On air:”La verità- Brunori Sas”
Natale è stato tante cose in quasi quarant’anni. Le notti con quegli occhi che non ne volevano sapere di chiudersi e le orecchie ritte, come il migliore dei segugi. Le mattine in pigiama di corsa, presi nella nostra brevissima olimpiade, scivolando sul parquet, strattonandoci per arrivare prima; le lunghe tavolate, rigorosamente divisi, adulti da una parte, bambini dall’altra, e pentole infinite di ravioli in brodo.
E poi la sera, tardi, le partite a tombola e set e mez che giocavo puntando fiera le mie 50 lire; i mandarini sul tavolo, le noci e la frutta secca tutta che si prendevano ogni angolo, ogni cestino, i gusci vuoti che creavano montagne, navi, piccoli cappelli da infilare sulle dita.
Natale è stato tanto e lo è ancora, in maniera totalmente differente, ma felice (finalmente). A pace fatta, si ama ancor più profondamente qualcosa che credevamo di aver perso per sempre e non cerco certo di nascondere dietro a un dito quello che è avvenuto negli ultimi cinque anni.
Non prendo più la rincorsa scendendo dal letto, ma ho abbastanza amore intorno per potermi considerare fortunata: vi risparmio le considerazioni su quello che abbiamo e diamo per scontato, su cosa succede in un mondo non lontano da tutta questa pace, sono pensieri che non dimentico in nessuno dei 365 giorni dell’anno e sono certa che sia lo stesso per molti di voi.
Avrei voluto arrivare prima, ma per questo, si sa, esistono gli imprevisti, quindi vi lascio almeno quel poco che sono riuscita a confezionare, anche se l’aspirazione era ben altra.
Questo croccante è il pensiero dell’ultimo minuto, ma non per questo meno pensato. Se non volete prepararlo come regalo, potete tenere questa ricetta come alternativa per riutilizzare l’abbondanza di frutta secca che sicuramente riempirà tavole e dispense alla fine delle feste.
Per chi invece fosse in cerca di ulteriori spunti per regali homemade, vi lascio nuovamente il link dello sfogliabile dello scorso anno.
Il blog resterà chiuso fino al 9 gennaio, prendo una pausa e vi auguro davvero un felice Natale.
Buone feste!
Manuela
- 200 g di mandorle pelate
- 125 g di zucchero (in alternativa 75 g di zucchero e 50 g di miele di acacia)
- 2 cucchiai di succo di limone
- Olio di semi q.b.
- Tostate le mandorle: riscaldate il forno a 180°C, distribuite le mandorle su una placca da forno e infornate per circa 5 minuti, rigirando la frutta secca e controllando che non annerisca.
- Sfornate e fate intiepidire.
- Spennellate un foglio di carta forno con un filo d'olio e tenete da parte.
- Fate sciogliere lo zucchero e il succo di limone in un tegame ampio: non appena inizia a caramellare (130°C), unite le mandorle e mescolate tenendo ben controllato il colore del caramello. Raggiunto il tipico colore ambrato, spegnete e, con l'aiuto di una spatola, rovesciate la massa sul foglio di carta oleata.
- Coprite con un altro foglio di carta e con l'aiuto di un mattarello pressate fino a rendere uniforme la superficie.
- Fate raffreddare e prima che indurisca completamente tagliate in pezzi con una grossa lama.
[:en]
On air:”La verità- Brunori Sas”
Natale è stato tante cose in quasi quarant’anni. Le notti con quegli occhi che non ne volevano sapere di chiudersi e le orecchie ritte, come il migliore dei segugi. Le mattine in pigiama di corsa, presi nella nostra brevissima olimpiade, scivolando sul parquet, strattonandoci per arrivare prima; le lunghe tavolate, rigorosamente divisi, adulti da una parte, bambini dall’altra, e pentole infinite di ravioli in brodo.
E poi la sera, tardi, le partite a tombola e set e mez che giocavo puntando fiera le mie 50 lire; i mandarini sul tavolo, le noci e la frutta secca tutta che si prendevano ogni angolo, ogni cestino, i gusci vuoti che creavano montagne, navi, piccoli cappelli da infilare sulle dita.
Natale è stato tanto e lo è ancora, in maniera totalmente differente, ma felice (finalmente). A pace fatta, si ama ancor più profondamente qualcosa che credevamo di aver perso per sempre e non cerco certo di nascondere dietro a un dito quello che è avvenuto negli ultimi cinque anni.
Non prendo più la rincorsa scendendo dal letto, ma ho abbastanza amore intorno per potermi considerare fortunata: vi risparmio le considerazioni su quello che abbiamo e diamo per scontato, su cosa succede in un mondo non lontano da tutta questa pace, sono pensieri che non dimentico in nessuno dei 365 giorni dell’anno e sono certa che sia lo stesso per molti di voi.
Avrei voluto arrivare prima, ma per questo, si sa, esistono gli imprevisti, quindi vi lascio almeno quel poco che sono riuscita a confezionare, anche se l’aspirazione era ben altra.
Questo croccante è il pensiero dell’ultimo minuto, ma non per questo meno pensato. Se non volete prepararlo come regalo, potete tenere questa ricetta come alternativa per riutilizzare l’abbondanza di frutta secca che sicuramente riempirà tavole e dispense alla fine delle feste.
Per chi invece fosse in cerca di ulteriori spunti per regali homemade, vi lascio nuovamente il link dello sfogliabile dello scorso anno.
Il blog resterà chiuso fino al 9 gennaio, prendo una pausa e vi auguro davvero un felice Natale.
Buone feste!
Manuela
- 200 g di mandorle pelate
- 125 g di zucchero (in alternativa 75 g di zucchero e 50 g di miele di acacia)
- 2 cucchiai di succo di limone
- Olio di semi q.b.
- Tostate le mandorle: riscaldate il forno a 180°C, distribuite le mandorle su una placca da forno e infornate per circa 5 minuti, rigirando la frutta secca e controllando che non annerisca.
- Sfornate e fate intiepidire.
- Spennellate un foglio di carta forno con un filo d'olio e tenete da parte.
- Fate sciogliere lo zucchero e il succo di limone in un tegame ampio: non appena inizia a caramellare (130°C), unite le mandorle e mescolate tenendo ben controllato il colore del caramello. Raggiunto il tipico colore ambrato, spegnete e, con l'aiuto di una spatola, rovesciate la massa sul foglio di carta oleata.
- Coprite con un altro foglio di carta e con l'aiuto di un mattarello pressate fino a rendere uniforme la superficie.
- Fate raffreddare e prima che indurisca completamente tagliate in pezzi con una grossa lama.
8 comments
Condivido ogni cosa, felicità compresa! quest’ anno poi ancora più felice in attesa della nostra noche buena, insieme. Ho il cuore gonfio <3
E sarà bellissima, ne sono sicura! 😀
(sempre che io ritrovi il foglio con le indicazioni del menù…ahahahah)
Se questa è una ricetta di ripiego, mi domando cosa fossero le ben altre aspirazioni! Perché già questa la trovo assolutamente appagante come saluto all’anno vecchio, deliziosa e bellissima (la addenterei ORA).
Natale per me finora vuol dire “pigiama”, che non ho ancora tolto da stamattina, qui a casa dei miei, ce l’ho ancora addosso mentre preparo regalini per amiche e parenti. Da “emigrante” il natale è un po’ un ritorno alle origini, tanto diverso da com’era, un po’ amato e odiato per tante ragioni (la pace non è ancora fatta per me), ma bello. Mi piacerebbe tanto riportare a tavola le carte, con le noci e i mandarini, che da bambina ho amato alla follia e che sono spariti dal nostro 25 dicembre da troppo tempo…chissà se riuscirò a fare questo piccolo regalo alla mia nipotina nata da appena una settimana? Di certo lei è il regalo più bello di quest’anno 🙂
Un abbraccio grande grande, goditi i festeggiamenti e un po’ di riposo, ci vediamo nel 2017!
Anche noi ci siamo goduti il momento pigiama fino all’ultimo secondo, quella calma ti dà una sensazione di onnipotenza 😀
Di ragioni per odiare il Natale ce ne sono tante, io cerco di guardare il lato positivo e quello della tombola e delle carte mi pare un buon presupposto!
Ti auguro di riuscire a trasmettere tutto questo anche alla tua nipotina, Claudia (e visto che non lo sapevo ne approfitto per farti le congratulazioni!)
Un bacione
Bellissima ricetta e belle belle le foto 🙂 tutto profuma di buono qui…un abbraccio
Ila
Grazie Ilaria, sei sempre carinissima! Un abbraccio
Grazie per la ricetta e complimenti per il blog, mi piace molto!! 🙂 Buon fine settimana!! 🙂
Ti/Vi aspetto sul mio blog di cucina: http://blog.giallozafferano.it/dolcisalatidielisabetta/ ; e su quello mio personale: http://ilblogdielisabettas.blogspot.it
Grazie Elisabetta 🙂
Benvenuta e piacere di conoscerti!