On air: “Veinte Años- Buena Vista Social Club”
Tenevo lo sguardo basso, nel tentativo di nascondere quel rossore limpido che avrebbe detto più di quanto desiderato.
Gli occhi rimbalzavano da angolo all’altro della stanza in cerca di un punto fisso, qualcosa che alleggerisse il respiro e mi regalasse una maschera accettabile.
Le sue scarpe stavano lì, logore, ma ordinate, in un attimo ho creduto potessero dirmi tutto quello che non mi avrebbe raccontato lui.
Innamorarsi così, per colpa di un sorriso e di un paio di scarpe, ha tutto il sapore dei vent’anni, dei maglioni sgualciti alla Guccini e delle lotte a muso duro.
A luglio i pensieri restano incollati alla pelle, colpa delle serrande socchiuse e del rumore di sottofondo delle cicale. Diamo la colpa al caldo se la mente perde di lucidità…
Unica soluzione un vero e proprio tonico nel piatto! Tempo di cottura ridotto allo zero e qualche accostamento insolito.
- 4 pomodori grandi maturi
- 2 gambi sedano bianco
- 1 cipolla rossa
- 4 fette di pane raffermo
- 120 g chicchi selvaggi (riso selvaggio e riso basmati)
- q.b. peperoncino in polvere
- 1 cucchiaino di caffè in polvere
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- olio extravergine di oliva
- q.b. aceto di mele
- sale
- pepe bianco
- Qualche ora prima, tagliate le fette di pane a cubetti, tagliate la cipolla a fette e poi in piccoli pezzi, amalgamate con sale, pepe, un filo d'olio e un goccio d'aceto.
- Lasciate macerare in frigorifero.
- Fate bollire il riso in abbondante acqua salata, scolatelo e lasciatelo intiepidire.
- Lavate e tagliate in quattro parti i pomodori, eliminate i semi e la pelle e teneteli da parte.
- Lavate e pulite il sedano. Tagliatelo in piccoli pezzi.
- Frullate il pomodoro, metà del sedano, il pane e la cipolla aggiungendo acqua sufficiente ad ottenere una crema liscia e omogenea.
- Passate al colino la crema, aggiungete il peperoncino, lo zenzero e mescolate.
- Guarnite la crema con il riso, del sedano a cubetti, la polvere di caffè e un filo d'olio extravergine.
Con questa ricetta partecipo al contest Siena and Stars- I piatti delle stars:
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12 comments
Grande, ce l’hai fatta…che superdonna!
Piatto molto invitante per me, lo provo di sicuro!
Grazie!
Devo ringraziare te se mi ci sono messa davvero 🙂
Dita incrociate!
“Innamorarsi così, per colpa di un sorriso e di un paio di scarpe, ha tutto il sapore dei vent’anni, dei maglioni sgualciti alla Guccini e delle lotte a muso duro”
Ah ecco, ora sì che è tutto chiaro. Ci capiamo (anche) perchè nella nostra vita è passato e passa Guccini… non è mica cosa da poco, eh… e se so leggere tra le righe, questa frase rimanda dritta dritta ad una canzone che adoro oltre misura: “Farewell”…
(che tra l’altro si lega moltissimo alla frase sul mio libro preferito nel mio ultimo post, perchè faceva da colonna sonora a quel periodo di tormenti, batticuori, treni, sofferenze tipiche dell’età)
Polvere di magia o di caffè, in fondo è lo stesso…
Presa!Ma proprio,proprio nel vivo!
Farewell fa malissimo (e benissimo) ancora adesso ad ogni ascolto 🙂
Certi ricordi esattamente come i diamanti della canzone…
Bellissima ricetta, bellissime foto, belli gli amori dei vent’anni, soprattutto se sono gli amori ancora vivi.
Grazie Giulia!
Vorrei poterti dire che certi amori sono ancora “vivi”,ma credo che sia bello anche solo il loro ricordo.
Un abbraccio!
Invitante la ricetta, e meravigliose le tue parole… Mi hai fatto venire in mente Farewell di Guccini, una delle più belle secondo me… Un abbraccio!
Su Farewell non posso che essere proprio d’accordo con te!
Grazie e ben arrivata!
M’incanto ogni volta davanti alle tue parole, alle foto, alle ricette…
un bacio
Sempre troppo gentile!
Un abbraccio grande 🙂
Cara Manuela, ti sono grata per aver deciso di partecipare a questo Contest perché mi ha dato modo di conoscere il tuo magnifico blog.
Questo post mi ha emozionato…concordo con te che è colpa di luglio se certi pensieri ci restano appiccicati addosso. Immagino che tu abbia dedicato questo piatto alla musica Cubana visto la colonna sonora che hai inserito in apertura. Anche io in ogni post collego della musica, sono malata ma non posso farne a meno.
In bocca al lupo…dimenticavo: le tue foto sono magnifiche!
Pat
Grazie davvero Pat!
Hai indovinato,il piatto è dedicato a Cuba, ai suoi colori e alla sua vivacità.
La musica è una specie di malattia anche per me,non riesco proprio a star senza!
Grazie di tutto, davvero!
A presto