On air:”Stay alive- José Gonzaléz”
Il terreno è compatto, il cielo lucido, un ventaglio di gocce lucenti che rifrange la luce ferma del mattino; l’aria fresca scende come un velo sulle poche foglie rimaste appese, ci accarezza, parla ai pensieri.
L’autunno, in questi giorni, è a un passo dall’inverno, racconta senza vergogna una nudità commovente: i colori sono cambiati rapidamente, hanno scordato tutte le tinte arancio nel letto del torrente per lasciare il posto al vuoto dei rami secchi.
Mi chiudo dentro casa, affronto questo silenzio nel modo che conosco meglio, rimango nel mio elemento.
Tirare la pasta fresca mi riporta a momenti intimi, felici: le braccia intorno al tavolo, quel silenzio avvolgente che sa parlare insieme alle nostre canzoni, la luce fioca.
È un rito che si ripete, senza stagionalità né obblighi, ci porta a trovare tempo per noi stessi, a rallentare i gesti, a ridimensionare. È un gesto d’amore, pieno e sincero: le tagliatelle, lunghe e sottili come capelli, i ravioli gonfi e panciuti, fatti di ingredienti e dei ricordi che accostiamo a loro per non lasciar correre via i luoghi e le persone a cui siamo più legati.
Nella mia idea di menù di Natale non manca mai la pasta fresca, meglio se ripiena e confezionata a più mani. Negli anni ho variato farine e ingredienti, ma lei è tornata ogni volta, come un’amica, fedele compagna, complice di umori e periodi vissuti insieme.
Potete trovare qualche altro suggerimento per un’idea di primi piatti natalizi, nella sezione dedicata proprio alle ricette di Natale che trovate sulla destra, in home page.
Buona settimana,
Manuela
- Per la pasta all'uovo
- 300 g di farina di grano tenero 1
- 100 g farina di semola rimacinata
- 4 uova
- 1 pizzico di sale
- Per il ripieno
- 250 g di ricotta di bufala
- 100 g di stracchino
- 50 g di pecorino stagionato
- pepe nero macinato al momento
- Per il ragù di salsiccia
- 1 fila di salsiccia fresca macinata fine
- 1 scalogno
- timo
- 1 bicchiere di vino rosso corposo
- olio extravergine di oliva q.b.
- pepe nero
- Sale grosso q.b.
- Preparate la pasta fresca: fate una fontana con le farine, formate un cratere nel mezzo, rompetevi le uova e unite il sale. Con la forchetta iniziate a lavorare e a incorporare la farina dai lati, formate una palla omogenea e avvolgetela nella pellicola per farla riposare in frigorifero 30 minuti.
- Nel frattempo, amalgamate i formaggi, insaporite con il pepe e mettete il tutto nella tasca da pasticcere con una bocchetta liscia di diametro 1 cm.
- Spellate la salsiccia, sgranatela e unitela in un tegame insieme a un soffritto d'olio, scalogno e timo; fate rosolare e dividetela con un cucchiaio o una forchetta di legno.
- Sfumate con il vino e cuocete ancora per circa 10 minuti aggiungendo poca acqua calda all'occorrenza. Spegnete e coprite.
- Stendete la pasta fino a uno spessore di 2 mm: distribuite una nocciila di ripieno e con l'aiuto di un coppapasta di 6 cm formate tanti dischi. Chiudete ogni raviolo a metà, umettando il bordo con poca acqua, poi tirate i capi e serrate, per formare il raviolo.
- Portate a bollore una pentola d'acqua, salate e tuffate i ravioli. Scaldate il sugo, unite la pasta e amalgamate con qualche cucchiaio d'acqua salata.
- Servite caldi con qualche fogliolina di timo e una macinata di pepe fresco.
1 comment
Credevo che i colpi del 2017 fossero stati già abbastanza, ma invece questo anno ha voluto ancora stupire con qualche sorpresa fuori menù… o forse era tutto scritto nella lavagna dei piatti del giorno, chissà… 🙂 Tra le immagini più belle di dicembre, c’è la nostra cena al bancone, immerse nell’arancione del risotto, nel rosso della tartare e in quella stupenda combinazione di bianco e rubino del dessert… due donne (bada bene, ho scritto donne e non ragazze, ahaha) sedute accanto, su sgabelli che le fanno sembrare più alte, che hanno attraversato il tempo e superato le sue prove, che si ritrovano ancora, vicine, avendo sempre più da dirsi… il vino rosso questa volta lo prendo, poi se ci sfumi la salsiccia a maggior ragione… 🙂