On air:”Incantevole-Subsonica”
Ognuno di noi ha un suo archivio fotografico mentale, una piccola collezione di immagini in cui trova ritratti e paesaggi, colori e profumi di ogni stagione.
I rami inanellati di gemme in primavera, il rubino dei pomodori e dei tramonti d’estate, i toni del bruciato che in autunno virano fino a sbiadire, i colori muti dell’inverno.
Se penso a me, ho un’immagine ben chiara negli occhi: la testa leggermente china, le mani semi aperte appoggiate sui tasti, le orecchie tese. Intorno è come se l’intero mondo sfumasse, i rumori sembrano più lievi, la musica si ferma, la luce si confonde.
Sono io che scrivo.
È una polaroid ingiallita quella fotografia, forse anacronistica, ma perfettamente aderente con quello che sono.
To be or not be insta.
Mi sono domandata spesso in questo periodo cosa fosse meglio, in mancanza di tempo, se scrivere direttamente le mie ricette sui post di Instagram oppure se continuare a farlo qui. Ho fatto la stessa domanda a voi e la risposta che mi è arrivata in qualche modo non è stata una sorpresa, solo non coincideva con quella che sentivo vibrare sicura nelle mie orecchie.
Il mio amore per la bellezza e per le immagini non riesce ancora a superare quello per le parole, non c’è nulla di più certo, almeno per me.
Instagram è uno strumento incredibile, un enorme oceano di ispirazione, veloce quanto lo sono le nostre vite, frenetico, appassionante e bellissimo, certo, ma la mia anima si muove a una velocità differente, che mi permette ancora di soffermarmi ad ascoltare il rumore dei tasti che battono a cadenza regolare, o il fruscio romantico di una penna a inchiostro su carta, null’altro.
Un gran vociare interiore che scivola fuori a volte lentamente, a volte impetuoso e prorompente, ma che allo stesso tempo mi libera e mi completa.
Questo per me è scrivere, questo è il motivo per cui lo faccio da sempre e la mancanza di tempo è solo una variabile, che mi ha costretta- momentaneamente- a rallentare fino quasi a fermarmi, ma che non può essere motivo sufficiente per abbandonare quello che continuo a considerare il mio elemento.
Tornare ad appassionarsi.
La fretta e la confusione non sono mai buone compagne di viaggio, si rischi a di perdere l’intensità dei momenti, il sapore che spesso ci porta a condividere una ricetta.
Ho chiesto a voi, ma mi sono data una risposta e la risposta sta in queste righe: a distanza di tempo tornerò a scrivere, forse con minore frequenza, qualche volta certo potrò condividere più velocemente una ricetta attraverso i social, ma si tratta di due cose differenti, l’una non può compensare l’altra, come io non sono solo fatta solo di immagini rapide…mi piace ancora la camera oscura, il tempo di attesa che passa tra un sapore e uno scatto.
Avena e frutta secca, la colazione buona.
Ho preparato questi biscotti un po’ per mio padre e per il gusto rustico che ha lui per i dolci, un po’ per avere un’alternativa sana per colazione. Una cliente dell’agriturismo sorridendo mi ha detto che questi biscotti erano “heavenly“, cosa che li ha immediatamente inseriti nella top ten dei dolci che continuerò a preparare.
Potete preparare gli stessi biscotti con o senza frutta, oppure nella stagione fredda, sostituendo i lamponi freschi con quelli essiccati.
Buona settimana,
Manuela
- 50 g di mandorle pelate
- 70 g di nocciole sgusciate
- 250 g di fiocchi di avena
- 120 g di farina per biscotti tipo 1
- 145 g di zucchero di canna
- 5 g di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- 2 uova
- 75 g di olio di semi di girasole
- 60-70 g di lamponi
- Tostate la frutta secca in forno a 180°C per una decina di minuti, sfornatela, fate intiepidire e tritatela a mixer fino a ridurla in farina, poi tenete da parte.
- Sempre nel mixer lavorate i fiocchi d'avena e la frutta secca, aggiungete la farina setacciata con il lievito, lo zucchero di canna, le uova, il pizzico di sale e l'olio a filo.
- Formate un impasto sodo, premendo con le mani, poi con un mattarello tirate a uno spessore di 5 mm.
- Spezzettate i lamponi e distribuiteli sull'impasto, premendo leggermente. Tirate ancora fino a uno spessore di 3 mm, tagliate con un coppa pasta da 6 cm, distribuite su un teglia coperta da carta forno e infornate in forno già caldo a 170°C per 15 minuti circa.
- Quando il bordo sarà dorato sfornate e fate raffreddare.
- Conservate in un contenitore ermetico.
Appuntamenti e consigli:
- Calendario corsi: l’estate è stata certamente intensa, ma mi ha dato modo per lavorare a quello che sarà il calendario dei prossimi corsi, quindi restate sintonizzati, qui o sui social, per non perdere le nuove date!
- Lamponi, mirtilli, funghi, mele, la stagione dell’essiccatore è indubbiamente l’estate. Per quanto si tratti di un piccolo investimento, l’essiccatore è un fantastico alleato per la conservazione di frutta e verdura. Se siete ancora indecisi, seguite il mio consiglio, non esitate!
13 comments
io mi ritrovo nella tua stessa situazione, e mille e mille volte ancora sceglierò le parole, qui sul blog, ma sempre accompagnate da immagini, come in un menù in cui non manca nulla. E sempre continuerò a ringraziarti per le tue di immagini – che sanno comunicare con potenza, anche nel frastuono di Instagram – ma anche e soprattutto per le tue parole, che si sentono scaturire proprio dal tuo cuore, e dalla tua pancia, con la stessa potenza e verità. E anche per ricette come questa, che mi fanno alzare gli occhi dal computer, allungarli fino alla dispensa e alla mensola con farine e frutta secca, per vedere se ho tutto per farla! ti abbraccio Manu!
Ho pensato tanto a te, mentre scrivevo questo post, immaginando le tue giornate e i pensieri che possono generare, quando vorresti fare tanto e il tempo è tiranno, ma come te mi sento di non poter staccare da questa dimensione seppur con tempistiche più lente e rilassate.
Insomma grazie e tieni duro pure tu…si dice “mal comune mezzo gaudio”, se significa sostenersi a vicenda, allora sì, ne sono sempre più convinta!
Un abbraccio
Instagram non potrà mai sostituire l’intimità, la sincerità e la personalità di un blog. Soprattutto se parliamo di un blog come questo in cui il filo del racconto si muove tra immagini e parole che riescono ad essere poesia e tutta strettamente legata.
Ben tornata
Questo è un po’ quello che mi fa pensare di non poter delegare tutto al semplice Instagram/Facebook, è come parlare di libri e di pagine, sono due cose diverse e l’una è l’insieme dell’altra.
Grazie mille per l’appoggio, un abbraccio!
Ciao Manuela, mi associo in tutto al pensiero di Debora..non avrei potuto esprimermi meglio. Ben trovata!
Grazie Rossella,
la presenza di persone come te mi fa sinceramente credere che non si possa proprio chiudere con certe cose.Il blog mi ha avvicinato a tante belle anime e tu sei sicuramente una di queste!
Grazie ancora 🙂
Ciao Manuela, vorrei fare i tuoi incantevoli biscotti ma non ho capito cosa intendi per sbriciolare i lamponi. Non sono freschi ? Grazie
Hai perfettamente ragione Nadia, il verbo è deviante: sono freschi ma non sapendo come descrivere l’azione ho scritto così…ora cerco di aggiustare 😉 Grazie, anche queste sono cose che aiutano a migliorarsi 🙂
Ciao Manu,
io sono una di quelle che,proprio presa dalla fretta ti ha risposto”ig”,ma poco dopo,ripensandoci,ti ho immaginata fare foto e scrivere una ricetta subito dietro ed ho capito che non saresti tu,quella persona che amo ed è per questo che ti rispondo proprio qui…continua a scrivere sul tuo meraviglioso blog,anche se non sarà costante,ma so che,quando sarà quel giorno,sarà fatto con il cuore e con la testa.
Un abbraccio
Ig serve a non perdersi, un po’ come i messaggi aiutano le persone a starsi vicini nella lontananza…poi però servono gli occhi negli occhi, un’intimità diversa, lo scambio di pelle e di confidenze che si possono fare solo stando davvero l’uno di fronte all’altro…ma sono sicura che la pensi come me in questo senso 🙂
Grazie per ogni parola!
Un abbraccio
Chettelodicoaffare…la lentezza vince. Scrivere con presenza, approfondire, riempire una pagina di pensieri ed emozioni, al di là delle immagini. E leggere, poi, senza distrazioni e altri mille stimoli pronti a rapire l’attenzione. (E aggiungerei, su un pc e non su un telefono, per quanto sappia di essere ancora più anacronistica di quanto dici!). Credo anche che sarebbe bello se le discussioni tornassero a spostarsi sui blog, ma su questo non ci spero molto.
Su instagram ci sono da poco, la velocità con cui corre mi ha impressionata fin dai primi momenti. Grande strumento di contatto, ma spero non sostituisca mai uno sguardo più lento e approfondito sul mondo. Che le persone continuino a scrivere e a leggere con tutta la lentezza necessaria. Di cui c’è gran bisogno in generale, in molti altri ambiti.
Continua, con i tuoi tempi, ci sarà sempre chi saprà apprezzare 🙂
Un abbraccio!
P.S: Nessun dubbio su quanto siano heavenly questi biscotti, li proverò!
Sapevo che sarebbe stata questa la tua prima scelta, un po’ per come scrivi, un po’ per come sei.
Per fortuna ci piace ancora “oziare” con lo sguardo sulle cose: la lentezza che spesso perdiamo nelle giornate che viviamo ,almeno è ancora dentro di noi 🙂
È stato bello rivederti, anche se per poco, la voce, l’intonazione, la vita reale servono sempre a rendere più forte quello che nasce dalle semplici parole .
A presto!
No il valore delle parole scritte è ineguagliabile…. Instagram è veloce, bello e immediato ma le sensazioni e le emozioni che tu trasmetti quando scrivi le ritrovo solo qui e sul tuo libro, che proprio stamattina mi ha consegnato il postino, è ancora li intonso, non l’ho ancora aperto perchè deve arrivare il momento giusto, devo potermi gustare ogni pagina, ogni foto, ogni parola e ogni ricetta, non perdere mai e non abbandonare questo dono che hai sarebbe un peccato…
Biscotti molto rustici, perfetti per la colazione o sbriiolati tra le mani quando sfoglio le pagine di un libro… Un abbraccio!