On air: “Across the universe-Fiona Apple”
Ieri Primo Maggio i pensieri sono stati tanti.
Sulla precarietà del lavoro ci sono tropppe cose che vorrei raccontare, a partire da quella collezione di microlavori che tengo perfettamente in ordine, da quando ho quattordiaci anni.
Adesso di anni ne ho trentaquattro e non è per nulla una consolazione accettare “quello che viene”, o per lo meno non faceva parte dei miei programmi. Pensieri che erano già miei da tempo, ma che ieri sono sbottati fuori tutti insieme dopo aver letto l’articolo scritto da Anna.
Sentirsi perfettamente in sintonia in ogni parola, non consola, più che altro alza la temperatura di un paio di gradi. Ma se Anna e la sua Cucina Precaria non la conoscete, forse è il caso che iniziaste ora, proprio da qui.
TORTA MORBIDA ALLE FRAGOLE
Festeggiamo l’inizio di un nuovo maggio, con una torta morbida. La regina di questa ricetta è proprio lei, la fragola, come dire bellezza e precarietà.
Così delicata e ambita da tutti, non avrei potuto trovare di meglio per iniziare questo mese fatto di lucciole, petali di fiori e aria tiepida.
- 60 g farina di mandorle
- 60 g farina di riso
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- ½ cucchiaino di bicarbonato
- un pizzico di sale
- 60 g burro morbido
- 80 g zucchero di canna
- 1 bacca di vaniglia
- 2 uova
- 100 ml latte
- 170 g fragole, pulite e tagliate a pezzi
- zucchero a velo per servire
- Riscaldate il forno a 200°C. Preparate uno stampo a cerniera da 23 cm di diametro imburrato e infarinato.
- Mescolate in una terrina tutti gli ingredienti secchi: farine, lievito, bicarbonato, sale.
- In un'altra terrina, lavorate il burro a pomata, poi aggiungete la polpa della bacca di vaniglia, lo zucchero e le uova una alla volta, amalgamando bene.
- Infine aggiungete il latte, sempre mescolando bene.
- Versate tutti gli ingredienti secchi e amalgamate.
- Poi delicatamente con un cucchiaio aggiungete le fragole e versate il composto nello stampo.
- Infornate per circa 30 minuti, fino a quando la torta sarà asciugata bene anche nel centro (fate la prova dello stecchino).
- Servite cospargendo con lo zucchero a velo.
[shopeat_button]
13 comments
Mi sembra di sentirne il profumo! La mandorla con la vaniglia di loro sono una garanzia, ma la fragola nei dolci “infornati” la sto rivalutando molto. Il suo sapore si intensifica e profuma tutto di buono!
Ho voglia di una fetta!
Anch’io la sto davvero riscoprendo,soprattutto perchè dovendo attendere un anno intero per goderne mi piange sempre un po’ il cuore doverla mettere in forno…
Te ne tengo una fetta 🙂
Le persone morbide e forti come te si meritano il meglio, a volte però questo meglio non è a portata di mano…si deve cercare, anche in lavori che poco ci somigliano.
La bellezza cara Manuela è dietro l’angolo!
grazie
anna
Allora io cerco, eh?
😉
Grazie a te Anna!
Veramente bella questa torta. Mi ha colpito tanto che sono venuta a segnarmi la ricetta. Tristemente vera questa ‘precarietà’ della fragola, come tante altre precarietà… E grande foto, sensibile, stupendo il colore dei tulipani. Grazie! Ada
Grazie Ada,
con tutti questi complimenti dovrei ripetere mille volte grazie 🙂
Spero che la torta ti piaccia!
Mi piace questa torta!!ed é pure gluten free no? Riguardo al lavoro..stendiamo un velo pietoso che se ci penso troppo mi viene voglia di fuggire all’estero…
Direi di sì,ci sono solo farina di mandorle e di riso,quindi direi proprio gluten free.
Tornando al discorso lavoro…beh, facciamo che parliamo della torta? 😉
Deliziosa! Da provare alla prima occasione!
Ho la tua stessa età. Un lavoro interessante che per fortuna mi piace ma che è assolutamente precario, può anche non esserci più domani. Non è facile per niente camminare sul filo… non avere certezze, non sentire intorno muri solidi… forse il segreto è godersi quello che si ha, finchè c’è…
La fragola è una Donna forte, piena di sapore, che sa farcela… e quando c’è lei, tutti i dolci sorridono.
In sè,camminare sul filo mi piace, mi tiene viva:per come sono un unico lavoro sempre uguale a se stesso, credo che mi ucciderebbe lentamente.
Però a volte non mi dispiacerebbe poi tanto la sicurezza di un po’ di stabilità 🙂
La sintesi di una situazione comune in una ricetta, la bellezza delle foto mi ha catturata… Brava davvero 🙂 Buon we
Grazie Marina!
Buon fine settimana anche a te 🙂