On air “Il viaggio- Daniele Silvestri”
Non ho mai pensato al tempo come una variabile essenziale.
Se vissuto bene, il tempo assume una sua relatività impalpabile: passa, inevitabilmente, come è giusto che sia, ma alla fine della giornata ci si sente pervasi da una sensazione immensa, che io chiamo “vita”.
Sono passati sette anni dal mio ultimo viaggio da sola, e sette anni sono tanto tempo, ma la verità è che a tratti non me ne sono accorta.
Merito dei figli, da n.1 a n.3. Forse.
I bambini ti chiedono tempo, come se fosse aria: loro col tuo tempo respirano, crescono. Tu a volte non capisci bene dove hai lasciato le riserve di ossigeno, di tempo, ma sei diventata così brava a restare in apnea, che quasi ti dispiace smettere.
Ma alla fine decidi che partire è la cosa migliore: un saluto, un abbraccio e poi via.
NIDI DI SPAGHETTI CON AGRETTI, PECORINO DOLCE E PINOLI
Varcare la soglia di casa ha un profumo diverso quando ti porti addosso il ricordo di esperienze come quelle appena trascorse alla Vercelli Rice Experience.
Due giorni intensi, carichi di parole e immagini, tanto che la testa vacilla ancora nel cercare di raccogliere le idee. Aprire la porta di casa con un cielo che non vuol saperne di parlare di primavera e con gli abbracci un po’ più forti del solito, ti obbliga a scelte semplici, stagionali, ma avvolgenti, esattamente come questa pasta.
Gli agretti, conosciuti anche come barba dei frati, o “lischi” o “liscari”,”rospici” o “arescani”, o ancora “riscoli”, secondo gli usi regionali, non sono altro che le foglie e i fusti della Salsola soda, una pianta alofita (capace di adattarsi alle grandi concentrazioni saline di alcuni terreni di crescita), che cresce nelle zone costiere del Mediterraneo.
Di questi sono commestibili principalmente le piantine giovani e i germogli, largamente usate in cucina nel periodo che va da marzo a fine maggio.
Sono piante ricche in sali minerali, tra cui potassio, caroteni, vitamina C e B3 e soprattutto calcio. Inoltre hanno buone proprietà depurative.
- 350 g spahetti
- 1 mazzo di agretti
- 4 cucchiai di pinoli
- 1 spicchio d'aglio
- pecorino dolce toscano q.b.
- 1 peperoncino
- olio extravergine
- sale
- Risciacquate gli agretti in acqua e bicarbonato e cambiate l'acqua fino a quando risulterà pulita da ogni traccia di terra.
- Portate ad ebollizione dell'acqua, tuffatevi gli agretti e lasciate cuocere cinque minuti, poi scolate in acqua ghiacciata.
- Intanto fate bollire l'acqua per la pasta.
- In un tegame fate soffriggere l'aglio (a fettine o intero, come preferite) e il peperoncino tagliato a rondelle.
- Fate saltare i pinoli e gli agretti per cinque minuti, salate e portate a cottura per qualche minuto ancora.
- Buttate la pasta nell'acqua salata, scolatela al dente e tenete mezzo bicchiere di acqua di cottura.
- Amalgamate il sugo con gli spaghetti, l'acqua di cottura e per ultimo aggiungete il pecorino in scaglie.
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14 comments
Anch’io reduce da un raduno di foodblogger a roma che ha rigenerato anima e corpo..quindi capisco bene la sensazione!! 🙂
Ottima la tua pasta,amo gli agretti!
Ho letto qualcosa giusto prima circa l’evento di Roma,dev’essere stato bellissimo!
Gli agretti ringraziano 🙂
Gli agretti sono un cibo “di famiglia”, mia madre li ha sempre preparati… io l’osservavo mentre li puliva, uno ad uno… che pazienza… un pò come i fagiolini… 🙂
Con la pasta non li ho mai mangiati, ma a guardarli nella tua foto in effetti si arrotolano come gli spaghetti, hanno forma simile… 🙂
Pensa che io invece ho dovuto farmi una vita mia per scoprirli.
Comunque tua madre doveva essere una donn adotata di grandissima pazienza 🙂
Manuela, sono colpita dalle tue parole, la sensazione della vita che riesci a “sentire”, che ti rende viva man mano che il tempo passa é meravigliosa. Da quando l’ho scoperta mi sento un’altra persona, ricca, fortunata. Di figli ancora non ne ho, mi chiedo spesso come sará la mia vita con loro.
La ricetta la proverò, sicuramente, appena riesco a comprare gli agretti.
Un abbraccio 🙂
Mi fa felice sapere che le mie parole hanno trovato un loro spazio dentro di te.
Ognuno ha il suo modo di provare quella sensazione,i figli non sono un passaggio obbligato…lo sono per me e sono una parte enorme del mio tempo… 🙂
Per gli agretti non dovresti avere grosse difficolta nel reperirli,
intanto un abbraccio!
Buona! Io adoro la barba del frate!!!! Bellissime le tue parole!
Grazie Annalisa!
Buona giornata
E cullata dalle tue parole mi appresto a lavare gli agretti, questi sconosciuti, e ad assaggiarli per la prima volta! Grazie per avermi ispirata con nuovi sapori!
E’ sempre un piacere sapere di avere ispirato qualcuno!
Spero non ti deludano 🙂
Ovviamente mi aspetto un resoconto dettagliato!
Baci
Mi piace tantissimo la tua immagine di maternità: è proprio così! I figli ti succhiano tutte le energie, tanto che poi quando crescono e ormai sei abituata a darne a loro la maggior parte, ritrovartene di avanzo potrebbe sembrarti strano. Ma la vita è anche questo…
Io sono ancora nella fase del dare,ma capitano occasioni in cui il più grande riesce a fare senza al mio aiuto e suona già molto strano, anche se la conquista dell’indipendenza è qualcosa di veramente speciale 🙂
Oddio li voglio, qui ed ora, che fame! Il tuo blog, scoperto con Grazia è davvero curato e curioso. Non vedo l’ora di testare qualche ricetta!
Ciao!
Il tuo nome mi suonava familiare infatti 🙂
Se recuperi gli agretti questi spaghetti sono velocissimi da fare!(…pulizia dell’agretto esclusa),
a presto!