On air:” Strawberry fields forever- The Beatles”
“…Cucù, cucù, l’aprile non c’è più è ritornato maggio al canto del cucù…”.
Nelle prime ore dei pomeriggi di maggio il canto del cuculo arriva dalla collina nitido e puntuale, come un rintocco di campana, e con la stessa tempestività la mia bocca intona quel canto popolare che ha segnato ogni mese di maggio passato con nonna Angela.
Lei sapeva come rallegrare i nostri momenti insieme: canticchiava vecchie canzoni, sempre le stesse, sapeva enfatizzare gli istanti con quella sua leggerezza da ragazza, la sua grazia improvvisa rubava qualche sorriso ai nostri pomeriggi e senza saperlo ci regalava un po’ di saggezza popolare. Sono i piccoli dettagli che formano il tempo, la somma dei ricordi che ci hanno cresciuto a rendere diversi i giorni: se penso a lei, maggio non è solo il tempo delle rose, ma il mese del suo compleanno, il periodo in cui la scuola aveva meno importanza e i pomeriggi all’aperto diventavano ere.
Maggio da qualche settimana è tornato anche a vestire il suo abito di fiori colorati: le rose canine si arrampicano sulle coste lungo il sentiero, l’unico bianco, ricordo di fine aprile, sono le corolle del sambuco, ancora ben aperte e fiorite lungo i bordi del bosco e delle strade.
Nelle aiuole davanti all’orto le fragole sembrano arrossire: nulla come questo rosso mi era mancato tanto nei mesi passati, niente è paragonabile alla gioia e al gusto di una fragola appena colta e all’attesa che viene ripagata.
Sono i primi frutti: nei prati e in qualche angolo più assolato del bosco le fragoline si trovano già da qualche tempo, ma solo in queste giornate di sole caldo hanno iniziato a farsi vedere più numerose.
La primavera è quella stagione in cui le ispirazioni arrivano da ogni angolo del giardino: qualche giorno fa sono scesa nell’orto piena delle mie sicurezze, con una ricetta ben definita in mente, ma l’abbondanza e i colori hanno creato una nuova idea.
A una vecchia ricetta tradizionale della Valtellina, una torta che prevedeva la preparazione di una gelatina di rosa canina, ho sostituito una parte della farina di grano tenero con della farinetta di mais, nell’impasto il profumo dei fiori freschi del sambuco e dello sciroppo di rosa e questo è il risultato. Conservate la torta sotto una campana di vetro o in un contenitore chiuso, in un ambiente fresco, così da mantenere più a lungo la morbidezza.
Lo sciroppo di rosa, può essere preparato anche in dosi maggiori e con fiori diversi da quelli della rosa canina. Conservatelo per la preparazione di granite, ghiaccioli o limonate particolarmente romantiche…maggio è il vostro mese, fatene incetta finché i fiori non sono ancora appassiti.
Buona settimana,
Manuela
- 80 g di farinetta di mais
- 125 g di farina di grano tenero tipo 1
- 4 g di lievito per dolci
- 80 g di burro
- 120 g di zucchero di canna
- 3 fiori di sambuco
- 4 uova
- 2 cucchiai di sciroppo di rosa canina*
- 400 g di fragole
- Riscaldate il forno a 180° C.
- Lavate le fragole e mondatele, poi tenete da parte.
- Imburrate una teglia rotonda da 22 cm di diametro e rivestite il bordo di carta forno, quindi infarinate la base.
- Fate sciogliere il burro insieme ai fiori di sambuco privati dei gambi, lasciate intiepidire.
- Montate le uova con lo zucchero fino a quando risulteranno chiare e spumose. Setacciate le farine con il lievito e aggiungetele alle uova quindi versatevi il burro aromatizzato e lo sciroppo di rosa.
- Lavorate con una spatola dall'alto verso il basso, amalgamate per bene, quindi trasferite l'impasto nella teglia.
- Tagliate le fragole in quarti (tenetene circa 100 g per la decorazione finale), distribuitele a cerchio sull'impasto e fate affondare schiacciando con il dito. Ripetete nuovamente, ma lasciate le fragole in superficie (scenderanno in cottura) quindi infornate.
- Cuocete per circa 40 minuti, verificando la cottura con uno stecchino.
Filtrate il liquido, pesatelo e unite la stessa quantità di zucchero semolato e un cucchiaino di succo di limone. Fate scaldare e cuocete per circa 15 minuti dall'ebollizione, fino a ottenere uno sciroppo limpido e senza cristalli di zucchero.
Versate in una bottiglia sterile e chiudete.
8 comments
Manuuuuuuuuu!
ma che meravigliaaaaa!!! è bellissima questa ricetta ed è bellissimo il mese di maggio…
io ho un arbusto piccolo di rosa canina sopra casa, ha resistito allo sfalcio ed ora è li con i fiorellini…, ma so anche dove andarli a prendere, perché lo scorso anno ci facevo delle insalatine carinissime…. mi ispira lo sciroppo.. magari unisco anche le mie rose della fioriera, che dici???
e pure il sambuchino… si.. devo correre subito per i miei adorati campi…
grazie mille..
Manu..
È bellissimo sì maggio, con tutti i colori e i profumi, se ne hai usa anche le tue rose, l’importante è che siano profumate, poi scegli tu quali!
Buona raccolta 🙂
Per mano, ancora una volta… abbiamo scritto entrambe post che sollevano piano ricordi, come tovaglie di lino dopo il pranzo… quelle di una volta, appunto, che riportano indietro e hanno la stessa bellezza di sempre. E noi quella bellezza l’abbiamo ereditata, fatta nostra, assorbita… ed eccola qui, che irrompe forte ma delicata in questo set rosso e profumato, in questa torta che mi piacerebbe tantissimo e in quel sole che gioca con l’ombra, ma senza sfidarla, è solo una pacifica e bellissima convivenza…
E se la Manu ha usato le fragole… adesso posso pubblicare anche io una ricetta con loro! Ahaha, so che ridi… 🙂
Sai che per le fragole ho un debole e la verità è che ne avevo comprate per lavoro dieci giorni fa, ma non è la stessa cosa! Da te mi sa che saranno anche più avanti 😀
Ristendo la tovaglia, quelle di lino son belle sempre, anche se usurate e un po’ stropicciate…e ti preparo una fetta di torta!
..arriva il profumo fin qui insieme a tanta tenerezza <3
Tesoro mio! <3
che spettacolo di scrittura, bravissima, non da me no la ricetta, che ora mi appunto, da fare quanto prima ^_^
complimenti per il premio meritatissimo 😉
Grazie mille Agnese, spero proprio che la torta ti piacerà 🙂