On air:” Le stelle di giorno- Bianco”
È il primo sfalcio dei prati, il maggese steso al sole rende giustizia alla nostra voglia di pace; l’aria si è fatta calda, avvolge le stanze, nelle prime ore del pomeriggio raramente spendiamo il nostro tempo fuori casa, ma ci rifugiamo all’ombra dei muri freschi, dietro le ante già socchiuse della sala da pranzo.
Tra la terra si insinua l’odore di una giovane estate: poco ancora e la primavera verrà spazzata via dal canto effimero delle cicale.
Negli ultimi giorni di maggio ci abbandoniamo con trasporto al nuovo: l’orto si è fatto pieno, ma non solo del bello e questo rovina un po’ quest’aria di festa; le erbe infestano ogni angolo e le mani di rado smettono di lavorare. Le zucchine spuntano di continuo sui rami che sembrano vetro, annunciano il loro arrivo trionfale, il basilico non teme più i freddi notturni, la terra si spacca in minuscole crepe come pelle secca.
Come ogni anno in questo periodo tornano i nuovi riti a tavola, si perpetua quel cambio di rotta che ci fa abbandonare i fuochi e le ricette più elaborate, si fa forte quel desiderio di freschezza e di gentilezza anche in cucina. Si aggiungono insalate, carpacci di verdura, pesti rigorosamente raw, dressing profumati e marinature come un’aria nuova che si contrappone all’inverno.
Il pane, invece, rimane una certezza anche nei momenti più duri, un gesto slegato da qualsiasi stagionalità, che accompagna le nostre sere e i pranzi del giorno dopo.
Qualche appuntamento.
Questa sera alle 21.00, in occasione di Appetiti – Barzanò cibo in festival, sarò alla Canonica di San Salvatore di Barzanò (LC) per una dimostrazione di cucina, Dall’orto alla tavola, tutto crudo. Tema della serata saranno appunto le ricette, a base di frutta e verdura, senza cottura.
Sabato 3 giugno, invece, mi troverete a Parma, in occasione del Gola Gola Festival, per un doppio appuntamento sulla panificazione: alle 12.00, una dimostrazione pratica sulla realizzazione di impasti per pani e pizze e alle 17.00 per il laboratorio ludico didattico sul pane “Piccoli fornai”. Per i dettagli cliccate sul link.
E ora la nostra ricetta.
Per la preparazione delle baguette rinfrescate almeno 3 volte il vostro lievito così da garantire una spinta sufficiente e dare al pane il corretto sviluppo. Se volete potete rinfrescare la sera precedente il giorno dell’impasto con queste dosi: 30 g di licoli, 150 g di farina (quella che usate generalmente per il vostro rinfresco), 150 g d’acqua. In questo modo otterrete un prefermento molto attivo e vivace.
Per il carpaccio di zucchine, ma lo stesso si può dire per i pesti e la verdura cruda in generale, preferite le verdure più giovani e tenere così da dimezzare anche i tempi di marinatura: tenete da parte i fiori che vi saranno utili per altre preparazioni e condite con dressing a base di erbe aromatiche e olio extravergine o condimenti più ricchi realizzati con yogurt e spezie.
Buona settimana,
Manuela
- 200 g di li.co.li rinfrescato 3 volte
- 250 g di farina di farro integrale
- 300 g di farin adi grano tenero tipo 2
- 150 g di farina di grano tenero tipo 0
- 420 g d'acqua
- 5 g di malto in polvere
- 16 g di sale
- h. 9.00: mescolate le farine e il malto, unite il licoli e 380 g d'acqua. Amalgamate e lavorate l'impasto fino a renderlo omogeneo. Unite il sale e l'acqua rimasta, lavorate ancora fino ad avere una massa liscia e tesa. Riponete in una terrina leggermente infarinata e fate lievitare fino al raddoppio.
- h. 13.00: rovesciate l'impasto sulla spianatoia, dividetelo in 6 pezzi da 230 g circa, schiacciate leggermente ogni pezzo e fate un giro di pieghe a libro; girate di 90 gradi e richiudete verso di voi il lato più corto del rettangolo di pasta, premendo leggermente così da chiudere l'impasto. Fate ruotare sotto i palmi e allungate formando dei filoni sottili. Riponete su un telo spesso infarinato con la chiusura verso il basso e ripetete.
- Coprite e fate lievitare per 60 minuti circa (non dovrete raggiungere il punto massimo della lievitazione: le baguette in cottura necessitano di una spinta maggiore, è necessario infornare poco prima dell'apice della seconda lievitazione).
- Scaldate il forno a 230°C, una volta raggiunta la temperatura trasferite le baguette su un vassoio di legno, ribaltandole con delicatezza. Spolverate con poca farina, praticate 5 o 7 tagli a 45 gradi e infornate. Vaporizzate dell'acqua all'interno del forno nel primo minuto di cottura e cuocete per 20-25 minuti.
- Sfornate e fate raffreddare in piedi.
12 comments
Mi è piaciuta molto la frase “il pane rimane certezza”, un punto di riferimento, qualcosa che resta nonostante il cambio delle stagioni. Un pane meravigliosamente condito a dovere, con i frutti di stagione! Mi piace il modo in cui scrivi, si entra nel vivo delle cose che racconti.
…e io non posso che dirti grazie! Mi piace sapere di avervi qui con me e che in qualche modo sono riuscita a regalarvi un po’ “del mio verde” 🙂
Il primo sfalcio dei prati è un momento magico…quell’odore mi entra dentro fino in fondo all’anima, mi mette pace. Preannuncia già la calma estiva, i fiori che diventano frutti, la maturità del sole.
Sarà il momento buono per provare finalmente a fare una baguette, prima che il forno diventi insostenibile? Questa ricetta sembra ancora più chiara e semplice delle altre che hai pubblicato, da salvare assolutamente! Potrebbe venirmi troppo malinconia parigina, ma dovrò correre il rischio prima o poi 🙂
Dopo qualche giorno al sole, l’odore di fieno è ancora più deciso e mmi commuove, capisco cosa intendi. Il forno per ora rimane il mio compagno di viaggio più fidato,non so dirti se riuscirò ad accenderlo tutta l’estate, ma spero le proverai!
Buongiorno Manuela, mi ero ripromessa di non fare più pane per un po’ viste le temperature già estive e insopportabili in appartamento…ma poi ho visto quest’altra meraviglia e non posso non provare! Però non ho più il mio licoli, purtroppo eliminato perché non riuscivo più a seguirlo come avrei dovuto, quindi posso prepararmi un poolish con il lievito di birra? Se si faccio una quantità come il prefermento? Il resto lascio invariato? Grazie e complimenti! !
Ciao Viviana, certo che puoi sostituirlo, magari fai anche un po’ meno come quantità, 125 g d’ acqua, 125 g di farina e 2 g di lievito di birra dovrebbero bastare (casomai togli 20 g d’acqua dal totale previsto). Abbiamo ancora qualche settimana buona per panificare…approfittiamone! 😉
grazie mille Manuela, gentilissima. Giovedì sera comincio, approfitterò del venerdì festoso e forse piovoso…almeno qui in provincia di Treviso 😉
Grazie a te e buon lavoro 😀
Le cose fragranti e croccanti, che hanno un loro preciso suono e una loro consistenza… hanno forza, spessore e melodia, sanno che devono irrobustirsi e creare una delicata corazza, come a proteggersi… ma non vedono l’ora che arrivi il “cronc”, il momento in cui si gode pienamente della loro essenza… alcuni periodi assomigliano alle baguette, eh, Manu? Dorati, ben farciti, con un cuore morbido all’interno che vuole liberarsi…
Non sarò a Parma ma sono comunque con te e lo sai! :*
Hai reso perfettamente l’idea, Francy, cose fragranti da mettere sotto i denti, ma solo quando è il momento giusto, dopo averle lasciate respirare tutta l’aria di cui hanno bisogno.
Ti penserò tanto a Parma, noi in ogni caso ci sentiamo prima 😀
Non faccio nessuna difficoltà nel leggerti e immaginare questo panino sotto i denti…….tutto ha un profumo!
Che belle parole, grazie Libera!