“… teniamoci stretti che c’è vento forte
ancoriàmoci
l’una all’altro
l’altro all’una
finché non calma
e se non calma
perché potrebbe non calmare – bada – potrebbe
se ci molliamo
saremo scaraventati via lontano
sarà poi difficile trovarci
forse impossibile
dimenticheremo le nostre voci
le nostre facce
dimenticheremo ciò che ci piaceva dirci e farci
dunque
teniamoci stretti
che c’è vento forte
bellezza mia
ti tengo stretta
mia unica bellezza
che tu mi tieni
ed io sia maledetto
sia maledetto io, non dio
se mollo questa presa di salvezza. ” (G. Catalano)
Teniamoci stretti a ciò che ci fa respirare, ridere, ancoriàmoci ai sorrisi, alle parole, agli abbracci, anche a quelli che per ora non si possono dare.
Teniamoci compagnia con la musica, balliamo scalzi, scivolando sui silenzi.
In queste settimane ho ripensato a tutti i dettagli, ho messo in fila le ricette, riempito vasi di biscotti, cercato il mio filo rosso, quella sensazione buona capace di rendere speciale anche questo Natale, perché non tutti i Natale hanno lo stesso profumo e, spesso, nei momenti difficili sono proprio questi i dettagli che svaniscono più rapidamente.
La pasta sfoglia dei tortellini fumanti di quando i miei piedi non arrivavano a terra, quella irregolare e forse troppo spessa, impastata a occhio, nella mia cucina in Messico, in quell’unico Natale trascorso lontano da casa.
A rendere unici questi momenti non erano solo le ricette, ma le persone che da sempre condividono con noi la tavola.
Ho tirato bene la mia sfoglia e provato a immaginare quello che vorrei, non solo a Natale.
I ravioli al cacao.
L’eleganza del cacao, la dolcezza della zucca e quella nota pungente data dal Castelmagno: questi bottoni di pasta fresca sono una piccola sorpresa, che per la bontà vi consiglio già di preparare in abbondanza.
La ricetta è molto semplice, richiede solo un pochino di tempo in più, ma come tutte le cose fatte in casa vi ripagherà al primo assaggio.
Oltre alla ricetta che vi lascio più sotto, oggi c’è un altro regalo per voi: una piccola playlist di canzoni da ascoltare a tutto volume o in sottofondo.
Per ascoltarla vi basterà cliccare su questo link.
Buon ascolto!
Manuela
- 300 g di farina 0
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- 2 uova
- 2 tuorli
- Per il ripieno
- 400 g di polpa di zucca cotta
- 280 g di ricotta vaccina
- 40 g di Castelmagno
- sale e pepe
- Per la fonduta
- 200 grammi di Castelmagno
- 200 g di latte
- Per condire
- Una noce di burro
- Salvia
- Lavora la farina, il cacao e le uova fino a ottenere un impasto liscio. Copri e fai riposare 30 minuti in frigorifero.
- Intanto prepara il ripieno: frulla la polpa con la ricotta, il Castelmagno, sale e pepe.
- Trasferisci in una sacca da pasticcere e tieni in frigorifero.
- Fai fondere il formaggio nel latte fino a ottenere una crema liscia non troppo densa.
- Stendi la pasta sottile, circa 1 mm, distribuisci poco meno di una noce di ripieno per ogni raviolo e copri con un altro velo di pasta. Sigilla, facendo fuoriuscire l'aria all'interno e tagliali con un coppapasta da 6 cm. Con l'aiuto di pollice e indice chiudi la pasta con la forma classica del cappellaccio e distribuisci su un piano infarinato.
- Fai cuocere due minuti in acqua bollente e salata, saltali delicatamente nel burro e salvia e accompagna alla fonduta calda.