On air:” Suzie Blue- b. Harper”La parte più complessa del gioco è mantenere quel punto di equilibrio perfetto, quello che coincide con l’orizzonte subito dopo il temporale, o con un risveglio leggero, senza stanchezza attaccata alle palpebre.
Restare in piedi, leggermente dondolante, senza incertezze. Ho sempre ritenuto questo blog un veicolo importantissimo per trattare argomenti a me cari.
Sostenibilità e stagionalità sono concetti vivi o solo la brutta copia di quello che un tempo era considerato il punto di partenza per un modo di vivere in perfetto equilibrio con le altre specie?Quando le domande urlano troppo forte, l’unico modo che conosco per non cadere dal filo è quello di tradurle in azione, un’azione che si allontana dal semplice cambiare corsia al supermercato o dallo scegliere prodotti bio.
Un’azione che prevede una reazione, un’attesa, una fatica, anche mentale, che mi impone di cercare informazioni su quanto finisce nel mio piatto, nozioni che vadano al di là della semplice lista degli ingredienti, un insieme di fattori inanellati l’uno all’altro.
E’ così che mi sono avvicinata a ConsumareGIUSTO, un programma che si offre di portare conoscenza a chi, come me, sente lʼesigenza di scegliere il pesce che consuma in modo più consapevole.
Tra le varie collaborazioni, la più recente, mi ha permesso di parteciapre a una delle cene sostenibili, organizzate insieme ai ragazzi di Torino ByGnam! presso lo Spazio Culturale QuBì di Torino.
Cene in cui informazione e buon cibo arrivano insieme sulla tavola, amalgamandosi perfettamente.
Daniele e Paolo ci hanno illustrato la situazione dei nostri mari e quali scelte possono fare la differenza.
La ricetta è frutto di un avanzo di una cena tra amici, un filetto di trota salmonata, marinata agli agrumi, abbinata a del cipollotto in agrodolce.
La stessa trota è finita in uno spaghetto, saltata appena in padella con delle erbette appena colte dal campo, ma la immagino anche in versione monoporzione per un aperitivo in giardino con la crema di piselli tiepida e una quenelle di ricotta aromatizzata.
A voi la scelta (quella giusta però!).
- filetto di trota salmonata 1
- piselli freschi sgusciati 100 g
- brodo vegetale 400 ml
- menta qualche foglia
- cipollotto o porro q.b.
- olio extravergine
- sale grosso 1 cucchiaio
- zucchero di canna 1 cucchiaio
- scorza di arancia
- scorza di limone
- Diliscate il filetto e massaggiatelo con la miscela di sale grosso e zucchero e le scorze grattugiate deglia grumi.
- Riponetelo in una pirofila e coprite con la pellicola.
- Lasciate riposare in frigorifero almeno un'ora.
- Risciacquate i piselli, rosolate il porro o il cipollotto, unite i legumi, la menta, insaporite e unite il brodo, poco alla volta, fino a che risulteranno morbidi.
- Il mio brodo l'ho preparato con il mio dado homemade, quindi non richiede di essere salato, se fosse necessario aggiustate di sale.
- Passate i legumi con il minipimer e tenete da parte.
- Lavate la trota, per eliminare il sale e gli aromi, tamponate con carta da cucina, poi tagliate a coltello in fette sottili.
- Disponete la crema di piselli, qualche fetta di trota e condite con scroza di arancia e un filo d'olio a crudo.
Per chi fosse interessato, la prossima cena sarà il 16 Maggio e si svolgerà allo Spazio Culturale Qubì – via Parma 75 C Torino
Per info e prenotazioni info@elordsc.it – 011 0200613
Qui inoltre, potete trovare il blog di ConsuMare Giusto, un ulteriore spazio in cui trovare le informazioni necessarie per un consumo inteligente dei prodotti ittici.
7 comments
Ciao Manuela, mi rispecchio molto in quello che dici, anche se non sempre riesco ad essere consapevole quanto vorrei. Questione di pigrizia e comodità, più che di tempo. Anche io seguo Consumare Giusto, anche se a distanza per ovvi motivi…
Sai che anche io ho fatto una crema tiepida di piselli alla menta? Nella mia, però, ho messo della burrata…niente a che vedere con il pesce, ma mi è piaciuta lo stesso! 🙂
Un abbraccio e buon fine settimana,
Alice
Non sarà pesce, am io adoro la burrata e la tua idea i piace davvero tano 🙂
Essere consapevoli comporta uno sforzo e ammetto che anche per me diventa difficile, ma l’allenamento è quello che aiuta: una volta superato lo scoglio di essersi informati per la prima volta, poi diventa tutto più facile.
I ragazzi di Consumare Giusto sono dei giganti!
Se mi sono avvicinata di più alla stagionalità è per te, se non comprerò più frutti di bosco fuori tempo è per te, se le mie mani affondano nella terra felici mentre piantano fiori immaginando ortaggi è per te, se ho iniziato a ragionare con più testa su cosa porto in tavola è per te… o meglio, anche per te, perchè hai bussato ad una porta che era già aperta, aveva solo bisogno di una piccola spinta in più…
Mi piace il tuo approccio al cibo perchè è saggio, maturo e riflessivo, chiamiamolo così, ma non chiuso, cioè stai attenta a parecchie cose ma mangi tanto – e bene – e non esiste la privazione o quell’atteggiamento snob di chi si mette dall’alto a dire “questo sì, questo no”… insomma, inno al cibo sano e al mangiare consapevole, ma con gusto, passione, apertura e gioia di condividere!
Spero di essermi spiegata… 🙂
Il carpaccio di salmone lo mangio spessissimo, ma quello di trota salmonata mai provato… è questione di tempo, assaggerei subito già la foto!
Eccome se ti sei spiegata!E per e è una grandissima cosa, perchè è il fulcro di tutto questo mio agitarmi sempre…sperare di ispirare gli altri, anche nelle piccole cose… 😀
Ma la cosa è reciproca perhè tu a me hai saputo ricordare che non ero solo fatta di ombre, ma anche di tante sfumature e di luci nascoste e mi hai resa più solare in questi ultimii mesi.
Fidati, abbandona il salmone, i suoi allevamenti sono altamente inquinanti e goditi un carpaccio di trota salmonata, non sentirai quasi la differenza!
Quando vuoi rassicurazioni sulla luce e la solarità che emani, riguarda la foto che ti ha fatto tuo figlio, in cui hai i capelli immersi nel cono di sole e sorridi. Tu per me sei così. Con le dovute ombre che porta la notte e abbiamo tutti – quando ci vedremo ti racconterò una delle prime frasi che ho detto a Teo per descrivermi… – ma piena di bagliori. Come le stelline delicate che si accendono a Capodanno, hai presente? 🙂
Quanto al carpaccio, già domani mi recherò in pescheria con le tue parole ben stampate in mente!
È un po’ che non passo da queste parti, mi rincresce, ma cause di forza maggiore mi hanno allontanato dal blog e dalla cucina. Ora che la tempesta é passata, eccomi qui. Sfortunatamente non amo la trota, ma non posso fare a meno di dire che questo piatto mi piace, per i colori e per l’approccio che c’é dietro. Sarebbe bello essere tutti più consapevoli e soprattutto avere i mezzi per poter combattere chi/cosa non lo è. Vivendo in un paese dove d’inverno di autoctono si trovano soltanto patate, qualche radice e mele, devo dire che a volte “soffro” un po’ nel fare la spesa. Ma all’inverno non ci voglio pensare, almeno per un po’, la primavera è arrivata anche qui. Aspetto il mio contadino con le sue mani di lavora duro e il sorriso di chi ama il suo lavoro.
Non so cosa ti ha tenuta distante, ma posso solo sperare che non sia nulla di grave.
La consapevolezza è un po’ come un piccolo orto, va seguito e coltivato quotidianamente, ma alla fine da ottimi frutti.
Sono sicura che il tuo cotadino di fiducia la pensa come me 😀