On air:”Hard sun- Eddie Vedder”
Sono giorni pieni, il caldo scioglie la voglia di correre ai fornelli e la nostra richiesta di cibo, ma ci sono lavori e sapori che anche in questa stagione non possono aspettare che arrivi un’aria nuova.
L’orto, a luglio, certo non ha bisogno di spiegazioni: ci si abitua a stare con lui anche per più tempo del necessario, alle fronde piene e ai frutti che iniziano a cadere. Quando le giornate sono più distese, il giardino diventa il nostro rifugio solo nella seconda metà del pomeriggio, prima godiamo delle nostre stanze fresche e quando il sole inizia a spegnersi dietro i castagni e le acacie che dominano la collina, corriamo giù lungo il sentiero fino alla parte bassa del fienile.
Mentre i bambini giocano, io faccio su e giù, come se fossi alle prese con una mia personale danza: è un continuo saliscendi di mani e di gambe, tra una parte e l’altra del giardino, spostando litri d’acqua, legando e pulendo, ma sempre senza fretta, trovando il tempo per fermarsi a osservare la bellezza o a parlare un po’.
Nella somma della gran quantità di lavori che impegnano chi ha un orto, i miei gesti si percepiscono appena: alla fine della giornata osservando intorno, non si nota granché di quanto è stato fatto, ma la verità è che la manutenzione, non appena viene a mancare, si avverte ancora di più delle grandi manovre.
Rientrare tra le mura fresche della cascina ha un doppio valore: in questo periodo raramente si torna in casa a mani vuote e se questo capita lo si fa per scelta, per darci un intervallo di tempo sufficiente a smaltire le prima scorte.
Per chi avesse di qualche consiglio sui lavori da fare nell’orto, ricordo che dalla homepage è possibile accedere alla pagina dedicata e in particolare, per il mese di luglio, li potete rivedere qui.
Poco importa se il caldo ci fa chiudere i vetri fino a tardi, a certe ricette evito di opporre resistenza, soprattutto se nascono così, da quella pura improvvisazione culinaria che rende speciale il poter cucinare delle verdure che hanno percorso meno di un respiro dalla pianta.
Questa ricetta pur, prevedendo una prima cottura in forno, è da consumarsi tiepida: la crema di ceci rende ancor più avvolgente il sapore della melanzana. Non abbiate timore dell’aglio: se degerminato e arrostito in questo modo, non darà assolutamente nessun fastidio, ma aggiungerà solo una nota piccante alla crema.
É anche possibile consumare la crema come antipasto, accompagnato da semplici crostini di pane e utilizzare la verdura per un’altra preparazione ripiena.
Buona settimana, Manuela
- 2 melanzane viola medie
- 200 g ceci lessati
- 3 cucchiai di yogurt intero
- 1 cucchiaino scarso di tahini
- il succo filtrato di mezzo limone
- sale
- qualche foglia di menta
- pepe nero
- olio extravergine di oliva
- 100 g di pomodorini
- 2 spicchi d'aglio
- origano fresco
- Accendete il forno a 175°C.
- Lavate e tagliate le melanzane a metà nel senso della lunghezza. Incidete la polpa con un coltello facendo tagli diagonali a distanza di 1 cm sia in un senso che nell'altro, formando una griglia.
- Riponetele nella teglia insieme all'aglio spellato e degerminato, condite con un filo d'olio e un pizzico di sale.
- Infornate e fate cuocere fino a quando le melanzane non risulteranno tenere (circa 50').
- Preparate la crema di ceci: frullate i legumi con lo yogurt, il succo di limone, la salsa tahini, le foglie di menta tritate, una macinata di pepe e 1 aglio arrostito prelevato dalla teglia.
- Svuotate le melanzane, unite alla crema anche la polpa della verdura e frullate ancora. Aggiungete olio extravergine fino a quando otterrete una crema densa e omogenea.
- Aggiustate di sale.
- Lavate e asciugate i pomodori, tagliateli a tocchetti e tenete da parte.
- Riempite le melanzane con la crema di ceci e i pomodorini, aromatizzate con menta fresca e origano e servite tiepide.
6 comments
Ciao Manuela, è da un po che seguo il tuo blog..in silenzio, ammirando non solo le tue ricette ma anche la capacità comunicativa che hai! Ti devo fare i complimenti per cone riesci a trasmettere ogni singola parola dentro la mia mente… leggerti è un piacere! Continua così tra ricette parole e silenzi…e queste melanzane che dire…..divine! Un saluto Melissa
Benvenuta Melissa! O forse dovrei dire piacere 🙂
Le tue parole sono davvero come acqua fresca di questi tempi, sono davvero felice che tu abbia deciso di
palesarti!
Spero che ci saranno altre occasioni,
un abbraccio,
Manuela
Non è stata una settimana felina facile, come sai, ma adesso, finalmente di sabato, mi siedo sulle tue barchette di melanzane, con la schiena poggiata sul bordo dello stampo… e mi rilasso. Sono sicura che la crema di ceci, oltre a essere buona, faccia bene anche a distendere la pelle, sciogliendo le tensioni. E che quei pomodori, che non perdono il loro rosso, sappiano rinfrescare la mente, facendo tornare i pensieri leggeri come il profumo dell’origano fresco! L’orto ci coccola, come le amiche a cui si torna quando si vuole un po’ di pace… 🙂
Non ho paura di attendere quando mi fido di una persona. Il tempo è solo una parentesi, più o meno stretta,somiglia più a un sorriso, non divide anche se si allarga.
Ora son più tranquilla anch’io sapendo che le peripezie feline si son concluse positivamente,fai spazio sulla barchetta che mi siedo con te!
Il tuo racconto, e tue immagini, il tuo sottofondo musicale…passare di qui è sempre bello, se non ci fossi mancheresti 🙂 E questa crema è davvero intrigante per me: non ho le mie melanzane, ma in questo periodo ho rimanenze di bottega da smaltire, che la gente è in ferie e le verdure, seppur buonissime, restano talvolta troppo a lungo nelle cassette…non è proprio la stessa cosa che il cibo fresco appena staccato dalla pianta. Ma che faccio, le lascio lì?! Meglio arrostirle 😉
Inizio con un abbraccio, perchè sentirsi dire che mancheresti fa sempre piacere, lo sai 🙂
Per le melanzane invece, sono pienamente d’accordo con te, non sia mai che vadano buttate!
Che arrosite siano 😀