On air:” Rock’n’roll suicide- D. Bowie”
Lui saprebbe dire meglio di me di come non amo i fiori recisi e l’ipocrisia.
Dei miei umori altalenanti con cui si destreggia a mo’ di funambolo quasi ogni giorno, delle lucciole di quel maggio tiepido di nove anni fa, speso tra una sigaretta e una chiacchiera.
Che sarebbe durata a lungo l’abbiamo capito dal tempo che abbiamo lasciato passare tra il primo sguardo e il primo bacio: un intervallo lungo un’eternità, per noi che ci incrociavamo da sempre e non ci conoscevamo mai.
Ci siamo avvicinati piano, parlando sottovoce e lasciando a bocca aperta chi ci conosceva: lui stampatello, diritto e silenzioso, che parlava con me come fosse la cosa più naturale, io di un corsivo tutto corrucciato che imparavo a restare in silenzio ad ascoltare.
Ed è scivolato via veloce maggio e il suo caldo tiepido era dalla nostra parte, dalla parte di chi ha ancora qualcosa di buono per rimettersi in gioco.
Direbbe anche che questa non è la sua ricetta più amata, con quello sguardo un po’ abbacinato, che riflette il verde delle zucchine.
Nove anni dopo, abbiamo imparato l’uno dall’altra e per me questa torta è una conquista…che non siamo gente da dolci noi!
Così ho messo un bianco siciliano in fresco e tutto il sapore di questo fine maggio nel piatto.
- 1 pasta sfoglia
- 6 zucchine novelle con fiore
- 100 g feta
- 100 ml panna
- 1 limone non trattato
- olio extravergine di oliva
- 1 cipollotto piccolo
- basilico qualche foglia
- sale
- pepe bianco
- Riscaldate il forno a 190°C.
- Lavate bene le zucchine e i fiori, facendo molta attenzione a non rovinarli.
- Tagliate le zucchine a rondelle e fatele soffriggere insieme al cipollotto fatto a rondelel e alle foglie di basilico.
- Cuocete circa cinque minuti, salate e spegnete.
- Tagliate la feta a pezzettini e mettetela in una terrina con la panna, il sale, il pepe e lo zeste del limone.
- Stendete la sfoglia, bucherellate la base con i rebbi di una forchetta, poi distribuite le zucchine, i fiori, puliti e tagliati a metà e la feta con la panna.
- Infornate per circa 20 minuti, abbassando la temperatura se necessario.
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12 comments
Oh… come amo quando vita, amore, parole e cucina si intrecciano così…
Grazie cara!
ecco, che bello.
viva voi altri due.
Grazie,grazie.
Noi diciamo viva te!
Mi perdo sempre nei tuoi racconti, che emozione. Mi sono sentita una coccinella che svolazzava sopra le vostre teste al vostro primo incontro! Era come essere lì e vivere quell’elettricità.
E che bella questa torta, io, che sono di torte salate sempre invece, non potevo che apprezzare!
Sono felice che tutta questa energia arrivi fino a lì,
un giorno di questi te lo faccio conoscere il mio belloccio 😉
Bacio
La magia di un piatto! Le tue parole sono poesia e rendono perfettamente l’idea!
Grazie Silvia,mi fa davvero bene quello che dici!
Un abbraccio
Emoziona leggere queste parole. Auguri 🙂
Grazie Chiara,
sia per gli auguri, sia perchè sai emozionarti con me.
Un abbraccio!
Bellissime parole, bello il sentimento che c’è dietro di esse, belle quelle mani che stringono l’unico mazzo di fiori recisi che ti piacciono, deduco.
Bella anche la quiche, tra l’altro..
Grazie Giulia,
in effetti sono tra i pochi fiori recisi che tollero,ma riesco a fare qualche eccezione 🙂
A presto!