Arrivava l’estate, arrivavano le lunghe giornate, i tramonti infiniti, il vociare assordante delle cicale; arrivava l’odore dei pomodori maturi, distesi nelle ceste al sole, il verde polveroso dei rami sulle dita e la terra secca sulle gambe scoperte.
L’orto d’estate ci accoglieva così, folto e soffocante, con i suoi rami rigogliosi e i frutti caldi, ma per quanta bellezza ci fosse, accudirlo suonava per me come una punizione.
Non bastavano il rosso rubino, i grappoli maturi, non bastava la soddisfazione del raccolto per placare i miei sedici anni e la mia indifferenza verso il mondo esterno.
L’ estate è tornata ancora e ancora, con umori diversi, ma con lo stesso calore. Le cicale, i tramonti, il profumo sulla pelle, i pomodori, i peperoni verdi, le uova fresche e le erbe.
Tutto è rimasto immutato, tranne me.
Ora so quale sia il valore di un cibo e cerco di insegnarlo ai miei figli: nessuna punizione, nessuna indolenza, ma tanto orgoglio per quello che riesco a portare in tavola ogni giorno.
La shakshuka, piatto di origine Nord africana poi portato in Israele dagli ebrei provenienti dal Marocco e dalla Tunisia, è una ricetta povera, semplice, ma al tempo stesso ricca di gusto. Durante il periodo estivo, quando l’orto è nel pieno della sua ricchezza, questo piatto è un’ottima soluzione per sfruttare l’eccesso di pomodori maturi e di peperoni.
Come accade spesso per i piatti della tradizione, è possibile trovare moltissime varianti della stessa ricetta: peperoni e pomodori possono cambiare in quantità e tipologia; cumino, peperoncino, coriandolo, prezzemolo e timo sono alcune tra le erbe e le spezie più comuni usate per insaporire. Esistono diverse scuole di pensiero anche sulla cottura dei pomodori: qualcuno li utilizza senza privarli della pelle esterna, altri- ma questo viene quasi considerato un sacrilegio- sostituiscono quelli freschi con i pelati.
Unica certezza è l’accompagnamento: qualche fetta di pane rustico, per godersi una scarpetta da re!
Buona settimana,
Manuela
- 800 g di pomodori maturi
- 1 cipolla, affettata finemente
- 1 o 2 peperoni verdi, tipo corno
- 2 spicchi d'aglio schiacciati
- 1 cucchiaini di paprika dolce
- ½ cucchiaino di semi di cumino
- 1 peperoncino fresco
- 4 uova
- un mazzetto di coriandolo e prezzemolo fresco, tritato grossolanamente
- un rametto di timo
- sale q.b.
- olio di oliva extravergine
- pane per accompagnare
- Scaldate l'olio in una padella e aggiungete la cipolla, fate ammorbidire e unite i peperoni tagliati a rondelle o in falde, privati dei semi. Cuocete fino a quando entrambi riisulteranno morbidi, quindi aggiungete l'aglio, il peperoncino tagliato a rondelle e le spezie e proseguite la cottura per un paio di minuti.
- In una casseruola a parte fate scottare i pomodori per qualche minuto: cuoceteli fino a quando la pelle esterna si sarà rotta, scolateli, pelateli e divideteli in pezzi eliminando i semi.
- Unite i pomodori nel tegame con le altre verdure e mescolate, quindi cuocete a fuoco lento fino a quando la salsa risulterà densa. Salate al gusto.
- Formate dei buchi nella salsa, aiutandovi con il cucchiaio, e rompetevi le uova: cuocete ancora qualche minuto a fiamma bassissima coprendo con un coperchio. L'uovo deve risultare cotto, ma comunque morbido.
- Spolverate di coriandolo, prezzemolo e timo fresco e servite accompagnando la shakshuka con delle fette di pane casereccio.
Letture e approfondimenti:
- I trattati sulla shakshuka si sprecano: quale sarà la ricetta migliore? Dalla versione di Yotam Ottolenghi, a quella del Doktor Shakshuka, qui troverete tutti i riferimenti per un approfondimento.
- La ricetta della shakshuka sembra avere enormi similitudini con la cucina tradizionale italiana: uova ‘mpriatorio, paparul pummaddor e ov, questi sono alcuni dei modi per chiamare le uova in purgatorio (e per questa scoperta ringrazio i miei lettori). La ricetta, molto simile alla shakshuka, la potete trovare anche qui.
- A proposito di antiche varietà di pomodori (e non solo): Ex Terra è il progetto di due ragazzi che vogliono creare un mercato alternativo di semi e di vegetali nel grande mondo delle multinazionali. Il loro progetto viene spiegato ampiamente qui. Buona lettura!