La natura e i suoi tempi- Sformato invernale di patate, spinaci e taleggio

On air: ” Downhearted- Molly Burch”

É troppo presto per parlare di primavera, ma in queste giornate in cui l’inverno si accorcia e corre sul crinale delle colline illuminando fino a tardi il nostro tempo, si respira un’aria di vittoria.

Le galline si mettono in fila, accovacciate sul trespolo di legno, si godono la tintarella prima di  tornare al riparo; il bosco va ancora a rilento, ma manca poco ai tappeti di anemoni, alle campanelle isolate, ai germogli verdi.

Mi mette tranquillità osservare le sfumature sempre diverse delle mie uova, le loro dimensioni che variano da enormi a infinitamente piccole, il fatto che non ci sia una certezza sul numero, dopotutto non si tratta diversità o di differenze nella razza, ma di Natura.

E anche se ogni volta fingo di innervosirmi, facendo lunghi e inutili discorsi alle mie galline (sì, lo faccio e non me ne vergogno! 😉 ), mi piace che non sia io a poter dettare le loro tempistiche, che a settimane di abbondanza si alternino periodi di ferma, che mi obblighino a rivedere anche i miei piani.

Siamo così abituati a godere di tutto e subito, che non concepiamo che esistano stagioni di mezzo, parentesi quadre al nostro volere: un po’ come l’inverno che anticipa la primavera, la natura sa perfettamente quando e come fermarsi, quando essere generosa, quando stupire.

Tra gennaio e febbraio, prima che le temperature inizino a salire, bisogna pensare a come svuotare le ceste: le patate a breve cominceranno a germogliare e diventeranno nuovamente seme; complici le temperature più rigide in questi mesi tendo a cucinarle più spesso in puré, creme, terrine.

Questa ricetta è qualcosa a metà tra un soufflé e uno sformato: potete prepararla come contorno goloso in stampi monoporzione oppure semplificarvi l’esistenza e servirlo in un’unica teglia come piatto completo.

Gli spinaci novelli possono essere sostituiti da un’erbetta da taglio, scegliete comunque le foglie più giovani e tenere per non andare a modificare troppo il gusto finale.

Buona settimana, Manuela

Tovagliolo stampato Best in Table