Il pane di segale è il mio pane dei ricordi.
Segale vuol dire montagna, quella non lontana da casa, neve, ciaspole e buon vino. E’ il ricordo di camminate dell’ultimo secondo, decise a tarda notte davanti all’ultima birra, quando ti credi Dio e pensi che una camminata così la puoi fare ad occhi chiusi, camminate qualche volta impreparate, altre attrezzati come i migliori degli alpinisti.
Ma segale vuol soprattutto dire la cena prima del rientro col sangue che pulsa feroce dentro le dita arrossate e le gambe stanche.
Oggi è venerdi e sono felice di cancellare tutta la stanchezza settimanale con una bella fetta di pane nero e un onesto bicchiere di vino…CHEERS!
PANE DI SEGALE
Per la ricetta mi sono affidata a quella di Rossella, con le mie solite modifiche.
Sì perchè nutrivo forti dubbi sulla quantità d’acqua e del lievito, lievemente sproporzionate rispetto alle ricette a cui sono abituata. Il sapore è quello della tipica ciambella della valtellina, per chi lo conosce, sa bene cosa intendo dire!
Ingredienti
350 g di farina di segale integrale-100 g farina di manitoba- 150 g di lievito madre- 400 g di acqua-20 gr di sale (io ne ho messo un po’ di meno).
Rovesciate l’impasto su una spianatoia infarinata, spolverare con un pugno di farina e lavorare il pane allungandolo un po’, poi passatelo in uno stampo infarinato e lasciate lievitare 3-4 ore.
Scaldate il forno alla massima potenza, infornate e abbassare la temperatura a 180°, poi cuocere per un ora o fino a quando il vostro pane risulterà asciutto all’interno.