On air:”Christmas waltz- She & Him”
Gli accordi di chitarra segnati a matita, le trecce così strette da provocare dolore alle tempie, le desinenze scandite e ripetute come uno scioglilingua, tutto diventava importante per crescere. Qualche volta non c’erano maestri a dettare le regole, quasi sempre invece le persone che avevo accanto erano la mia ispirazione.
Le mani di mia madre, rigide e sicure, che tenevano i ferri da maglia come due direttive da seguire, la calma di mio padre davanti ai problemi di aritmetica, la determinazione di mia sorella, che schiacciava rewind per insegnarmi le parole di una canzone da cantare insieme.
A ogni raviolo chiuso, mi tornavano alla mente tutte le cose imparate, alcune volute, altre capitate per caso: dichiarazioni di gentilezza, regali inattesi, sorprese scovate per caso tra una chiacchiera e l’altra.
Ognuna ha richiesto tempo, per sedimentare, per amalgamarsi con il mio modo d’essere, ma una cosa è certa: il tempo trascorso a imparare non è mai andato perso.
Si tratta di grammi di conoscenza, quasi impercettibili, che sfuggono al peso delle bilance, ma che ci rendono differenti da qualsiasi altra persona: in cucina, nel modo di raccontarci, nel nostro modo unico di ridere e sorridere.
La seconda ricetta che ho scelto per il menù di Natale non poteva che essere una pasta fresca: è il mio marchio di fabbrica, il mio modo di dire è Natale o di mostrare amore per chi condivide con me la tavola. Perché per essere ben fatta richiede tempo e cura e un po’ di esperienza, nella scelta degli ingredienti e nei gesti.
La mozzarella di bufala affumicata mi riporta al mio primo corso di cucina, a tutta la mia inabilità nel gestire gli impasti e le forme. Vaghe erano anche le mie conoscenze in quanto a ingredienti: ricordo perfettamente che lo chef aveva sorriso davanti alla mia esclamazione “Non l’ho mai assaggiata!“.
Ora associo quasi sempre quel sapore a un raviolo e al suo ripieno, che deve essere semplice e racchiuso nel velo più sottile di pasta fresca, per garantirne il successo.
Anche se i ravioli appena fatti hanno una marcia in più, la pasta fresca può essere preparata in anticipo e congelata: questo passaggio agevolerà la vostra tabella di marcia, rendendo più facile gestire le altre preparazioni. In questo caso, formate i ravioli e disponeteli su un vassoio di carta leggermente infarinato, inserite i vassoi nel ripiano più alto del vostro congelatore per circa 30 minuti: quando saranno sufficientemente duri così da evitare che si possano attaccare o schiacciare tra loro, trasferiteli nei sacchetti per alimenti e conservateli fino a dieci minuti prima di doverli tuffare in acqua.
Vi auguro una buona settimana,
Manuela
- Per la pasta fresca
- 400 g di farina tipo 00
- 4 uova intere
- un pizzico di sale
- Per il ripieno
- 2 carciofi
- 200 g di mozzarella di bufala affumicata
- 250 g ricotta vaccina
- sale
- pepe bianco
- qualche foglia di dragoncello
- 1 limone non trattato
- 1 spicchio d'aglio
- vino bianco q.b.
- Per il condimento
- olio extravergine di oliva
- la scorza di un limone non trattato
- 2 carciofi
- sale
- pepe nero
- Preparate la pasta fresca: fate una fontana con la farina, formate un cratere e rompetevi le uova. Salate e impastate, iniziando a incorporare farina alle uova leggermente sbattute con una forchetta.
- Formate una palla, coprite con la pellicola e fate riposare in frigorifero per 30 minuti.
- Preparate il ripieno e il condimento: eliminate le foglie più dure dei carciofi e tenete invece i gambi.
- Tagliate a fette sottili, eliminando eventuali barbe interne e mettete i carciofi in acqua acidulata con il succo di un limone.
- Fate soffriggere in due tegami un filo d'olio e metà spicchio d'aglio insieme al dragoncello (tenete qualche foglia per la decorazione finale), unite da una parte i carciofi che vi serviranno per il ripieno, dall'altra quelli che diventeranno parte del vostro condimento.
- Rosolate a fiamma vivace, sfumate con il vino bianco, salate e pepate. Abbassate la fiamma e cuocete ancora per circa 10 minuti, finchè i carciofi risulteranno teneri.
- Tagliate a dadini la mozzarella, unitela alla ricotta sgocciolata e, una volta pronti, unite anche i carciofi. Passate tutto al mixer così da avere una crema omogenea.
- Riprendete la pasta fresca e tiratela allo spessore più fine: deve essere un velo trasparente.
- Distribuite il ripieno con l'aiuto di una sacca da pasticcere: la grandezza deve essere quella di una nocciola. Ricavate rapidamente i dischi (io ho usato un tagliabiscotti così da ottenere quell'effetto smerlato) e infine, prima sigillate i bordi ripiegando a metà il disco, poi unite i due capi del raviolo così da chiuderlo.
- Distribuiteli su un piano infarinato (con farina 00 o semola rimacinata) e procedete con la preparazione del suo condimento.
- In un altro tegame, fate scaldare a fiamma molto bassa l'olio extravergine insieme alla scorza di limone. Non appena le scorzette iniziano a sfrigolare spegnete e lasciate in infusione.
- Portate a bollore una pentola piena d'acqua, salate e tuffate i ravioli: scaldate i carciofi rimasti e l'altro tegame con l'olio. Calcolate un minuto di cottura da quando i ravioli verranno a galla.
- Trasferite i ravioli nel tegame con l'olio, insaporite e unite un paio di cucchiai di acqua di cottura per amalgamare. Aggiungete infine anche i carciofi, una macinata di pepe nero e qualche foglia di dragoncello.
- Servite caldi.
6 comments
Ma me lo tieni un posto per il 24 sera? Tra antipasto e primo mi hai già conquistata. Il secondo lo salto, fa niente, mi bastano questi due. E il dolce, ovviamente, a quello non si rinuncia mai 😉
Buonissimo il dragoncello insieme ai carciofi, splendide le foto, quella della fontana sul tagliere è la mia preferita in assoluto.
Ti scrivo presto, avrò bisogno di chiederti un feedback. Intanto un abbraccio!
P.S: Beata te che hai avuto un padre in grado di spiegare l’aritmetica con calma…io mi ritrovavo sempre in lacrime per la frustrazione! In compenso però cucinava, e cucina tuttora, divinamente, chissenefrega della matematica 🙂
E certo che ti tengo un posto!E se porti Urano anche due 🙂
In realtà la calma di mio padre me la ricordo adesso, perchè sono sicura che ai tempi non fosse così calmo,ma come si suol dire…ho apprezzato il gesto! 😉
Ti aspetto, per qualsiasi cosa, scrivimi pure!
Mi accodo a Claudia… c’è una bella sedia di legno anche per la Fra, il 24? 🙂
Il tuo marchio di fabbrica, eh già… qui c’è tutta la tua essenza, l’atmosfera e le foto parlano tantissimo di te… della te di oggi che è così per quella che è stata, della te di oggi che si porta dietro tanto del passato, con immagini nitide nella mente come lucine accese che non si spengono mai… anche a me succede di ricordare con molta lucidità alcuni attimi e ora, dopo averti letto, mi è impossibile non pensare a mia nonna che mi aiutava non con la pasta fresca ma con la matematica, o a mia madre che lo faceva con le versioni di greco o latino… e a una gattina grigia che avevo chiamato Luna, che mi dormiva sopra il vocabolario!
Sulla nostra tavola del Natale non ci sono mai stati dei ravioli artigianali così belli, ma anche solo immaginarlo, chiudendo gli occhi, mi fa nascere un sorriso…
(ma quanto è poetico il cratere di farina dove l’uovo riposa?)
Il posto è già prenotato, c’è un cartellino di carta ruvida con scritto a mano il tuo nome 😀
I ricordi hanno questo potere, sembra che si siano persi, poi basta una parola, un accenno e torna tutto, lucido, caldo, come allora…
Oddio, se penso al latino, ho ancora lo stesso sussulto!! 😛
P.s.L’uovo nella farina è davvero una delle cose più belle da vedere, ci si potrebbero scrivere libri interi!
Quanto è vero, i ricordi hanno il potere di suscitare talmente tante emozioni, basta un gesto, un profumo o un sapore e ritornano alla mente immagini che sembravano ormai sbiadite dal tempo, ma per fortuna i ricordi sono li indelebili ben riposti, sono parte di noi, sono il nostro bagaglio, la nostra parte migliore, che si rispecchia in ogni nostro gesto, come preparare la pasta fresca in casa a mano, io credo che sia un gesto d’amore infinito.
Manu ma quanto è bella la foto di te con i carciofi!!
Ps: ho trovato Foodissue, ho amato tantissimo Londra e Milano ancora complimenti!!! 🙂
E ce ne sarebbe davvero una lunghissima fila di ricordi da raccontare…Grazie Dani, sempre faticosissime ma quando riescono queste foto danno soddisfazione!
E grazie per il food issue, è stato bello averlo tra le mani!