Ammetto che scegliere con cosa celebrare il primo Martedì Grasso del blog è stata un’impresa ardua.
Un po’ perchè non ho ancora ben capito come ci siamo arrivati fin qui: dalla Rosca de Reyes dell’Epifania al Carnevale, la lunagione è stata così breve che non abbiamo ancora avuto il tempo di digerire gli ultimi dolcetti, neanche il tempo di dire ” …tutte le feste porta via” e ci siam ritrovati con quintali di coriandoli sparsi negli angoli più segreti di borse e cappelli (e io ve lo giuro sulla mia mano destra, -quella che mi serve di più- gli ultimi superstisti dello scorso Carnevale li ho ritrovati giusto qualche settimana fa!).
Forse non ero moralmente pronta al sublime concetto dell’ogni scherzo vale, forse il fatto è che friggere in casa, per il novantanovepercento delle donne, è una vera e propia agonia.
Tutte le donne, infatti, sanno che da un momento all’altro potrebbe lanciarsi nell’olio l’inattesa quanto odiata gocciolina d’acqua, pronta a farsi brillare insieme ai semi d’arachide come un kamikaze o una brutta mina .
Alla fine ho lasciato che vincesse la mia solita malinconia: ho ripensato alle mie bermuda estive, alle ginocchia rigorosamente sbucciate e alla mano rapida dell’uomo che aveva dato vita ad una di queste meraviglie fritte.
STRAUBEN
(FRITTELLE TIROLESI)
Ingredienti
200 g farina- 250 ml latte intero- 20 g di burro fuso- 3 uova- 50 g zucchero semolato- 20 ml circa di grappa bianca secca-1 pizzico di sale- olio di semi d’arachide, per friggere.
Per decorare: zucchero a velo e marmellata di lamponi o mirtilli rossi (d’estate salsa di lamponi/ mirtilli rossi freschi).
Preparazione
Montate a neve ben ferma gli albumi, con un pizzico di sale.
Mescolate la farina con lo zucchero, facendo attenzione a non formare grumi, versate il latte, aggiungete il burro fuso, la grappa e i tuorli d’uovo.
Aggiungete gli albumi al composto lavorando dal basso verso l’alto, delicatamente.
Con l’aiuto di una sacca da pasticcere, dotata di beccuccio liscio e non troppo largo, fate colare il composto nell’olio bollente seguendo un movimento circolare, ma non troppo regolare e lasciare friggere fino a che non diventa dorato, girate delicatamente, quindi passate su una carta assorbente.
Servite gli Strauben ancora caldi cosparsi di zucchero a velo con marmellata di lamponi o mirtilli rossi.
Il problema è che, con la stessa facilità con cui riuscirete a prepararli, gli Strauben tenderanno a …sparire!
6 comments
Mi piace veramente molto questa sticetta ma credo che ormai la terrò per il prossimo anno, quanto a frittura ho già dato!! 😀
Complimenti per il blog ch emi piace molto e per l’alzatina che ti invidio. 😛
Grazie!
L’alzatina è un piccolo vezzo che mi son concessa 🙂
Ho visto le tue frittelle di patate, ti confesso che erano in lizza come possibile opzione,le terrò in considerazione per il prossimo Carnevale!
e’ vero, l’alzatina è stupenda 🙂 e pure questi Strauben!chissà che buoni!d’altra parte tutte le ricette che hai portato da quel tuo luogo di vacanza sono sempre buonissime,una garanzia insomma!
Erano buone davvero:nemmeno troppo pesanti per essere delle frittelle!
E poi a me il fatto che si possano staccare, pezzettino dopo pezzettino,senza fatica fa davvero impazzire 🙂
Questi dolcetti non li ho persi di vista un attimo in questi giorni e oggi finalmente riesco a fermarmi e gustarmeli con gli occhi e una certa acquolina, lo sai perchè? perchè a me i dolci fritti mi fanno impazzire e a loro dico sempre di sìììììì!!!!!!!!!!!!Un bacio!
Eh sì il fritto ha questo potere!
Un abbraccio