On air: ” Dream a little dream- L. Armstrong”
In quei giorni di serrande abbassate, lasciavamo filtrare giusto l’aria necessaria a non impazzire, correvamo da una stanza all’altra alla ricerca di un nuovo gioco, fino al calare del sole inclemente di luglio, quando i cortili ricominciavano a gridare.
Nella penombra, gli odori di frutta matura e terra bruciata vincevano qualsiasi contorno e il gusto proibito di certe antine della dispensa attirava come miele la nostra noia pomeridiana.
Finiva sempre lì, la mia manina tornita, verso quella calamita che con gli anni aveva perso la sua tenacia: apri, annusa e chiudi velocemente, se il passo si avvicinava più del dovuto all’orecchio. Lentamente e garbatamente, se per un attimo restavo sola col frinire delle cicale.
Vedevo quelle ciliegie ormai stinte, piccoli ritagli di carta galleggianti e mi perdevo dentro quel mare.
Con gli anni ho cambiato casa, antine e calamite, ma il ricordo delle ciliegie sotto spirito mi riporta inevitabilmenete a quei pomeriggi caldi d’estate, a quelle lunghe attese, a quell’odore intenso di legno scuro e di acquavite.
Il caldo di questi giorni, mi fa credere che la mia mano in fondo non sia tanto diversa.
Da oggi, inizia a tutti gli effetti la mia nuova rubrica su HonestCooking.it, se avete voglia potete seguire le mie ricette “Fatti in casa” anche lì!
- 500 g ciliegie
- 500 ml grappa bianca secca
- 100 g zucchero
- 2 stecche di cannella (oppure una punta di cannella macinata)
- Pulite accuratamente le ciliegie: lavatele e asciugatele con un panno facendo attenzione a non ammaccarle.
- Tagliate il picciolo a poco più di 1 cm dal frutto.
- Raccoglietele in un vaso di vetro a chiusura ermetica, cospargendole con lo zucchero e la cannella.
- Muovete spesso il contenitore, in modo da eliminare il più possibile gli spazi che si creano tra i frutti.
- Lasciate macerare per una giornata, agitando ogni tanto.
- Il giorno seguente versate la grappa, chiudete ermeticamente il vaso e agitate.
- Lasciate riposare la preparazione per circa 40 giorni prima di utilizzarla, ricordandovi di agitare le ciliegia una volta al giorno durante la prima settimana.
2 comments
Il bello di te è che intrecci sempre ricordi personali e così vivi, presenti, a ricette e sapori che stuzzicano non solo il palato, ma anche la mente… e la memoria… pescando nel nostro vissuto, perchè ognuno di noi ha delle calamite, delle cicale e dei vasetti da sbirciare o aprire di nascosto, nel proprio passato…
E come spesso capita, la sensazione è che sarebbe bello tornare, anche solo per un attimo, a quei tempi lì, che sembrano così lontani eppure così vicini…
(e di ciliegie ne posso mangiare fino a svenire)
Potremmo svenire insieme,per colpa delle ciliegie.
E questa stagione è stata talmente inclemente che ho voluto tenerne un po’ anche per i primi freddi.
Grazie, come sempre sei preziosa!
Un abbraccio