On air: ” Kurt Cobain- Brunori Sas”La terra sembra ferma.
Guardo il campo ormai spoglio, con quel piccolo fazzoletto di verdure smangiucchiate dalle lepri e sento l’odore d’inverno farsi largo tra questi raggi ancora troppo caldi.
I buoni propositi per il mio 2014 hanno la faccia sporca di terra e dei grandi stivali verdi.
Voglio tornare indietro di un passo, riportare le mie mani lì dove ho creato i miei pensieri più vivi, lasciare la fretta per chi non sa come rendere pieno il suo tempo e fermarmi di più a guardare le stelle.Orto e autoproduzione saranno le mie parole d’ordine e, per ovvie ragioni , diventeranno chiave di lavoro anche sul blog.
Settimanalmente si alterneranno ricette e consigli per intraprendere una piccola coltivazione casalinga, rubrica già accennata lo scorso anno, ma accantonata per complessità e tempi.
Ci sarà un calendario dei lavori, ricette per utilizzare al meglio anche le parti meno nobili delle verdure e queste si aggiungerà una vera e propria raccolta di idee per l’autoproduzione a 360°.
Molti spunti lì ho trovati nel blog di Lisa Casali Ecocucina, ora si aggiunge alle letture il suo libro fresco, fresco di stampa, “Autoproduzione in cucina”, altri invece sono mie personali divagazioni, in ogni caso, di lavoro ce ne sarà moltissimo, spero mi terrete compagnia!
- Linguine 160g
- gambi di broccoli piccoli 2
- foglie di broccolo
- filetti di acciuga 2
- pomodori secchi già ammollati 4
- mandorle a fette 30 g
- aglio 1 spicchio
- peperoncino 1
- olio extravergine
- Portate ad ebollizione una pentola d'acqua, salate con poco sale grosso.
- Pelate i gambi di broccolo già lavato in precedenza, eliminando la parte più esterna, poi, sempre col pelapatate fate delle strisce sottili.
- Tuffate in acqua la verdura, foglie comprese, e fate cuocere per 5 minuti circa.
- Scolateli con una schiumarola e nella stessa acqua fate cuocere la pasta.
- In un tegame, fate soffriggere l'olio con l'aglio (intero o schiacciato, al gusto) e il peperoncino, aggiungete i gambi e le foglie di broccolo e saltate.
- In un mixer di piccole dimensioni o in un mortaio amalgamate i pomodori secchi già ammollati per 30 minuti in acqua calda, strizzati e tagliati a tocchetti, parte delle mandorle e le acciughe, fino a ottenere un finto pesto.
- Scolate la pasta al dente, saltatela con la verdura e alla fine unite qualche cucchiaio di pesto di pomodori secchi e mandorle a piacere.
[shopeat_button]
21 comments
Il giardino, l’orto, la corona delle Alpi all’orizzonte sono le cose che mi mancano veramente qui a Roma. Sarà bello seguirti, anche solo virtualmente, nel tuo orto.
Cercherò di trasmetterti tutti i colori e i sapori di questa tua mancanza (almeno ci proverò!)
Grazie Rossella!
Chiaro che ti tengo compagnia, mi inviti a nozze 🙂
(e solite coincidenze…sto scrivendo un post per lunedì che ha tra gli ingredienti foglie e gambi di broccolo!)
No, guarda, ormai sulle nostre coincidenze non ho più parole…viaggiamo sulla stessa linea,che bellezza!
Sull’autoproduzione tu giochi praticamente in casa, spero di non deluderti 🙂
Oleeee!!!Non vedo l’ora che inizi 🙂
Sperando di riuscire a raccimolare un angolino di terra in tempi non troppo biblici!
Un abbraccio e buon inizio “cantiere”!
Ps: posso aggiungere come parola per l’anno nuovo Autosostentamento?!
Ci sto!Mi piace tanto questa parola per l’anno nuovo 🙂
Ti auguro di riuscirci presto,sabato ho iniziato con le prime pulizie, controlli sulle sementi erimaste eccetera, tra poco arriva il bello 😀
Che bello!!! Ma lo sai che ho chiesto a l’altro gambero di costruire un orticello pensile nel terrazzo di città in modo da non dover rimpiangere tutte le volte quello che cresce in campagna 🙂 ti seguirò con attenzione e coinvolgimento come sempre! Bone ‘ste linguine!
Ci credo Laura!(e rido perchè leggo insieme il tuo commento e quello di Francesca… 😉 )
Voglio migliorare ed eliminare alcuni sprechi su cui mi è caduto l’occhio da un po’, spero proprio di farcela!
Parlavo di autoproduzione con Claudia, quando ci siamo viste a Roma… e lo so, io a Roma sono tagliata un pò fuori da questo, abitando nel cuore della città, però l’idea di creare qualcosa con le mie mani, per quel che posso, e di usare in modo intelligente tutte le parti dei cibi mi ispira un sacco… ti seguirò con interesse, come d’altronde faccio sempre… 🙂 E quando leggo “verdure smangiucchiate dalle lepri” sorrido e mi porti dentro una favola bucolica… qui di smangiucchiato ci sono i braccioli del divano, opera del gattone… 😀
Hiiii, rido perchè appena ho fatto Invia è apparso sopra il commento di Laura e abbiamo scritto alcune frasi uguali 😀
A volte basta poco, certo un’autoproduzione completa è il sogno di tutti, ma a piccoli passi si può fare invidia agli orti di campagna.
Voi due mi farete morire dall ridere…che poi immancabilmente capita mentre sono in mezzo alla gente e chi gliela spiega quella mia risatina non troppo sommessa??! 😀
Eehehe, a me piace tanto quando vedo qualcuno ridere da solo in mezzo alle persone… mi sembra che viva in una doppia dimensione felice… 🙂 Fossimo tutte a Roma, faremmo proprio un bel terzetto! E io diventerei una scheggia con il lievito madre grazie al vostro aiuto! 😀
Non potrò seguirti sull’orto, perché al momento possiedo solo lo spazio per un tristerrimo vaso con una salvia altrettanto triste.
Ma sull’auto-produzione, ecchime!
Dici?Davvero non riusciamo a moltiplicare il vaso tristerrimo e farli diventare tanti bei vasetti felici?
In ogni caso presa per l’autoproduzione! 😀
Autoproduzione!? ci sono! te l’ho già detto che incuriosiva anche me quel libro?? è in cima alla wish list ma credo ci rimarrà per poco! 😉
Manu, le tue foto hanno sempre un’atmosfera speciale! 🙂
Bravissima Katia!Abbiamo bisogno di essere in tanti perchè ci sarà lavoro per tutti 😀
Sei sempre un tesoro, sono felice di riuscire a trasmetterti quello che sento,
un abbraccio
No!!!ma cosa mi sono persa: veramente una chiacchierata a tre 🙂 io è Francesca ormai ci muoviamo in simultanea, manu e tu quando passi da queste parti, io è Francesca potremmo impazzire in giro tra i nostri negozietti di quartiere!!!
Non vedo l’ora Laura!La mia ultima gita in quel di Roma risale al lontano 2002,è proprio ora di tornarci 🙂
Dimenticavo!!!per il tuo progetto: Ester, la mia preziosa spacciatrice di verdure del suo orto mi dice sempre di utilizzare il cespuglio frondoso delle carote che pare siano ottime nella frittata!una chicca tutta tua!
Che meraviglia la tua pasta ma soprattutto l’idea della nuova rubrica che attendo con curiosità da scimmia.
L’anno scorso ho iniziato a dare una mano a mio babbo nel suo orto.
Per questioni logistiche non riesco a fare tantissimo ma quando ho potuto ho passato pomeriggi interi con le mani affondate nella terra a togliere erbacce e radici nefaste.
Le ginocchia rotte ma il cuore leggero, l’anima in sintonia con la terra.
E poi la gioia di mangiare i frutti del proprio lavoro è impagabile.
Buon viaggio nei tuoi ottimi propositi per il 2014 🙂
Un bacio
Lou
Mi eri finita nello Spam cara Lou!Fortuna che ho ricontrollato, mi sarebbe spiaciuto perdere questo commento.
Troveremo il modo per fare anche nel poco tempo e nel poco spazio 🙂
Non c’è nulla come starsene pomeriggi interi con le mani nella terra…a fine giornata la mente è una pagina bianca.
Buon viaggio anche a te e un abbraccio grande