On air: ” La La Land Soundtrack – Epilogue (Justin Hurwitz)“
Milano, l’ultima domenica di gennaio, profuma di caldarroste, sigari e vecchi cappelli impolverati: sul Naviglio grande, le bancarelle affollate sembrano stringersi per tenere lontano il freddo e la malinconia; raccontano vite, abitudini, ridonano dignità a un tempo andato.
Tra le cartoline strette, sotto le mie dita curiose, spuntava un’immagine: un lago, il profilo di una montagna,le vecchie barche dei pescatori, sembrava avermi trovata. Certe storie ti cascano tra le mani, come se ti avessero cercata da sempre e quando succede, è difficile lasciarle andare.
In un’epoca in cui un oggetto, una volta rotto viene buttato senza nessuna possibilità di rivalsa, è facile dare poca importanza all’aspetto più romantico delle cose: alle vite che si sono costruite attorno a certe vecchie tavole, ai pranzi, ai sorrisi, ai sospiri intinti nella china e lasciati cadere come un respiro sulla carta.
Ma il destino è strano e capita che ti faccia inciampare in una storia d’amore, che te la lasci scovare per caso, lentamente, dentro un milione di cartoline sommerse, perse nella confusione di una comunissima bancarella.
Come se il tempo fosse una variabile inutile, come se quelle persone si stessero ancora cercando, come se quelle parole li avessero legati per sempre.
Tenendo quelle cartoline tra le mani, ho fatto un balzo all’indietro di 77 anni, leggendo le lettere di Luciana e Tullio, mi sono sentita parte di quelle mani che dichiaravano a gran voce il loro bene, mi sono sentita vestita di quegli abiti così diversi, abbracciata da quelle scritture eleganti.
Ci sono storie che fanno parte del tempo e arrivano a superarlo, inutilmente potremmo tentare di ridurle a banale quotidianità, hanno uno spessore più alto, un ardire più profondo e quella passione difficilmente lascerà il passo alla polvere, ma la verità è che questo è quello che mi piace pensare per giustificare i miei eccessi di commozione, la mia incapacità a rinchiudere le passioni, per rendere credibile questo mio modo infantile di gestire i sentimenti. In fondo, la verità è che le storie arrivano dove noi le lasciamo andare.
Questa storia è terminata in una cucina già illuminata dalla luce calda delle lampadine, tra le note di una colonna sonora che mi porto addosso da una settimana almeno, poco tempo e la voglia di infornare un dolce. Pur trattandosi di una ricetta semplice, quella dei muffin racchiude sempre una certa insidia, e per essere sicura della buona riuscita, mi sono affidata alla ricetta base dei muffin semplici di Donna Hay, in Fresh and light.
Per questi muffin ho utilizzato mele fresche anziché essiccate e i miei mirtilli, accuratamente surgelati la scorsa estate, ma se avete gusti o voglie diverse, potete utilizzare la base variandone la farcitura e con un po’ di fantasia potreste ottenere tanti risultati differenti.
Buona settimana a tutti,
Manuela
- 100 g di farina di grano tenero tipo 1
- 50 g di farina di segale macinata a pietra
- 55 g di zucchero di canna
- 6 g di lievito per dolci
- 1 uovo piccolo (40 g)
- 95 g di yogurt bianco
- 60 g di latte
- 35 g di olio di semi
- 1 cucchiaio di miele di acacia
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 80 g di mirtilli surgelati
- 1 mela annurca
- Scaldate il forno a 180°C.
- Predisponete uno stampo per muffin: se avete i pirottini di carta, inseriteli in ciascuna cavità, altrimenti imburrate e infarinate ogni stampo.
- In una terrina unite lo zucchero e le farine setacciate insieme al lievito; in un'altra terrina unite l'uovo, il latte, lo yogurt, l'olio, l'estratto di vaniglia e il miele e amalgamate.
- Sbucciate la mela e tagliatela a tocchetti, unitela ai mirtilli ancora congelati e tenete da parte.
- Unite il composto liquido agli ingredienti secchi, lavorate sommariamente così da assorbire tutti i liquidi, unite la frutta e versate un cucchiaio abbondante di composto, fino a coprire circa ¾ del volume di ogni stampo.
- Infornate e cuocete per 25-30 minuti, verificando la cottura con uno stecchino.
7 comments
Che bello pescare nei ricordi dei mercatini, bello poter godere della memoria altrui facendola nostra e bello poter gustare questi muffin deliziosi che hai preparato… Un abbraccio
Rimango sempre affascinata dalla forza di certi oggetti, riescono a trasmettermi tutta la loro memoria, passerei le ore a curiosare e inventare storie…
Grazie per essere passata, un abbraccio
Eccomi, Manu… mi sono presa il mio tempo ma mai, mai avrei potuto saltare questo post. Ci respiro emozioni particolari, quelle agrodolci e nostalgiche che tanto ci piacciono, quelle legate a storie che vincono tempo e polvere, le storie speciali che lasciano inchiostro e briciole di vita… adoro i mercatini, adoro cercare tracce di respiri altrui, adoro le cartoline e le foto d’epoca, che mi fanno spesso venire gli occhi lucidi, adoro mettere insieme fili e parole che appartengono anche a me, adoro la potenza di certi ricordi, che passano di cassetto in cassetto ma si ritrovano sempre, da qualche parte…
Lo sento in modo particolare, questo post. Sai benissimo perchè. Ci tieni tu, ma ci tengo anche io.
La vita di ciascuna di noi cosa sarebbe senza ricordi. E le ricette scritte su fogli ingialliti con la stilografica, fogli magari macchiati da indelebili schizzi di olio o di cioccolato di venti, trenta, cinquanta anni prima, sono parte del patrimonio che lasciamo ai nostri figli: sono segni indelebili nel tempo di ciò che le nostre nonne e mamme hanno fatto, ciò che hanno prodotto quotidianamente, come gesto d’amore per i figli o come bentornato per un marito tenuto lontano da casa dal lavoro. In modo analogo, le cartoline e le lettere d’amore, profumano di tempo….. mai andrebbero buttate. E bello che tu Manuela abbia ritrovato questa cartolina, che abbia riportato alla vita questa storia d’amore e le abbia dedicato un dolce. E’ un tempo ritrovato, come direbbe Marcel Proust!
Grazie per le bellissime sensazioni che generi, per i semi che getti……
Sono parole bellissime, e foto ancor più meravigliose…mi hai trasportato sul Naviglio, per le strade di una città che ho conosciuto così poco e così fugacemente. E questi piccoli muffins ci stanno alla perfezione, profumati di mele e di vecchie ricette di casa 😉
Il tuo blog è veramente raffinato ed elegante, ti seguo volentieri
Grazie Silvia!Benvenuta 🙂