulito il cielo, l’aria, che mi ha scrollato di dosso quel grigio delle nebbie che mi ha talmente saturata che me lo sento perfino nel DNA. E’ ariosa, pulita, luminosa, limpida, come il primo giorno di primavera.
Mi piace e la focaccia, beh, io devo farla presto 😛
Il vento mi piace, anche se mi intimorisce sempre, può fare bene o fare male…voglio credere nelle tue parole e pensare che questo vento porterà una primavera lunghissima, voglio tenermi stretta a questo sogno e farmi portare in aria per un po’ 😉
Un abbraccio!
Manuela, il nuovo aspetto del blog è perfetto, complimenti
Grazie Paola!:)