On air:”If I fell- MonaLisa Twins”
Ci sono gesti che ti riconciliano col mondo, che danno alla pace una forma concreta, riti che si ripetono di settimana in settimana, come un antidoto alla frenesia. Pacati, morbidi, si muovono lenti e iniziano come un sussurro: la voce quasi impercettibile tra le mura a colazione, il rumore della crosta del pane appena uscito dal forno.
Bisogna tacere per ascoltarli.
In questi anni il tempo non ha smussato il mio amore per il sabato, anzi, posso quasi dire che lo abbia amplificato: se da un lato so già che ci si prospetta un pranzo familiare lungo e divertito, so anche che la mattina procederà come un rito, tra piccoli gesti e abitudini leggere.
Così mi godo il caffè, con i piedi sollevati da terra, appoggiati tra la sedia e il pavimento fresco, pettino più a lungo i capelli, apro le finestre come se volessi abbracciare il cielo.
Tra tutti, il rito che preferisco lo associo al sapore del pane, rubato ancora tiepido dal sacchetto: quello comprato dal panettiere, perché nelle cose ci vuole esperienza e dedizione, ma è indispensabile anche quella dose di sana consapevolezza che ti ricorda che non puoi essere infinita e ti dà la voglia per andare avanti.
Il mio pane arriva come una certezza la domenica, dopo una lunga lievitazione e il classico rinfresco rinforzato che si prende l’intero sabato. Che si tratti solo di due pani o di un intero forno a legna che sprigiona profumo, le pagnotte sembrano ancora riuscire a raccontare meglio di altri piatti quella piacevole lentezza che investe il fine settimana.
Il pane realizzato secondo questo metodo ha un aroma più intenso e una crosta più saporita. Se nel mio caso ho preferito farine meno raffinate, voi sentitevi di miscelare i sapori che preferite.
Come sempre, buona settimana!
Manuela
- Ingredienti
- 300 g farina di grano tenero tipo 1
- 200 g farina di farro
- 350 g di acqua
- 100 g pasta madre liquida rinfrescata due volte
- 10 g di sale fino
- La sera prima, sciogliete il lievito in 300 g d' acqua, unite le farine e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo.
- Fate riposare coperto da un canovaccio umido per 1 ora, poi riprendete la massa e unite il sale sciolto nella restante acqua.
- Impastate fino ad avere una palla liscia e tesa, riponete in un contenitore leggermente oliato e coprite.
- Fate lievitare per 2 ore a temperatura ambiente, poi riponete in frigorifero, nella parte più alta.
- La mattina successiva, riprendete l'impasto, lasciatelo acclimatare e, non appena, sarà nuovamente a temperatura ambiente, formate la pagnotta.
- Fate lievitare fino al raddoppio e infornate in forno già caldo a 250°C per i primi 15 minuti.
- Abbassate la temperatura a 200°C e portate a cottura (circa 30').
- Sfornate e fate raffreddare su una gratella.
7 comments
Beh, io parlo del sabato, tu parli del sabato. Io parlo di semplicità, tu, in fondo, tra le righe, fai lo stesso. Non aggiungo altro, ci pensano già le nostre parole degli ultimi post… 😉
Per me sarai sempre “la Manu che fa il pane”, ti ho conosciuto così e questa immagine si rafforza tutte le volte che appare una tua pagnotta, meglio ancora se stretta tra le mani, come un tesoro che mostri fiera… nella foto non si vede il volto, ma io so che stai ridendo, magari ad occhi bassi…
Da un po’ non mi coccolo con un lievitato e una crosta croccante, devo riprendere l’abitudine… e abbracciamolo questo cielo autunnale, riempiamolo di briciole e di farina, è appena iniziata la stagione che tinge tutto di oro e quanta voglia di affettarla! 🙂
Un po’ il clima fresco (direi quasi freddo!) di questi giorni, un po’ il libro-documentario che già dicevamo, e un po’ il mio conto in sospeso col pane mi hanno dato una gran voglia di ricominciare a mettere le mani in pasta. Anche la nostra pizza settimanale, che ultimamente ci aveva riservato cocenti delusioni, è tornata ad essere quella di un tempo, fragrante e ben alveolata…forse è il momento propizio per riprendere anche col pane! Ma lo sai che tempo fa avevo girato un piccolo video in cui mostravo i problemi di crosta dellla mia pagnotta, che avrei poi voluto girarti per chiederti qualche consiglio? Sarà stato almeno un anno fa, poi non l’ho mai fatto e chissà dov’è andato a finire. In ogni caso questa ricetta mi pare perfetta per me, il prossimo sarà un weekend intenso, quindi non la preparerò di sabato, ma di certo succederà presto 🙂 E già che ci sono…non ci sta questo impasto in un cestino da lievitazione tondo da 1/2 chilo, vero?
Ti abbraccio!
Ciao Manuela, potrei domandarti la tua pasta madre liquida da quanta farina e quanta acqua è composta? per intendersi è un licoli al 100% idratazione ? Così faccio i dovuti cambiamenti per usare il mio 😉
Grazie mille in anticipo
Ciao! Sì, la mia è un licoli al 100% quindi stesso peso di acqua e farina.
Buona panificazione e a presto!
Ottimo anche il mio 🙂 Grazie mille!!
Ciao Manuela
Il tuo pane sembra troppo buono per non provarci a farlo. Ti vorrei chiedere una cosa che probabilmente ti avranno chiesto in molti: ma con cosa è possibile sostituire la farina di Farro? O meglio quale altra tipologia di farina si avvicina secondo te per raggiungere un effetto simile a quella di farro
Ciao Saro,
grazie mille 🙂 In realtà per me è difficile trovare una farina che dia lo stesso profumo al pane e che abbia la stessa forza.
Ci sono molte farine semi integrali interessanti ma comunque diverse nel risultato