On air:”Abbi cura di te- Levante”
Gennaio è la luce dorata che avvolge il bosco verso le due del pomeriggio, il ricordo di qualche guscio sulla scarpata e un letto di foglie fitte, fitte, intrecciate come dita in preghiera.
È la sua ombra gelata, la terra molle al sole, sono le zampe che scivolano e affondano a fatica, i rami tesi verso il cielo, il vuoto tra i tronchi scuri.
Gennaio è il mese in cui riponiamo le armi e liberiamo la fantasia, ogni cosa pare nuovamente possibile. Ci si abbandona all’arrivo del nuovo anno come a una primavera, in uno stato di leggera incoscienza, con un’insana genuinità infantile.
Gennaio punta il dito verso quello che è rimasto indietro e ci lucida gli occhi, con la promessa di guidare il nostro sguardo nella giusta direzione.
Ho impiegato tempo per capire da dove volevo ripartire, da dove volevo iniziare questo nuovo anno.
Ho ancora tanti dubbi, annodati come capelli, che fa quasi male tentare di scioglierli, ma quello che ho imparato in queste settimane è di darsi tempo, il cambiamento non richiede fretta, piuttosto richiede coerenza e la coerenza è merce rara che richiede fatica e non sempre si riesce a mantenere viva.
Così ho spuntato mentalmente quello che mi apparteneva e quello che, invece, poteva restare fuori dalla mia porta, ho cercato le parole che mi rappresentano, quelle che in anni di cambiamenti mi sono rimaste addosso come una seconda pelle, quelle per cui voglio ancora trovare tempo e cuore e sono tornata a scrivere.
Farina di castagne per un intreccio che profuma di bosco.
Il mio nuovo anno inizia con il profumo del bosco, quello della terra e delle foglie, con una farina buona che porta con sé l’odore di un intero periodo.
Il 2018 vedrà la realizzazione di tanti progetti che ho accudito per mesi – in alcuni casi, anni-, ma insieme a queste novità che sono già in divenire, voglio dare voce ad altri propositi.
Gli ultimi mesi sono stati per me faticosi al punto da dover abbandonare in parte la coltivazione dell’orto: nel campo è rimasto poco, perché poco ho potuto dedicarmi. Con la nuova stagione si apre per me la possibilità di ricominciare e gennaio è il mese migliore per iniziare a pianificare le nuove semine e i nuovi impianti.
La mia parola per il 2018 sarà dunque terra e cercherò di trasmetterlo anche a voi nelle ricette che verranno, dedicando una volta al mese un post su ortaggi stagionali, cercando di darvi tutte le informazioni utili per realizzare una piccola coltivazione, partendo dai semi per tornare ai semi.
Qualcuno lo avrà già notato, ma il blog ha anche un nuovo logo. Una mamma metà cuoca e metà contadina, anche se la mia anima è ancora quella, lascia il posto a un messaggio chiaro e netto.
Grow it! Cook it! Eat it!
Un imperativo che dico prima di tutto a me stessa e voglio tentare di amplificare al massimo.
Un’altra novità di quest’anno è che in calce a ogni post troverete sempre qualche buona lettura, spunti o appuntamenti interessanti (o almeno lo spero); qualche pagina da scoprire o profili di persone che meritano di essere sostenute, quindi non dimenticate di leggere fino in fondo ogni pagina 🙂
Io inizio da qui e voi? Da dove riprendete il filo per questo nuovo inizio?
Anche se in estremo ritardo, vi auguro buon anno,
Manuela
- Per le tagliatelle
- 200 g di farina di castagne
- 200 g di farina di grano tenero tipo 1
- 3 uova
- acqua q.b.
- un pizzico di sale
- semola per lo spolvero
- Per il condimento
- 150 g di funghi porcini surgelati
- 100 g di pancetta affumicata
- 2 porri
- 1 bicchiere di birra belga doppio malto
- 1 rametto di timo
- sale
- pepe
- olio extravergine di oliva
- Preparate la pasta: formate una fontana con le due farine, create un cratere nel mezzo e nel centro rompetevi le uova. Salate e iniziate a impastare. Aggiungete circa 50 ml di acqua, ma regolatevi unendola poca alla volta fino a ottenere un impasto sodo e non troppo umido.
- Coprite con un velo di pellicola e fate riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
- Stendete la pasta con un mattarello, lo spessore delle tagliatelle prevede un velo molto sottile, ma se volete una pasta più corposa tirate la pasta fino a 2 mm.
- Spolverate con della semola, arrotolate e tagliate a coltello. Formate dei nidi di pasta e distribuiteli su un vassoio spolverato di semola.
- Lavate e tagliate i porri a rondelle, fateli stufare in un filo d'olio e un dito d'acqua. Quando cominceranno a rosolare sfumate con la birra e procedete la cottura per 10 minuti a fiamma dolce, unendo acqua all'occorrenza. Salate, pepate e riducete in crema con l'aiuto di un frullatore a immersione.
- Tagliate i funghi e la pancetta e, in un altro tegame, fateli saltare in un filo d'olio con il rametto di timo. Cuocete a fiamma vivace per 5 minuti e regolate di sale e pepe.
- Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente- tenete un po' di acqua di cottura da parte- e saltatela nel tegame con i funghi e la pancetta.
- Unite la crema di porri, poca alla volta, bagnate con l'acqua di cottura e amalgamate il tutto, poi servite.
Appuntamenti e letture
- Domenica 21 gennaio 2018, dalle 10 alle 17 si terrà il Mandillo dei semi, festa del libero scambio di semi autoprodotti, marze di fruttiferi e lieviti di casa. La manifestazione è aperta a tutti e gratuita.
- A questo proposito vi consiglio le pagine Rete dei Semi Rurali e Civiltà Contadina, in queste pagine troverete informazioni e notizie legate all’agricoltura sostenibile e al recupero dei semi.
9 comments
qui c’è tutto di te! la tua parola e le tue parole, i tuoi colori, le tue ricette, la tua sensibilità, la tua grazia e la tua forza. Sarà un grande anno, me lo sento!
E io ci voglio credere! Ci saranno cambiamenti, ma anche tante cose e progetti belli da portare avanti 🙂 Un abbraccio!
Io adoro le tue ricette,le tue foto,la tua semplicità,la tua genuinità ed il tuo amore per la Terra. Questo tuo progetto mi piace da impazzire ed io,sono qui pronta a seguirti e leggerti. Ti Auguro un Buon Anno ed una Buona Vita.
Grazie Emanuela, queste sono le cose che mi fanno felice e mi fanno venir voglia di continuare. Grazie per esserci, buon anno e buona vita a te! Un abbraccio
Non smetterei mai di leggerti. Hai fotografato il mio gennaio di cambiamenti e l’hai trasformato in un piatto. Ti adoro.
Abbiamo tanti buoni cambiamenti da far crescere, il bello sarà di poterli condividere.
Sei un tesoro Nus, ti stritolo un po’ 😀
Che sorpresa! Ti dirò, era da tempo che aspettavo un nuovo logo…il vecchio iniziava a stonare un po’ con la grafica, ogni tanto guardavo l’insieme e mi dicevo che qualcosa di più pulito ed essenziale sarebbe stato più adatto. E devo dire che hai fatto centro! Molto bello, gli stessi elementi che hai tatuati addosso e nel cuore, un motto splendido. Mi piace un bel po’ 🙂 E mi piacciono anche le altre novità.
Sento tanta energia in questo nuovo inizio e sono curiosa di vedere cosa porterà, durante questi mesi. Io, come sempre, sarò qui a leggerti.
Un abbraccio!!
Non sono arrivata puntuale, ma so che alla tua tavola c’è sempre un piatto in caldo… intorno tutto può girare, ma le mani sono ferme e salde sulla spianatoia o sui mestoli! Gennaio sta già scivolando via come la farina che ha creato queste tagliatelle, sicuramente abbiamo raccolto quella caduta in terra e giocato con quella volata per aria… alla fine si riparte e si ricomincia da noi stesse, pure attraverso i cambiamenti, o proprio grazie ai cambiamenti… dentro, fuori, nel blog, inogni(nostro)dove! Prendiamo un nido di pasta e iniziamo a srotolare, a sciogliere, a districare… il tuo sugo alla birra aiuta nell’impresa, ne sono certa! 🙂 E gli altri 11 mesi porgono la scodella…
Che bella questa tua riflessione… E che bello poter ripartire da progetti nuovi e vecchi, poter decidere di ricominciare è sempre bello e sintomo di speranza….
Queste tagliatelle sono strepitose, con i funghi poi!!!!
Un abbraccio