On air:”Are you the one that I’ve been waiting for- Nick Cave”
L’autunno è la voce di una donna sulla soglia di casa: ti chiama forte per portarti a sé, non teme l’inverno, lo scolorire delle emozioni, sa che tra quelle mura troverai sufficiente pace per non desiderare altro e lasciare che il freddo arrivi. Annida i lunghi capelli rossi, passandoli tra le dita, come se fosse il più naturale dei giochi.
Sui sentieri, il fango è così tanto da chiedere attenzione, dimestichezza, cura nell’appoggiare i piedi tra una radice e l’altra. Dall’interno, il bosco lascia passare più luce, là dove le foglie hanno già fatto spazio ai rami vuoti, ma inaspettatamente quello spogliarsi non toglie forza, ma ne arricchisce la bellezza.
Di ritorno dal Three Acres Creative Gathering (e di questo parleremo ancora) mi guardo intorno, osservo i colori e le sfumature che in meno di una settimana hanno già modificato il paesaggio. Rientro a casa con una percezione di cambiamento più solida, con una visione più viva dello scenario che mi accompagna ogni giorno, come se partire avesse ripulito il mio sguardo dal superfluo, lasciando sui rami solo qualche piena certezza.
La casa, i mattoni rovinati sul fienile, l’angolo cieco della curva prima di arrivare. Ogni tassello ora trova il suo luogo, ogni dettaglio è un accento sulla parola, una conferma su quanto fatto fin’ora.
Ispirata e fiduciosa, ritorno ai fornelli con il piacere dei sapori semplici ancora sulle dita, pesco in dispensa tra i vasi di salsa, riprendo il filo degli ingredienti che conosco bene, quelli che anche nell’abitudine riescono a rendere un piatto straordinario.
La zucca è la regina sulla cucina autunnale: per accompagnarne la sua salsa, morbida e vellutata, ho utilizzato lo spaghetto reale di Fabianelli, un’azienda toscana con cui ho avuto l’opportunità di collaborare. Questo formato è una variante più grossa e corposa dei classici spaghetti, l’ideale per trattenere maggiormente il condimento dei vostri sughi.
Anche se la settimana è già iniziata, buona settimana a tutti!
- 320 g di spaghetti reali
- 300 g di polpa di zucca
- 100 g di pistacchi di Bronte
- 150 g di datterini gialli al naturale
- 1 cipolla rossa
- 1 cipolla bianca piccola
- 1 costa di sedano
- Sale fino
- Pepe nero
- Olio extravergine di oliva
- Pecorino stagionato q.b.
- Tritate i pistacchi a coltello e tenete da parte. Sminuzzate la cipolla bianca e il sedano e fate soffriggere in un filo d’olio, unite i pistacchi e i pomodori datterini e fate cuocere finché la salsa si sarà rappresa. Regolate di sale e spegnete il fuoco.
- A parte, in un altro tegame, fate stufare la cipolla rossa a rondelle con la polpa di zucca ridotta in cubetti. Portate a cottura, salate al gusto e insaporite con pepe nero macinato, quindi spegnete il fuoco.
- In una pentola capiente, portate a ebollizione l’acqua, salate e cuocete gli spaghetti.
- Intanto riducete la zucca in crema: rimettete sul fuoco, aggiungendo un po’ di acqua di cottura per renderla vellutata, unite una parte del ragù di pistacchi, amalgamate e unite gli spaghetti ancora al dente. Aggiungete ancora qualche cucchiaio d’acqua di cottura per legare bene la salsa e servite caldi con una generosa spolverata di pecorino stagionato.
3 comments
Questa ricetta pare per me. E ho anche lo spaghetto giusto da metterci dentro, devo solo allungare la mano sullo scaffale qui davanti 🙂
Peccato tu non ti sia potuta fermare di più in bottega sabato scorso, ti avrei presentato qualche nuovo produttore che forse ancora non conosci, ma che credo avresti accolto a braccia aperte nella tua dispensa. Seppur molto fugacemente, è stato bello guardarti un po’ negli occhi. Prima o poi bisogna farlo con più calma. Creare l’occasione insomma. Tipo un appuntamento a Firenze a inizio anno nuovo, come la vedi? 😉
E’ vero Claudia, è stato fugace ma bello! Bisognerebbe davvero rivedere da subito i piani per il prossimo anno così da non doversi impiccare per un saluto 😉
Io intanto comincio a sfogliare l’agenda e poi ti dico eh?!
Brava Manuela, mi piace. Io alla zucca generalmente abbino le nocciole tostate, ma i pistacchi sono una bella variante! I pomodori con la loro acidità compensano la dolcezza della zucca. Si, mi piace e la faccio stasera.
Complimenti anche per il nuovo styling del sito, che non posso non apprezzare !