On air:”Heartbreaker- Alabama Shaker”
I nostri occhi si sono incontrati quindici anni fa, nel buio della sera, tra la folla e il rumore dei bar. Ci eravamo già visti altre volte, ma guardati, no, non ci eravamo mai guardati per davvero.
A volte mi chiedo cos’hai trovato nei miei occhi neri, persi oltreoceano, nella mia confusione e nei miei progetti senza gambe. Io nei tuoi vedevo un’ idea di terra, di casa, mi sono subito seduta per guardare più a lungo.
Il passare degli anni asciuga la legna, allunga i rami, irrobustisce i tronchi, muove la terra di centimetri impercettibili a occhio nudo, ma il cambiamento è un po’ come certe sfumature, va guardato nel suo insieme per capirne la complessità.
E in quindici anni anche noi siamo cambiati, cercando di trovare un modo per accompagnare il passaggio del vento, per non perderci in quella terra che ci aveva avvicinati.
Il tempo spesso confonde, consuma, a volte cancella, ma non in questo caso.
Questo non sarà il classico Natale: non ci saranno pranzi, candele. Nessuna tavolata imbandita, né brindisi, menù da preparare, ricette da scegliere. Sarà una festa inusuale, forse la più attesa in questi quindici anni (almeno per me).
A Natale partiremo tutti insieme per tornare in Messico, un luogo che aspetto di rivedere da tanto e che mi ha dato tanto.
Gli anni hanno solo allentato il desiderio di tornare, ma non hanno potuto cancellarlo, aspetto la vigilia con occhi nuovi, aperta a quello che sarà.
Non avendo in programma grandi festeggiamenti in famiglia, ho scelto di creare una continuità anche qui, dedicando gli ultimi post prima della fine dell’anno alla preparazione di dolci e biscotti per le vostre colazioni o da mettere sotto l’albero di amici e parenti.
Gli shortbread sono un piccolo vizio che a Natale un può proprio mancare: burrosi e profumati, si conservano a lungo, quindi potrete prepararli anche con qualche giorno di anticipo.
In questo caso ho voluto profumarli con un infuso di tè verde e petali di rosa, che ho anche utilizzato per la decorazione: l’aroma di tè non si percepisce molto, perché il burro prevale sul resto, ma questa guarnizione vi farà certamente fare bella figura.
Buona settimana,
Manuela
- 200 g di farina di farro
- 50 g di farina di mandorle
- 50 g di zucchero di canna
- 120 g di burro morbido
- 20 ml di infuso di tè verde concentrato
- 1 pizzico di sale fino
- tè e petali di rosa per decorare*
- Lavorate il burro con lo zucchero, finché non sarà ben amalgamato.
- Unite il tè, il sale e le due farine e formate un salsicciotto.
- Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.
- Scaldate il forno a 175°C.
- Prendete l'impasto e tagliatelo con un coltello a lama larga, facendolo roteare man mano, così da mantenere la forma tonda.
- Decorate con tè e petali di rosa e infornate per 15 minuti circa: i bordi dovranno risultare dorati e la parte centrale del biscotto dovrà mantenersi chiara.
- Sfornate e fate raffreddare.
Letture e appuntamenti:
- A proposito di biscotti e dolci da mettere sotto l’albero, sabato 15 dicembre, come da calendario, sarò all’Associazione Canzone Intelligente a Lomagna (LC), per un mini corso sui regali homemade. Qui tutti i dettagli.
- Se non avrete modo di partecipare al corso, ho raccolto in home page qualche proposta di dolci e biscotti di Natale, che per me sono diventati grandi classici. Ovviamente travate anche altre idee nella sezione Dolci delle ricette del blog.
- Sempre in tema di dolci, un regalo che mi sento di consigliare è il libro di Yotam Ottolenghi, Sweet. Una vera bibbia per gli amanti dei dolci, con consigli pratici e ricette non scontate, un libro da mettere sotto l’albero!
1 comment
Mi hai regalato un’emozione, nelle prime righe… e capisco bene l’effetto che quelle parole possono trasmettere agli occhi di chi legge e che sa tutto, che ha camminato e cammina sulla stessa tua terra. Penso alle strade, a quante deviazioni, incroci, dossi e cartelli storti e arruginiti ci sono, ma alla fine si arriva sempre dove vogliamo arrivare… sempre. Forse il perdersi è solo apparente o parziale, forse è solo un velo sugli occhi che va via, come quando sparisce la coltre di gelo dal vetro, quando con il calore lo spanniamo e si torna a vedere…
Sono felice di poter dire “io c’ero” in questo 2018 che sta finendo, in cui ci siamo accompagnate per mano, passo passo… e posso dire anche “io ho assaggiato”, perchè so che profumo hanno quei biscotti, da Milano portati fino a Roma nel filo che unisce e riunisce mete distanti solo geograficamente… quanto cuore intero c’è, quanto!
Di parlare delle cose che verranno, insieme ai concerti e ai nuovi capitolo di vita, abbiamo tempo. Adesso siamo nel presente, adesso sappiamo che questo è ciò che conta. E oggi, dunque, c’è posto per i petali, per 5 valigie piene, per un viaggio che è soprattutto interiore e per ogni briciola che salveremo… ti voglio bene, detto a modo mio, inaspettatamente ma sinceramente 🙂