Non a tutto si arriva preparati, non tutto si può pianificare. Qualche volta gli eventi sembrano volerci sorprendere per toglierci il fiato, qualche volta sembrano fatti per levarci stabilità.
Solo una settimana fa immaginavo una nuova stagione, passavo lo sguardo sulle gemme, sulle sfumature e i primi colori, poi con un colpo di coda è tornato l’inverno nella sua forma più pura, nello sconcerto di tutti. La neve ha ricoperto il paesaggio con un sottilissimo manto bianco, lasciando svanire ogni possibilità e contemporaneamente svelandone di nuove.
Gli anni non si contano davanti alla neve, così come dinnanzi a ogni spettacolo naturale: non esiste un metodo, un atteggiamento, si può soltanto abbandonarsi, lasciar brillare gli occhi, come bambini, comportarsi senza riverenze, essere bianchi, come la neve.
Fagioli bianchi, cavolo viola.
Li avevo messi in ammollo qualche giorno prima, ripetendo un gesto familiare, calmante: ho lasciato scorrere l’acqua sopra questi ultimi fagioli bianchi, insieme ai grani di pepe e alle foglie di alloro con cui si ha l’usanza di conservarli una volta essiccati.
Il legumi hanno un ruolo fondamentale per completare la nostra dieta e, durante la stagione più fredda, finiscono sulla tavola con una certa frequenza sotto forma di zuppe, contorni e secondi piatti.
Il cavolo, maestoso ed elegante, attendeva di prendere una nuova forma: non riesco spesso a trovare il cavolo riccio e quando succede è una specie di festa in cucina. Passo in rassegna le vecchie ricette, a volte le replico, altre volte cerco nuove ispirazioni nelle foto, nei libri, ma spesso le migliori soluzioni si hanno quando lasciamo che i pezzi del puzzle si avvicinino da sé.
La preparazione di queste polpette è arrivata come una rivelazione mentre riprendevo dal frigorifero i fagioli già cotti: li avevamo già mangiati come semplice contorno o sui crostoni abbrustoliti, con qualche foglia di cavolo nero e un filo d’olio (Juls’ docet), ma ne avevo ancora una buona parte da usare e alle polpette, si sa, nessuno è in grado di resistere.
E, ora, una piccola sorpresa.
Colgo l’occasione di questo evento tanto speciale per segnalarvene uno altrettanto importante. Giovedì 8 marzo, a Tempo di Libri, presenterò in anteprima assoluta Con le mani in pasta, il libro edito da Guido Tommasi Editore, che uscirà in libreria il 29 marzo!
Dopo quasi tre anni di lavoro, il libro è una cosa vera e concreta e tenerlo tra le mani fa lo stesso effetto della neve a fine inverno…
Seguirà un post sicuramente più dettagliato, un’anticipazione a tutti gli effetti di quello che è stato il lavoro che mi ha occupato più tempo, mente e energie negli ultimi anni, ma per ora posso solo dire a chi volesse prenotarne una copia, di scrivere a info@guidotommasi.it.
Ora la nostra ricetta, ma in calce invece troverete tutti i dettagli insieme agli approfondimenti e le letture di rito!
Buona settimana,
Manuela
- 250 g di fagioli bianchi di Sorana, già cotti in acqua con salvia e aglio*
- 1 mazzo di cavolo riccio viola
- 50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1 uovo
- pangrattato q.b.
- sale fino q.b.
- olio extravergine di oliva
- Per la salsa allo yogurt
- 4 cucchiai di yogurt bianco
- 2 cucchiai di tahina
- qualche goccia di succo di limone
- 1 cm di radice di zenzero fresca grattugiata
- cumino in semi
- paprika dolce
- Lavate le foglie di cavolo, dividete le coste centrali e le foglie e scottatele in acqua bollente, separatamente fino ad ammorbidirle. Tritate le coste e unitele nel mixer insieme alle foglie strizzate ai fagioli.
- Riducete tutto in purea e trasferitela in una terrina: aggiungete l'uovo, il parmigiano e amalgamate.
- Passatele nel pangrattato e disponetele in una teglia spennellata con un filo d'olio extravergine.
- Condite ancora con un filo d'olio e infornate a 180°C in forno già caldo per 30 minuti (girando le polpette a metà cottura).
- Preparate la salsa: mescolate lo yogurt, la tahina, lo zenzero, il succo di limone, la paprika e qualche seme di cumino macinato. Decorate con i semi di cumino e servite con le polpette calde, salate al momento.
Approfondimenti e appuntamenti:
- Appuntamento a TEMPO DI LIBRI: giovedì 8 marzo, alle ore 16.30, a TdL A Tavola — La Cucina,
“Dalle stagioni all’autoproduzione”, cooking show e presentazione lancio del libro Con le mani in pasta: l’amore per la cucina e la terra, il racconto di un viaggio avventuroso tra le brume della Brianza e il caldo sfavillio degli utensili in cucina. La campagna e la cucina sono grandi maestre e insegnano il coraggio nell’accettare una sfida e l’abilità di trasformare il poco in molto. Inutile dire che sarò felice di salutare chi passerà a trovarmi! - Fagiolo bianco di Sorana: perlaceo, piccolo, racchiuso in una buccia sottilissima, il fagiolo di Sorana è un altro dei tanti pregi della regione Toscana a presidio Slow Food. Coltivato nelle valli contigue al fiume Pescia, è pochissimo conosciuto al di fuori di queste terre e il raccolto annuale è davvero irrisorio. Nella pagina dell’Associazione, troverete una lista di nomi di produttori e dove acquistarlo.
- Ricette con il cavolo riccio: se cercate altre ricette per cucinare il vostro cavolo riccio, provate a dare un’occhiata alla proposta dello Chef Jamie Oliver, un ramen fumante e insolito che fa gola al primo sguardo!
3 comments
Finalmente la notizia che aspettavo! E che splendida data per l’uscita, non potevi sperare di meglio! Sono davvero felice, e mi sarebbe piaciuto davvero tanto poter essere alla presentazione ufficiale. Sono sicura che sarai stata bravissima 🙂
Mi piace tutto qui dentro: la notizia, il sentiero verso casa pieno di bianco, la bella Nina, felice ed eccitata per la neve (che vorrei tanto far incontrare con Urano, quanto si piacerebbero!), le polpette, che replicherò sicuramente, magari col cavolo nero, che il riccio l’ho trovato una sola volta in vita mia. E mi piace anche come hai modificato ancora il sito! Diventa sempre più bello 🙂
Manue’, che ti devo dire, BRAVA!!
Per prima cosa congratulazioni il tuo libro approderà ben presto nella mia libreria. Questa neve improvvisa ha sorpreso un po tutti, il mio orto ne ha sofferto e così ho dovuto raccogliere cavolo nero e cavolfiori altrimenti si sarebbero rovinati…. Un’ottima alternativa queste polpette veg, oggi poi è venerdì di magro quindi sono perfette! Un abbraccio!
L’immagine che mi ha strappato un sorriso e mi ha anche fatto un po’ emozionare, è quella di Nina che corre… felice, nella neve, sicura e veloce… gioiosa! Secondo me ci sta dicendo tanto… indica lei a noi la strada da seguire, quella rincorsa e quello slancio… quella libertà!
La neve è un ricordo bello che ci porteremo dentro, di questo inverno… e a pensarci bene, è solo dopo il gelo che poi si gode il doppio la primavera…