On air:”Guarda l’alba- Carmen Consoli”
Il campo in questi primi giorni di aprile è uno spaccato di cielo: i fiori del tarassaco, i ranuncoli, le margherite e il verde nuovo dell’erba dipingono i prati in un’unica macchia di colore. Il giallo spunta anche sui rami delle acacie e nell’allungarsi dei raggi una luce nuova, vibrante, passa attraverso le fronde ancora semi spoglie e scalda quel breve istante di freddo che si nasconde nella penombra.
Una pienezza così, non pare quasi possibile: sembra ieri che le giornate si accartocciavano come fogli sotto le nostre mani, ieri che la terra scura e gelata ci porgeva il suo saluto e si accovacciava cercando calore.
Sono corsa incontro alla primavera senza aspettative, presa dal fermento della quotidianità, più concentrata sul fare che sull’essere: ho schivato qualche piccola bufera, accettato qualche caduta, ho sospirato di fronte all’inevitabile.
Ci sono momenti nella vita di una persona che non si possono cambiare, come il correre delle stagioni sulla nostra pelle, o come certi sentieri che spiccano sul paesaggio e che, per quanto tortuosi e accidentati, si confermano essere una certezza; altri invece arrivano come una sorpresa, come un lampo: sono istanti di luce così viva da costringerci a proteggere lo sguardo perché il timore più grande è che tutta questa luce possa ferire gli occhi e confondere.
Il fine settimana appena trascorso fa sicuramente parte della seconda categoria: sabato sera, nella Greenhouse dell’UniCredit Pavillion di Milano , c’è stata la premiazione del «Cucina Blog Award», il premio internazionale del «Corriere della Sera» — realizzato in collaborazione con ZONIN1821 e Pasta Garofalo — dedicato a chi racconta il cibo sul web. Un po’ come un fulmine a ciel sereno ho ricevuto il premio come Best Food Writing Blog.
Una sorpresa, ma anche una soddisfazione immensa, su cui sto ancora prendendo le misure: a volte certe cose si immaginano, nei momenti di massimo ottimismo si sperano, ma raramente si credono possibili.
L’emozione di questi giorni è stata enorme, inutile tentare di dire il contrario ed è innegabile che dietro anche alle cose più semplici spesso si nasconda un grande sforzo di consapevolezza. Per questo ci sono persone che voglio ringraziare e abbracciare, persone che mi stanno accanto da tanto e che mi hanno sostenuto sempre. A loro so che non devo dire nulla, sapranno già capire.
A Giulia e Regula, finaliste anche loro per questo premio va il mio grazie più speciale, così come ad Angela Frenda, food editor del Corriere e direttore artistico di Cibo A Regola D’Arte, va la mia ammirazione e il mio abbraccio migliore, grazie per aver tenacemente voluto creare qualcosa di unico nel mondo del food.
E inevitabilmente un pensiero a tutti i volti che ho rivisto o incontrato per la prima volta proprio sabato sera, spero di rivedervi presto!
La campagna in questi giorni non potrebbe essere più rappresentativa, piena di luce, riconoscente, leggera e io mi sento esattamente come lei. Tornare ai suoi ritmi placidi è fortificante, ti obbliga a una dimensione concreta delle cose e ti aiuta a ripulire la mente da quello che non serve.
Scrivere e cucinare era l’unica cosa che ancora mancava per dare un senso a questa felicità: per celebrare questo momento ho scelto di farmi ispirare da quello che naturalmente si trovava nei prati. L’orto al coperto dà già qualche raccolto: i ravanelli, le insalate ancora giovani, le prime bietole da taglio perfette da abbinare a qualche erba di campo. Tarassaco, inevitabile vista la quantità a disposizione, e germogli di luppolo-chiamati anche bruscandoli, aspargina, luartis, luvertìn- che iniziano ad allungarsi verso il sole. Un guscio rustico e una nota fresca di limone, gialla, come tutto questo calore che ho intorno.
Oltre la consueta ricetta, vi lascio anche il link ai blog di tutti i vincitori del premio Cucina Blog Award, prendetevi un attimo e lasciatevi ispirare!
Intanto buona settimana a tutti,
Manuela
- Per la base
- 150 g di farina di farro lungo Perciasacchi
- 160 g di farina di grano tenero 00 debole
- 90 g di acqua
- 60 g di olio extravergine di oliva
- 1 uovo piccolo (circa 25 g )
- 1 pizzico di sale
- Per la farcia
- 250 g di ricotta vaccina
- 60 g di quartirolo
- 1 porro piccolo
- 180 g di erbe miste (erbette piccole, tarassaco, germogli di luppolo)
- scorza di limone non trattato
- pepe nero
- olio extravergine di oliva q.b.
- Preparate la base: fate una fontana con le due farine, nel centro unite l'uovo (se non ne avete di così piccoli, sbattete un uovo e pesate 25 g ), il sale, l'olio e l'acqua. Amalgamate rapidamente e formate una palla, coprite con la pellicola e fate riposare 30 minuti in frigorifero.
- Pulite le erbe, lavatele bene e fatele scottare in un dito abbondante d'acqua, cuocete 5 minuti e scolate.
- Riducete in rondelle il porro, fate saltare in un filo d'olio, unite le erbe e regolate di sale. Frullate con la ricotta e il quartirolo fatto a tocchetti, unite una macinata di pepe, la scorza di limone e amalgamate. Se preferite un ripieno più rustico, tritate a coltello le verdure anziché frullare.
- Scaldate il forno a 190°C, programma tradizionale.
- Dividete la pasta a metà e stendete in due dischi dello spessore di 3 mm. Bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta e con una metà foderate uno stampo già rivestito di carta forno.Riempite con la farcia, coprite con il secondo disco e sigillate il bordo.
- Infornate per i primi 20 minuti a 190°C, poi finite di cuocere a 170°C (20-25').
- Sfornate e lasciate intiepidire prima di servire.
I vincitori del Cucina Blog Award:
Fotogrammi di zucchero- Best Pastry Blog
Naturalmente buono- Best Healty Blog
What Should I eat for breakfast today- Best Foodphotography & Instagram
Two for the bar- Best Wine & Spirits
Miss Foodwise- Best Blog of the Year
7 comments
ooooooooooooohhhhh ma che meravigliaaaa! tutto tutto tutto… dalle parole, alle foto che sembrano acquarelli alla ricetta che mi piace un sacco che si vede che è croccante ..gnammi come piacciono a me… Brava Manu… brava.. tu così piccola e scricciola eri bellissima… ti ho vista nel video della Giuli, emozionata, che non riuscivi a parlare..nascosta dietro i tuoi grandi occhiali neri…quanto sei umile… eh? traspare un sacco…
Nel mio giardino il tarasacco troneggia bello, giallo, con quel suo fiore grande … vorrei però raccoglierlo in un posto più riparato da gatti che entrano indisturbati e dal mio cagnolino….
questa ricetta poi oggi che è venerdì è perfetta e la rifaccio sicuro…
Complimenti ancora….
e grazie!
Manu
Sei davvero un tesoro Manu, ogni parola arriva dritta al cuore. Mi piace starmene un po’ nascosta dietro quegli occhialoni, mi fa sentire tranquilla, anche se lì tranquilla proprio non ero 😉
Se trovi un posticino lontano da tutti i gatti e i cani di passaggio cogli un po’ di tarassaco in più, questa tortina merita un tentativo! Grazie mille ancora 😀
Beh, ci sono cose che sai già e che non ripeterò certo qui, restano dentro una voce notturna emozionata e dietro pensieri che ci scambiamo da tanto… e alcuni pensieri a volte prendono il volo, come i sogni che credevi stelle lontane ma quando ci arrivi e le afferri, ti accorgi che sì, è possibile stringere cose belle… e meritate.
La campagna sembra seguire il tuo cammino e non può che essere così, dato che la nutri e lei ti nutre, uno scambio reciproco… e sai quanto la reciprocità dia i frutti migliori! Io fisso il sole e il prato fiorito, scelgo un angolo e ti aspetto per un pic nic, di quelli lenti e lunghi… la torta da portare ce l’hai già! 🙂
Cosa devo dirti che non ci siamo già dette? Beh forse grazie, perchè sei sempre stata qui e non solo.
Certe stelle vanno guardate con un occhio di riguardo, vanno fatte respirare e in questo siamo diventate brave…prendo la coperta e arrivo da te! 😀
Che dirti? Che te lo meriti tutto, quel premio (ci ho creduto da subito!), che anche l’inverno più duro e lungo è sempre e comunque sostenibile quando sai che la primavera tornerà ancora, che adoro questo ripieno e che ho appena, finalmente scoperto un buon giacimento di luppolo proprio a due passi da casa, finalmente, e ne ho raccolti proprio stamattina prima di leggerti, durante la passeggiata con Urano, per il pranzo di oggi. Meravigliosa primavera, bellissima tu!!
Sapevo mi avresti dato soddisfazione, nemmeno avevo finito la frase e tu eri già a raccogliere le erbe!
Io questa primavera ho la sensazione che me la ricorderò a lungo…un abbraccio grande per il sostegno, sai che mi commuovo un po’?
Che foto bellissime e questa torta è fantastica. La frolla, il ripieno mi fanno pensare ai prati pieni di fiori e di verde e mi viene voglia di uscire a raccogliere erbe e piante per preparare questa delizia! Il tuo blog è sempre bellissimo, grazie di tenermi compagnia!