On air:”All of me- Billie Holiday”
Alle stagioni e alle persone bisogna prestare attenzione, non sempre si mostrano subito per quello che sono.
Spesso tengono la loro meraviglia nascosta finché non cominciamo a poggiare i piedi nei punti giusti, a fare pressione là dove il terreno sembra più fitto, complicato, fino a quando non lasciamo cadere lo sguardo su certi riflessi che la luce, la mattina, disegna tra le palpebre ancora chiuse.
Ho imparato a mie spese come si cammina sull’erba umida che torna in autunno nei campi: ad aggrapparmi per risalire, o a lasciarmi scivolare dolcemente per non cadere. Ho capito quali scarpe indossare, come muovere piccoli passi sulle discese ripide, con la stessa paura che non se ne va mai, ma che rimanendo ci regala sicurezza.
Certe mattine di ottobre sono ovatta morbida sulla pelle, prendiamo coraggio e ci ricordiamo di respirare: è allora che il paesaggio ci riempie gli occhi senza andare lontano. Ogni rumore pare attutito nella nebbia, i colori sembrano rubare alla luce la loro profondità.
In questo periodo la campagna e i boschi sono avvolti da un’atmosfera a tratti surreale e ogni mattina, anche se la fretta rimane sempre nostra compagna di viaggio, capita spesso di fermarsi più a lungo a osservare il cambiamento, prima sulle foglie e poi ai lati del sentiero.
Presa dagli impegni e dal cambio delle stagioni, pensavo di non essere in grado di scrivere o di trovare l’ispirazione: la ricetta del pane, lasciata nel cassetto sotto la macchina da scrivere, le foto accumulate nelle cartelle e la loro polvere virtuale, ma alle stagioni come alle passioni bisogna solo lasciare il tempo di caricarsi ed esplodere in tutta la loro bellezza.
In questa stagione è facile imbattersi nei funghi chiodini: ambrati, o di colore bruno, a seconda dei ceppi a cui si aggrappano per la loro crescita, sono ottimi, ma se consumati cotti. Questo fungo infatti contiene una proteina di natura proteica termolabile che se non sottoposta a cottura potrebbe risultare tossica.
Se siete certi della provenienza dei vostri funghi e volete consumarli prima ricordatevi di effettuare una bollitura in acqua salata a cui avrete aggiunto un goccio di aceto ( o limone): eliminate la schiuma prodotta con l’aiuto di una schiumarola e non cuocete mai per un tempo inferiore ai 15 minuti. Solo dopo questo trattamento potrete consumare i funghi o procedere nella loro conservazione sott’olio, sott’aceto o in freezer.
Buona settimana,
Manuela
- 6 patate medie
- 1 porro
- 2 l di brodo vegetale
- 2 foglie di salvia
- 150 g di funghi chiodini
- 1 spicchio d'aglio
- pepe bianco
- 1 foglia di alloro
- sale grosso
- 2cucchiai di aceto bianco
- olio extravergine
- 100 g di formaggio di montagna tipo latteria stagionato
- Pelate le patate, riducetele in cubi e tenete da parte. Lavate il porro, eliminate le foglie più dure e riducetelo a fettine. In una casseruola capiente fate rosolare le verdure insieme a un filo d'olio, unite la salvia ( tritata o intera a seconda che vogliate dare più o meno aroma).
- Rimestate spesso e dopo qualche minuto coprite con il brodo bollente. Lasciate sobbollire fino a quando le patate saranno morbide, aggiungendo acqua calda all'occorrenza, per mantenere il livello di copertura.
- Intanto pulite i funghi con una spazzola ed eliminate la parte basale più terrosa. Fate bollire acqua sufficiente a tuffarvi i funghi, salatela, unite l'aceto e fate sbollentare i funghi per almeno 15 minuti, schiumando al'occorrenza.
- Scolate, fate intiepidire e in un tegame basso iniziate a scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e la foglia d'alloro: fate saltare i funghi e cuocete per una decina di minuti a fiamma viva. Salate, pepate, spegnete e tenete in caldo.
- Passate le verdure con un frullate a immersione, regolate di sale e servite con i funghi e il formaggio ridotto in grosse scaglie.
1 comment
Guardo la foto della tua vellutata e mi viene voglia di legno, camino, plaid pesante, calzini… poi mi osservo intorno e vedo piedi nudi, maglietta di cotone e luce… e sorrido, perchè immagino il momento in cui questi due scenari si fonderanno e si faranno l’occhiolino! Quest’anno sono stupita e incredula per come è iniziata la stagione, qui è come se fosse un autunno con l’aria e il calore dell’estate, intorno e dentro… e se penso alla sensazione di quando una minestra come questa scende nella pancia, ecco, spero che i giorni proseguiranno verso quella direzione… 🙂 “Esplodere in tutta la loro bellezza”… lo hai detto tu, in una frase… io presto attenzione a tutto, lo sai bene… e ho notato che il bicchiere è mezzo pieno e brilla anche! 😉