On air:” I’ll cry- Juanita Stein”
Si presentano così le ultime trecce, scomposte, appese come un ricordo estivo al muro scrostato e in ombra sotto il portico del fienile: c’è quello che resta e quello che si perde, lo separo con attenzione, sfogliando lentamente le teste ancora tenacemente attaccate al loro ciuffo, dividendo gli spicchi da cui spuntano i primi getti verdi da quelli ancora buoni per la cucina.
Il legno vecchio è sommerso da piccoli ritagli opalescenti di carta leggera, tuniche smesse, lasciate cadere come vesti da abbandonare. Somigliano a petali, basta un fiato di vento per alzarli in aria.
La terra del piazzale cede sotto i piedi verso mezzogiorno, lasciando l’orma spessa degli stivali come un segno distinto del nostro essere qui. I lavori sono iniziati, anche se qualche rischio rimane sempre dietro l’angolo, le mani si sporcano più spesso, di settimana in settimana, l’orto prende forma.
L’ho amato tardi, capito quasi per caso, l’aglio, reduce da un’educazione e da un padre convinto che nella famiglia delle Liliacee risiedesse il male assoluto. Con l’indipendenza, a vent’anni ho conquistato anche il piacere di una aglio e olio fatta con tutti i crismi, di un pesto lievemente pungente, d’una fetta di pane caldo da strofinare fino a raggiungere l’anima degli spicchi.
E se in cucina ho imparato a dosarlo, nell’orto non potevano certo mancare i suoi ciuffi scapigliati.
Semine.
La semina dell’aglio può essere effettuata sia in autunno, nelle aree climatiche più fredde, che poco prima dell’arrivo della primavera, nelle zone più calde. Di facile coltivazione e conservazione della semente, l’aglio è uno degli ortaggi che non dovrebbe mai mancare in un orto familiare, dato il vasto utilizzo che se ne fa in cucina e date le numerose proprietà benefiche.
Nell’infografica che segue troverete le informazioni necessarie per iniziare da zero la sua coltivazione.
L’impasto è quello dei più classici pretzel: soffici e confortanti, sono la coccola perfetta alla fine di una giornata passata a rincorrere il tempo.
Da mangiare da soli o accompagnati ai più classici salumi, potete prepararli ripieni di mozzarella o di altri formaggi a pasta filata e scegliere se aromatizzarli o meno, perché so che qualcuno proverà un lieve timore davanti alla parola aglio, ma posso dirvi già da ora che il sentore è minimo e convince anche i più piccoli.
Buon fine settimana!
Manuela
- 300 g di farina di grano tenero tipo 2
- 210 g di farina di grano tenero tipo 0
- 6 g di lievito di birra fresco
- 270 g di acqua
- 1 cucchiaino di zucchero di canna
- 30 g di burro morbido
- 10 g di sale fino
- Per farcire
- 200 g di mozzarella per la pizza (filone)
- Per la bollitura
- 3 l d'acqua
- 2 cucchiai abbondanti di bicarbonato di sodio
- Per aromatizzare
- una noce di burro
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 spicchio d'aglio
- sale Maldon
- Preparate l'impasto: mescolate gli ingredienti secchi (farine, lievito e zucchero), unite l'acqua, amalgamate e solo a questo punto unite il sale.
- Quando l'impasto risulta incordato, aggiungete il burro in fiocchi e lasciate incordare nuovamente.
- Trasferite l'impasto in una ciotola leggermente oliata e coprite. Fate raddoppiare a temperatura ambiente, poi rovesciate su una spianatoia e dividete in 8 parti uguali. Piegate a libro e formate dei filoncini di pasta, ma senza stringere troppo, coprite e fate riposare 5 minuti, poi iniziate a formare i pretzel.
- Riducete la mozzarella in filetti (io ho utilizzato una grattugia a fori grandi): stendete ogni filone con l'aiuto di un mattarello, riempite con il formaggio, chiudete e sigillate bene, poi fate roteare sotto i palmi e cercate di ottenere dei filoni lunghi 25- 30 cm. Intrecciate due volte i capi e ripiegate per dare la classica forma a cuore. Ripetete fino a esaurimento dell'impasto e coprite.
- Nel frattempo, lavate, asciugate e tritate il prezzemolo a coltello; dividete l'aglio e privatelo dell'anima, quindi tritatelo finemente. Fondete dolcemente il burro e mescolate i tre ingredienti.
- Scaldate il forno a 200 °C. Portate a bollore l'acqua e unite il bicarbonato.
- Iniziate a bollire i pretzel (saranno trascorsi circa 45 minuti dalla formatura): tuffateli nella miscela di acqua e bicarbonato e rigirateli un paio di volte con la schiumarola. Cuocete per 40 secondi circa, prelevateli e trasferiteli su una placca da forno coperta da carta. Passateli con il burro aromatizzato e spolverate di sale in fiocchi.
- Infornate per 20-25 minuti, abbassando la temperatura a 180°c se dovessero scurire troppo.
- Sfornate e gustateli tiepidi.
Letture e ricette:
- L’aglio buono, dolce, elegante. L’aglio di Resia, Presidio Slow Food, coltivato nella vallata omonima, ha delle qualità uniche nel suo genere. Provatelo in una semplice aglio e olio, vi accorgerete di quanto il sapore sia più delicato rispetto al comune aglio. Qualche informazione in più la potete trovare sulla pagina dell’associazione dei coltivatori: Strok Associazione dei produttori dell’ Aglio di Resia.
- Conosciuta a Tarviso in occasione della manifestazione Ein Prosit, l’ Azienda Agricola Della Mea Ezio mi ha stregata con le sue conserve di montagna: tarassaco, radicchio, scapi d’aglio di Resia, aglio orsino di montagna (il famoso Ai di Mont) e l’aglio di Resia in crema. Purtroppo non hanno un sito internet, ma sulla pagina dell’associazione di produttori, nella sezione “Dove acquistare” troverete i loro contatti.
- Una torta salata inaspettata? La torta di caprino e aglio caramellato di Yotam Ottolenghi. Troppo spesso l’aglio rimane un ingrediente incompreso: provate questa torta ancora tiepida e mi direte. Angela Frenda su Cucina Corriere vi spiega come prepararla.
4 comments
Trecce appese al muro e trecce nel forno, non potevi trovare abbinamento migliore. L’aglio l’ho sempre amato e continuo ad amarlo, quest’anno ne ho trovato di buonissimo, ma mi piacerebbe assaggiare l’aglio di Resia di cui parli.
Che bella idea queste infografiche e che bello questo appuntamento con l’orto. Io quest’anno passo, vado di fiori in vaso, ma voglio aspettare che passi l’ondata di gelo annunciata per i prossimi giorni, prima di seminare. Ho dell’echinacea, del papavero da oppio, delle cosmee. Non ne ricaverò da mangiare, ma mi nutrirò di bellezza 🙂
Pretzel fatti! Sono buonissimi!!!! Vorrei provare però a farli solo con il licoli. Secondo te è possibile? Grazie per tutte le tue ricette
Ciao Barbara! Grazie del feedback 🙂
Se vuoi per farli con il licoli segui pure questa ricetta, è più vecchia ma comunque valida, https://www.conlemaninpasta.com/wordpress/2014/01/20/bretzel-con-lievito-madre/
Se vuoi puoi mantenere le farine usate in questa il risultato sarà comunque buono 😀
Finalmente questa sera torno qui con calma… e mi gusto tutte le puntate. In ordine. E mi piace ri-partire da qui: dalla terra, dove tutto ha origine. E tu lo sai bene, anzi benissimo. Sai che ogni pianta e ogni verdura nasce dalla semina, dalla cura e dall’ombra. Per poi vedere la luce ed esplodere… come fa l’aglio, con la sua testa curiosa e quel ciuffo verde… che, indovina? Mi ricorda un’antenna… 😉 Siamo esperte di antenne pronte a captare tutto e ascoltare ogni segnale, no?! E quei nodi legano… ogni esperienza, ogni sensazione, ogni insegnamento: è tutto intrecciato, tra mani delicate ma salde… e che adoro l’ultima foto te lo dissi già!