Un niente.
Questo è il tempo che ho impiegato per scoprire abbastanza intuitivamente un segreto che tanto segreto non era.
In un anno di folle panificazione autodidatta, mi sono decervellata per trovare il bandolo, il perchè, la risposta o giustificazione alla domanda di tutti, esattamente come capita in quelle due giorni di stiracchiati fine settimana al mare, con le dita dei piedi che si graffiano tra loro per la sabbia ancora da scrollare, mentre addentando una focaccia appena sfornata o un piccolo pane caldo, ci chiediamo cosa lo renda così irripetibile.
Se hai occhi miopi, hai bisogno del giusto paio di lenti e poi a imparare non ci si rimette mai nulla!
Un breve corso di panificazione domestica, di questo avevo bisogno, per fugare i dubbi e piantare qualche certezza in più. In un niente, le risposte sono arrivate, esattamente dove la mia fronte si corrucciava di più, e oggi voglio condividere con voi la bellezza e la bravura di chi ha tenuto questo corso.
In una tre giorni intensa Davide Longoni, dell’omonimo panificio di Monza, appartenente alla Condotta Slow Food di Monza e Brianza, ci ha dato la dovuta “infarinatura” e ha pazientemente sopportato le nostre continue e assillanti domande.
Dopo una prima serata di pura teoria sulle farine e i lieviti naturali, ci siamo dedicati alla preparazione dell’impasto per la pizza e della biga.
L’ultima delle tre sere abbiamo realizzato un impasto di pane con la biga e un pane campagnolo con lievito madre.
Così poco? Direte voi.
Così tanto, dico io.
Le giuste basi che ognuno di noi dovrebbe conoscere.
Cosa rende tanto speciale questo pane bianco rispetto a tutti quelli fatti fino ad oggi? Gli alveoli, il peso e una morbidezza che fin’ora avevo sfiorato appena.
E il segreto era l’acqua.
PANE DI CAMPAGNA CON LIEVITO MADRE
Ingredienti
500 g farina macinata a pietra- 200 g lievito madre (liquido- idratato al 100%) rinfrescato e attivo- 260 g acqua tiepida (impasto idratato al 60%)- 12 g sale- 5 g malto.
Preparazione
** Nota iniziale: quando si panifica utilizzando la pasta madre liquida è necessario calcolare l’acqua già presente al suo interno per poter definire quanta acqua servirà ancora per idratare l’impasto fino alla percentuale desiderata.
Nel nostro caso, volendo un’idratazione del 60%, sapendo che la farina ha un peso di 500 g e che nella pasta madre ne abbiamo già presenti altri 100 g, l’acqua necessaria a raggiungere l’idratazione voluta è di 360 g totali.
Avendo già 100 g di acqua nella nostra pasta madre, i grammi d’acqua di cui realmente avremo bisogno sono 260.
Questo semplice calcolo ve lo porto ad esempio, per capire come quantificare di volta in volta i grammi che vi saranno necessari alla realizzazione dell’impasto.
Sciogliete il lievito in acqua, aggiungete la farina col malto e iniziate a fare assorbire l’acqua senza impastare in maniera decisa. Lasciate riposare in autolisi qualche minuto, poi aggiungete il sale e impastate fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo. Se dovesse risultare appiccicoso non aggiungete farina, lasciate riposare la pasta e con le mani pulite cercate di lavorarlo brevemente. Utilizzate la tecnica della pirlatura, che serve a dare maggior forza all’impasto, mettete la palla dentro ad un canovaccio infarinato e coprite. Dopo circa due ore sgonfiate delicatamente e fate delle pieghe, poi rimettete l’impasto al coperto e lasciate lievitare circa 7 ore (i tempi di lievitazione sono variabili a secondo di temperatura/ umidità/ tipo di farina, quindi imparate ad osservare il vostro pane).
Ricavate le vostre pagnotte e formatele a piacere, fate riposare altre due ore sempre coperte da un telo , riscaldate il forno a 220°C (programma del forno statico) e umidificate o con un pentolino basso sul fondo pieno d’acqua o con uno spuzzino.
Con oggi ho inaugurato anche la cottura con pietra refrattaria nel forno domestico: se volete fare come me, procuratevi una pietra refrattaria (la trovate nei negozi che vendono materiali per l’edilizia), inseritela sulla griglia mentre portate a temperatura il forno e riponetvi sopra le pagnotte quando quest’ultimo avrà raggiunto la temperatura desiderata.
La pietra aggiunge quella spinta in più dal basso che aiuta il pane a lievitare.
Cuocete per circa 35/40 minuti, abbassando a 200°C se necessario.
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33 comments
Eccomi qua anche io 🙂 anche io sono tanto felice quando scopro dei segreti ci in cucina, le tue foto sono bellissime!l’ultima è la mia preferita 🙂
Grazie Laura!
L’ultima è anche la mia preferita,con quel ricordo di smalto che devo decidermi ad eliminare 😀
Buona giornata!
Eh si! 🙂
Stai diventando la mia “panificatrice” preferita: papà marco dici che si offenderà?? 😉 un grande bacio!
Spero proprio di no:il papà rimane comunque il papà,no?
Io invece mi sento onorata… 🙂
Baci!
Affascinante il tuo racconto e la tua scoperta!
… e quel pane è stupendo! complimenti!
Grazie! E benvenuta,sono felice che tu sia passata di queste parti 🙂
La panificazione ha un che di misterioso e affascinante. Il tuo racconto mi ha ricordato la Isabel Alliende di “Afrodita”. Grazie per le suggestioni e le ricette.
Questo è davvero un Sig. Complimento!
Sono indecisa se arrossire o commuovermi…Grazie a te per la visita!
Oddio che meraviglia voglio il lievito madre pure io!!!!
Grazie!
Se vuoi posso dartene un po’ della mia 🙂
[…] in base al tempo che avete a disposizione, di prenderla già pronta oppure farla con la mia ricetta, metà dose […]
Ciao,
ho appena scoperto il tuo sito e volevo provate questa ricetta però ho il lievito madre solido.È giusto metterne 150 g? Io ho calcolato 100g di farina e 50 di acqua quindi dovrei poi mettere 310g di acqua. Ti ringrazio in anticipo per la risposta.
Grazie e complimenti
Ciao Paolo!
Prima di tutto benvenuto :)Per la pasta madre solida il calcolo è anche più semplice: di solito calcoli che la pm sia 1/3 del peso della farina,quindi su 500 g circa 150 g,mentre per l’acqua fai un calcolo in base alla percentuale d’acqua che vuoi avere (60/70/80…),quindi 300 g in questo caso.
Se hai dubbi chiedi pure!
Ciao e buona panificazione!
Grazie mille per la pronta risposta. Avevo calcolato giusto, più o meno.
Buona giornata a tutti
Figurati!
A presto
Ciao, fra qualche ora dovrei formare le pagnottelle. Che peso dovrebbero avere più o meno?
Grazie ancora!
Per il peso vedi tu, io o faccio una pagnotta grande oppure tanti bocconcini di circa 70 g.
Dipende da quello che vuoi ottenere!
Se faccio dei bocconcini avranno una cottura più veloce immagino. Non vorrei poi lasciarli dentro troppo o troppo poco
Circa mezz’ora a 225, comunque per essere sicuro guarda sotto:se picchiettando sembra teso e suona vuoto è pronto.
Ciao,
per prima cosa grazie per i preziosi consigli.
Alla fine il pane è venuto un pò “gnucco”, poco alveolato ma il sapore era molto buono. Ci riproverò sicuramente questo weekend; spero anche di riuscire a trovare la pietra refrattaria prima di sabato.
Ciao Paolo!
Grazie a te per la fiducia 😉
Ci vuole un po’ di pazienza,ma alla fine vedrai che soddisfazione!
Ok, ho deciso che inizierò da qui! 🙂
Sì,direi che è una sccelta ottima! 🙂
[…] un pane con idratazione al 60%, per quantità e procedimento mi sono ispirata al bellissimo pane di campagna di Manuela del blog Con le mani in pasta, mio personale guru in merito a lievitati ed utilizzo del […]
Ciao:-) complimenti per le tue ricette a dir poco fenomenali!
Ho da pochi giorni il lievito madre e vorrei cimentarmi nella tua ricetta. Volevo sapere se hai qualche consiglio da darmi per ottenere quella favolosa alveolatura. Io ho il lievito madre “duro”.
Per la farina quale consigli di usare? Tipo 0 va bene?
Ciao Veronica!
Prima di tutto grazie 😉
Io ho usato una farino di tipo 0, ma poi puoi variare a seconda dal tuo gusto.
Ovviamente, più la farina è integrale e più è difficile ottenere alveoli così grandi.
Io ti consiglio di fare più pieghe del tipo 1, al libbro, che aiutano ad ottenere un’alveolatura migliore.
Per il resto,molto fanno l’acqua e la “mano” 😉
Spero di esserti stata d’aiuto,
a presto!
Ciao Manuela,
ti scrivo per congratularmi per il tuo blog, mi sono appassionato alla panificazione da alcuni mesi, di recente sono incappato da queste parti ed ho trovato un ricettario ottimo e preciso, ho già fatto diversi dei tuoi pani e sono venuti sempre benissimo!!!
Mi complimento anche per le foto, condivido con te anche questa passione.
Un saluto
Gabriele
Ciao Gabriele!
Sono davvero contenta che ti sia trovato bene con le ricette.Credo che in queste cose ci sia sempre da imparare, ma sapere che tu sia soddisfatto mi dà una bella botta di autostima 🙂
Grazie davvero!
A presto
Manuela
Ciao! innanzitutto complimenti, c’è da perdersi nel tuo blog tra le ricette e splendide fotografie!
Sto un po’ sperimentando con il mio lievito madre solido (idratazione al 50) però ho problemi nel momento della lievitazione.. di solito approfitto della notte e lo lascio a temperatura ambiente (circa 19°) ma mi sembra che non si gonfi e spesso si forma sopra una crosticina pesante che non permette all’impasto sotto di crescere 🙁
come posso fare?
grazie mille!!
Ciao Cecilia,
sei davvero gentile 🙂
Da quello che mi racconti il tuo lievito ha freddo. 19 gradi sono pochi, il lievito sta bene a 25 ° se la temperatura è troppo bassa, rallenta tanto la fermentazione e così facendo nel frattempo si secca sulla superficie.
Prova ad avvolgerlo in un panno o mettilo nel forno con la sola luce accesa, dovrebbe migliorare!
Ho scoperto con questa quarantena il piacere del lievito madre e il tuo bel blog.
Ho però un dubbio:
Mi sembra che con le dosi di acqua qui elencate tra acqua del licoli e acqua dell’impasto , l’idratazione sia al 70% e non al 60, perché 60 gr di acqua ogni 100 di farina su 500 gr di farina equivalgono a 300 gr di acqua, siccome tu ne usi in tutto 360 , ma forse sono io che non ho capito bene e allora ci vorrei sapere se in realtà l’idratazione è va meglio farla con il 60 o il 70% di acqua.
Ti faccio davvero tanti complimenti per il tuo blog che è una miniera di infomazioni e ricette interessanti e fattibili.
Ciao
Luigina
Piacere di conoscerti Luigina,
scusa l’attesa, spero che nel frattempo non ti sia passata la voglia di panificare 😉
Per quanto riguarda la tua domanda, l’acqua è effettivamente 360 g perchè aggiungi 100 g dal lievito, ma lo stesso devi considerare per la farina, che non è quindi 500 bensì 600 g in totale.
Spero di esserti stata di aiuto 🙂
A presto!
Ciao! Vorrei provare questo pane (dopo aver testato con soddisfazione altre tue ricette), se avessi bisogno di aumentare il tempo di lievitazione, per questioni organizzative, posso metterlo in frigo? Fino a quante ore al massimo? Grazie!! E complimenti davvero!