On air:” I was made to love you- Polly Paulusma”
Il silenzio della cucina, la luce che filtra delicata dalle tende di lino. Gennaio sembra immobile, senza colore: i campi, i rami, il bosco, ogni cosa si spegne in quella tinta di giallo, come fosse dipinto da un’unica mano.
Non è certo semplice tornare con gli occhi pieni di colore, con il sole ancora sulla pelle e ritrovarsi in questa cornice color seppia.
Per un po’ mi sono immaginata come sarebbe stato questo rientro, cosa avrei voluto raccontare, quello che davvero sentivo di dover dire. Poi il silenzio ha avuto la meglio, come spesso mi capita quando i pensieri che affollano la mente superano lo spazio consentito per una pacifica convivenza.
Non è mai semplice tornare, questa volta, per me, lo sarà un po’ di più.
Per quanto possa sembrare incredibile, fare il pane è una tra le cose che mi è mancata maggiormente quando ero in Messico (la prima ovviamente è Nina, il mio cane).
A distanza di anni, panificare rimane uno dei gesti che più mi rassicura e mi definisce.
Così come scrivere.
Le distanze e i ritorni sono fatti per capire quello di cui non possiamo fare a meno: me ne sono accorta quasi per caso in una sera tra le tante. Le mani che giocavano nella sabbia fredda sembravano cercare qualcosa, mimavano un gesto, un rito, come si fossero perse altrove. Sospesa tra un pensiero e un’immagine, mi sono trovata a desiderare un pane, caldo, fragrante, sempre a cavallo di quello che non c’è.
Impastare è stato il primo gesto a cui mi sono dedicata una volta tornata: mentre la mia pasta madre riprendeva vigore, ho mescolato acqua e farina, senza dar troppo peso ai grammi, lasciando che fossero le mani a guidarmi dove volevo arrivare…e mi sono sentita nuovamente a casa.
Alto e morbido, il pan focaccia si presta bene sia per essere farcito che per essere accompagnato da formaggi e salumi, il perfetto compromesso per chi vuole la morbidezza di una focaccia, ma ama i pani a mollica leggera.
Buona settimana,
Manuela
- 300 g di farina di grano tenero tipo 2
- 200 g di farina di farro tipo 0
- 100 g di farina 00
- 4 g di lievito di birra fresco
- 400 g di acqua
- 20 g di olio extravergine di oliva
- 12 g di sale fino
- Per l'emulsione
- 15 ml di olio extravergine
- 15 ml di acqua
- sale di Cervia
- farina di semola rimacinata
- Sbriciolate il lievito nella farina, unite l'acqua, lasciandone circa 40 g per la fase finale e impastate.
- Lavorate fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti, quindi aggiungete il sale e l'acqua rimasta.
- Impastate ancora, poi, a filo, unite l'olio. Dovrete ottenere un impasto vellutato e liscio.
- Trasferite in una terrina oliata e coprite fino al raddoppio.
- Rovesciate l'impasto sulla spianatoia, dividetelo a metà e piegate a libro, quindi pirlate in senso antiorario e formate due pagnotte ben tese. Coprite a campana e fate riposare per circa 30 minuti, poi trasferite l'impasto sulle teglie oliate e stendete premendo con i polpastrelli fino ad avere due focacce di altezza 2 cm ciascuna.
- Se l'impasto dovesse sembrarvi duro o difficile da stendere, significa che necessita di altro tempo di riposo. Aspettate e ripetete questa operazione quando vi sembrerà più malleabile.
- Preparate l'emulsione con acqua e olio: versatela sulla superficie dei pan focaccia, spolverate con un po' di semola e con i grani di sale e lasciate raddoppiare.
- Cuocete a 240°C per 25 minuti circa fino a completa doratura.
14 comments
Ho l’acquolina in bocca! Mi domandavo se è possibile sostituire le farine non integrali e con quali, visto che non le tollero bene.
Buongiorno Livia, benvenuta!
Per quanto riguarda la sua domanda, si può fare, l’importante è usare farine di forza, non farine troppo deboli. Una 0 o una 00 vanno bene, l’unica cosa è che cambierà un po’ l’assorbimento dei liquidi. Se possibile, dosi 3/4 dell’acqua e poi la aggiunga un po’ alla volta per ottenere un impasto liscio e morbido, ma non troppo bagnato. Mi faccia sapere se ha altri dubbi! 🙂
Stupendo pan focaccia, vorrei prepararlo. Lavori l’impatto nella planetaria? Bentornata
Buongiorno Yordan! No, questo l’ho lavorato a mano, senza impastare nemmeno troppo a lungo. Una ventina di minuti di lavoro saranno sufficienti 🙂 Grazie e a presto!
Bello ritrovarti. E che bello sapere del tuo viaggio, così a lungo desiderato. Non avrei immaginato nient’altro che un lievitato, per il tuo ritorno!! Un abbraccio caloroso, sperando che allontani il freddo e il grigio di gennaio e che allevi un po’ la nostalgia 🙂
Ciao Manuela, ti ho scoperta da poco ma ho avuto subito l’impressione che non avrei più abbandonato il tuo blog e il libro!
Bellissimo questo pan focaccia, fa proprio venir voglia di metterci vicino un paio di salumi e qualche verdura per un aperitivo in compagnia di amici a riscaldare queste giornate.
Mi piace molto anche la teglia rotonda che usi, è di KichenAid?
Un abbraccio e ti ringrazio per questa delizia, buona giornata
Ciao Elena!
È un piacere averti qui, benvenuta 🙂
Ti ringrazio, le belle parole sono sempre un balsamo per tutti, riceverle così fa proprio bene al cuore.
La teglia in realtà è una classica teglia di ferro blu, le trovi nei negozi di casalinghi o in quelli di attrezzatura per professionisti (ma probabilmente molto più semplicemente puoi cercare anche online ;))
A presto!
Watering mouth for a 9th day in a row, even have sent the link to a friend who was making her own bread the other day, telling her “I want this!”. Maybe I will even try to make it, but given the fact that I currently live in a country where I cannot get as many ingredients, maybe will save it for some better times. Sorry to make a long story, I love bread, I love your website and love the photos you take. Thank you! 🙂
Hi Vjekica,
nice to meet you. Exactly, where are you from? I hope you’ll find the ingredients you need to do this bread…it’s so tasty that you’ll do again again 😛
È possibile sapere il tempo totale delle lievitazioni di questa ricetta? Leggo che deve raddoppiare due volte ma mi chiedo in un ambiente sui 20°/21° a quanto tempo ammontino questi due raddoppi.
Ciao Chiara,
generalmente non metto i tempi proprio perchè, come hai scritto tu, dipende dalle temperature della stanza e degli ingredienti usati.
A 20-21°C ci vorranno circa 2 ore e 30 per la prima lievitazione e 3 per la seconda. Il mio consiglio è quello di tenere un piccolo pezzo di pasta come spia: inseriscilo in un contenitore alto e stretto graduato (io uso un dosatore in vetro, se non è graduato metti un segno per avere il livello di partenza) e osserva la sua crescita. Quando sarà raddoppiato accendi il forno e procedi come da ricetta 🙂
Ciao Manuela, finalmente trovo il momento perfetto , di calma e silenzio, per scriverti un piccolo commento.Questo pane morbido profuma davvero di famiglia, di rientro avvolgente di confort food, come si dice oggi! Proverò visto che i tuoi consigli per gli impasti sono stati sino ad oggi preziosi per me.
Ciao Manuela..complimenti per le tue preparazioni..sanno di magia! Ti vorrei chiedere se posso sostituire il lievito di birra con il lievito madre, licoli..grazie..
Ciao Federica, 8 g di lievito di birra saranno sufficienti. Il lievito di birra si può sempre sostituire, l’importante è calcolare l’acqua presente nel licoli, se la togliamo dobbiamo aggiungerla a quella totale dell’impasto 🙂