On air:” Into my arms- Nick Cave & the Bad Seeds”
Stupisce la Langa, con quel suo fare distaccato e silenzioso, parla piano, così piano che sembra sussurrare invece di parlare. Lontano dai riflettori, è un territorio schivo, ma che ad ogni passo lascia percepire la vita che lo attraversa. Alla fine del blogtour progettato da Alessandra, Anna e Valeria in collaborazione con l’Enoteca Regionale “Colline del Moscato”, un tour che mi ha portata a Mango (CN) e nel cuore dell’Alta Langa, non sapevo davvero come riordinare le idee.
Molti i visi, le mani strette, i luoghi che hanno destato interesse, ma sopra ogni altra cosa quella sensazione prepotente di avere i piedi dentro un pezzo di storia, un sentimento molto simile al romanticismo, che mi ha colta per l’intera durata del blogtour e poi ancora oltre.
Così ho pensato di risfogliarle insieme a voi le foto, una dopo l’altra e rivivere nuovamente quest’esperienza…Parlare con voi dell’accoglienza senza misura, iniziata nella splendida sede del Castello dei Marchesi di Busca a Mango, dove si trova la sede dell’Enoteca: nocciole, creme e Moscato, come se piovesse!O della lunga chiacchierata con Carlo, alla Distilleria Beccaris di Costigliole d’Asti, per riscoprire tecniche e procedimenti di distillazione delle vinacce. I colori e l’aroma intenso lungo tutto il piazzale e i colori tenui delle vecchie bacheche vicino alle lunghe colonne di rame.Della degustazione delle grappe per scoprirne segreti e caratteristiche.O ancora di com’è chiara la terra sotto i noccioleti: bianca che pare arsa dal sole, eterea e leggera al tatto, un lungo lenzuolo bianco interrotto solo qui e là da qualche cumulo di gusci, perchè a fine settembre il raccolto è già al sicuro.E’ stato facile incolpare le vinacce, quando Paolo ha letto Fenoglio e le lacrime hanno scelto inevitabilmente di scoprirsi, come un partigiano che non ha più nulla da temere.
Le vinacce o forse questi luoghi e la consapevolezza che le parole non erano solo suono, ma una vita realmente passata sui nostri stessi sentieri.Raccontare ancora della breve sosta per un light lunch di quasi due ore a Cascina Anrì, e della corsa verso l’Azienda Agricola Pavaglione: dieci ettari di prati e boschi in cui sono allevati 130 asini allo stato semibrado, a completo contatto con la natura.
Il trekking con gli animali con bambini e famiglie, le innumerevoli proprietà del latte d’asina, la mungitura e quella finestra con vista che mi riportava ancora alle letture del pomeriggio e alle pagine di Fenoglio.Della cena all’Azienda Vitivinicola Brusalino,e di nuovo dei percorsi lungo questa Langa, apparentemente immobile, tra i filari delle vigne e i noccioleti.
Dei metodi di vinificazione raccontati da Marco di Cascina Fonda, del metodo classico e delle lunghe vetrate con vista.E della conclusione in tutta dolcezza, camminando sotto le fronde ormai spoglie dei noccioli di Gala Nocciole. Dell’aroma avvolgente della Tonda Gentile appena tostata e del rumore assordante dei macchinari al lavoro, fino all’assaggio direttamente alla fonte della crema di nocciole ancora tiepida (!!!).
Ringrazio l’Enoteca Regionale “Colline del Moscato”, Alessandra, Anna e Valeria e tutti i produttori e ristoratori che ci hanno accolto e permesso di scoprire un territorio notevole per storia e valore enogastronomico.
Ringrazio anche tutti i blogger, nuovi, splendidi, compagni di viaggio e Paolo per avermi fatta rivivere questi luoghi attraverso lo sguardo e le parole di Fenoglio.
3 comments
Ho sempre pensato fosse una terra da visitare; ora non ho più nessun dubbio.
Parole e foto … come sempre bellisime.
che meraviglia!e poi quello che mi piace è nel tuo modo di raccontare le cose 🙂 un bacio!
Bellissimo reportage, denso e emozionale.
Ti segnalo un reportage che ho fatto nelle stesse terre poco tempo fa (niente uva e vino ma farina e pane..)
Piacere di fare la tua conoscenza
http://babalisa.it/la-via-del-pane/