On air: “Piccola mela- F. De Gregori”
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.Erri de Luca
Valore è la tua mano che si infila nella mia, in cerca di riparo, sono le parole dette tutte d’un fiato appena svegli, senza punti, né virgole, con tutta la fretta dei quattro anni.
Valore è il colore del bosco, il suo cambiamento impercettibile, le screziature aranciate là dove eri sicura che fosse ancora estate, è la luce che vira dal blu al giallo senza chiedere permesso, il vento freddo che ti alza la pelle e ti fa cercare il maglione nel cassetto più basso.Ognuno di noi conosce la propria età dei valori, la mia è quel periodo compreso tra i sedici anni e il resto della mia vita, un tempo verbale sempre presente, che non lascia scampo né di giorno né di notte.
All’ennesimo compleanno, lascio filtrare tutti i quesiti a finestre spalancate, senza timori né scremature: mi accorgo che i miei valori hanno spesso un peso indefinito, raramente possono essere descritti in poche lettere, ma la loro somma fa di me il libro che sono. Valore sono le mie mele ancora giovani e imperfette, ma dall’anima antica.
Una torta di compleanno classica e tradizionale, legata alla terra e alle stagioni, uno specchio di quello che sono, ero e sarò.
All’inizio del nostro percorso in questa casa, abbiamo fatto una scelta semplice, ma ben definita: ogni pianta coltivata nel nostro piccolo frutteto doveva avere una sua storia.
Cerchiamo di coltivare non come gesto fine a se stesso, ma per recuperare e valorizzare i frutti antichi: questo per far sì che la biodiversità non vada perduta e per diminuire i trattamenti e avere un minore impatto ambientale sul nostro territorio.
Le nostre piante sono ancora giovani, ma in questi anni ci stanno già regalando grandi soddisfazioni: a noi spetta di impararne i ritmi e come conservare al meglio i frutti che ne ricaviamo.
Alcuni consigli sulla loro raccolta:
- una mela è pronta alla raccolta quando il suo picciolo si stacca facilmente dall’albero, senza forzature né strappi, semplicemente torcendone il frutto.
- un altro modo per capire se la mela è pronta è il suo calice, che si deve mostrare largo e profondo e con semi marroni. Il momento per cogliere e mangiare le mele, tuttavia, è diverso da varietà a varietà.
- conservate le vostre mele in un luogo fresco, buio e con abbondante umidità. Una cantina ventilata è molto adatta, in scatole e/o casse piane, ricoperte di segatura o sabbia.
- Separate le mele bacate, troppo mature o troppo grandi che si conservano meno a lungo. Inoltre dividete quelle con o senza picciolo: il picciolo infatti tutela il frutto, quelli privi di picciolo, tendono a marcire prima, quindi consumatele prima delle altre.
Buona settimana, Manuela
- farina di kamut 130 g
- farina di riso 40 g
- burro 110 g
- zucchero di canna 120 g + q.b. per spolverare
- mele 4
- uova 2
- latte 110 g
- lievito per dolci 1 bustina (7 g)
- sale vanigliato un pizzico
- scorza di un limone
- Riscaldate il forno a 175°C.
- Imburrate e infarinate lo stampo.
- Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
- Lavoratelo con le fruste fino ad avere il burro a pomata, unite lo zucchero e formate un impasto omogeneo.
- Unite le uova leggermente sbattute con una forchetta, il pizzico di sale vanigliato, la scorza grattugiata del limone e lasciate assorbire completamente.
- Aggiungete le farine setacciate insieme al lievito alternandole al latte e amalgamate.
- Tagliate due mele in quattro parti, eliminate il torsolo e la buccia e fatele a pezzetti da 1 cm.
- Unitele al composto, mescolate e versate il tutto nello stampo.
- Lavate le due mele rimaste, asciugatele e tagliatele a metà, quindi eliminate la parte centrale e fate delle fette sottili 2-3 mm, quindi decorate la superficie del dolce partendo dal cerchio esterno più grande.
- Spolverate con dello zucchero di canna e infornate per 50 minuti circa (verificate la cottura con l'aiuto di uno stecchino).
26 comments
Mi è sempre piaciuta molto questa poesia…ti ringrazio per avermela fatta ricordare.
E mi piacciono molto anche le tue di parole, le sento vicine al mio modo di essere. E mi piacciono tantissimo queste foto, sono proprio nel mio spirito.
A questo punto, sono certa che mi piacerebbe anche la torta! 😀
Tanti auguri e un abbraccio,
Alice
Ci sono cose che è sempre bene ricordare, come questa poesia, e certe altre che si possono scoprire di volta in volta, come le similitudini che ci uniscono 🙂
Spero davvero che tu decida di provarla!
Un abbraccio
Adoro le parole di Erri De Luca, tra i miei scrittori preferiti, e adoro queste tue parole, questi tuoi valori, che vedo così perfettamente sintonizzati coi miei. Piccoli momenti di vita che assumono significati enormi agli occhi di chi sa valorizzarli. Spesso ci si perde alla ricerca di qualcosa di grande, da ammirare e contemplare, da mostrare orgogliosi, perdendo invece di vista quelle piccole cose quotidiane che danno senso al tutto. Le risate del mattino, gli occhi che fanno fatica a tenersi aperti al risveglio, l’aria che segna che la fine di una stagione è ormai vicina, i gesti che caratterizzano ogni stagione, i colori della frutta che cambiano, gialli e colorati d’estate, violacei e marroncini d’autunno. E sai che la torta di mele è anche tra i miei dolci preferiti? Ci festeggio qualsiasi cosa ed è stata la prima ricetta del mio blog. Solo il mio compleanno, che è d’estate, non la prevede, ma per il resto la fa da padrona sulla mia tavola. E per il tuo compleanno direi che non poteva esserci torta migliore. Tantissimi auguri.. e a presto 🙂
Spesso si cerca molto più lontano di quanto sia necessario, le cose belle sono sempre più vicine di quanto crediamo.
Adesso che me lo hai detto voglio scoprire anche la tua ricetta, la prima poi…rimane sempre un’emozione in più!
Grazie per gli auguri, a domenica!
Mi sono innamorata dei dettagli, come spesso accade … le piccole cose che donano valore! I fiammiferi al posto dei sfavillanti accendini, il gusto proprio delle mele, ognuna diversa, non perfetta ma bellissima. Le vene delle mani, la zappa unita alla forchetta, le righe della solita maglietta ( che per fortuna non siamo ad un servizio di moda) e il verde brillante dell’erba.
Sempre tu in ogni angolo, tra luce ed ombra … in ogni tua storia passata, presente e futura, in ogni albero tuo giardino e in ogni solco del tuo orto.
Adoro le piccole cose che ti collegano al passato, quei punti (o quelle righe 😉 )che sono una certezza, come se fossero lì per essere collegati tra loro e darci un’immagine nuova da guardare.
Io sono innamorata quanto te di queste mele, non riesco a smettere di vederci una meraviglia in più, come quella minuscola lumaca, che le ha scelte come casa…grazie Martina!
Un abbraccio
Ciao, ho anch’io un orto, amo la cucina e ho in progetto di recuperare piante da frutto “antiche” …
Leggendo per caso l’articolo sul corriere della sera (incuriosita dalla ricetta del pane), ho scoperto il tuo sito. Fantastico. Mi ritrovo molto in quello che dici è incredibile!Oggi ho fatto una bellissima scoperta che mi farà bene! Amo la torta di mele e fare il pane è meraviglioso…
A presto
Pat
Benvenuta Patrizia, sono felice che il Corriere ti abbia portata fin qui.
Felice che ci sia questa passione in comune e che come me ti dedichi a questi frutti così preziosi 🙂
Spero davvero che ti riesca di farla, a noi è piaciuta davvero molto.
A presto!
La torta di mele scatena in me tanti bei ricordi, quindi la preparo spesso. La tua è un sogno
Grazie Paola, poi mi darai la tua versione vero?! 😉
E’ tanto che non passavo ma quando vengo mi piace fermarmi e assaporare parole, immagini e profumi. Chissà che delizia questa splendida torta… Buona serata!
Elena che piacere ritrovarti!
Spero di poterti offrire una fetta dal vivo, prima o poi, o di raccontarci qualcosa di più anche solo davanti a un caffè 🙂
Valore è condividere parole che destano meraviglia. Valore è la bellezza. Valore sono i compleanni, l’accettare che gli anni passano e che noi cambiamo restando sempre noi stessi. Tanti auguri.
Le tue parole sono sempre poesia, un abbraccio Lucia!
Ciao Manuela, dopo aver letto la tua ricetta non ho resistito e appena tornata a casa ho fatto la torta, che profumo, che bella e che buona. Margiarla con calma davanti a buon caffè è fantastico..
Un giorno mi piacerebbe conoscerti e vedere il tuo orto.
Ciao Patrizia
Mi fa davvero piacere che tu l’abbia fatta!
Spero capitino ancora incontri così, un giorno potremmo trovarci a scambiarci semi o piccole piante 🙂
Arrivo un po’ tardi a questo bellissimo post, ma sono contenta di arrivare e goderne a pieno. Di tutte le parole, tutti i versi scritti da altri ma così familiari, del colore e dell’imperfezione di queste mele ricche di storia.
Ho pubblicato un post proprio ieri che si lega a questo tuo, tramite il filo della biodiversità e dell’importanza della sua salvaguardia. E presto farò anche io il mio raccolto di mele antiche, forse hai già capito dove 🙂
Grazie per il tuo lavoro, è bello sapere che anche nel tuo terreno vivono tesori così preziosi per tutti noi.
Un abbraccio e buona settimana a te!!
Avevo sospettato che fosse il tuo compleanno, ecco, ora ricordo di averlo sospettato… ma quell’ometto che da 40 giorni riempie la mia vita non mi ha lasciato spazio all’approfondimento. Abbi pazienza, ma sono sicura che con i tuoi numeri 3, mi capisci benissimo. Dunque tanti, tanti auguri… posso dirti che finestre spalancate o meno, per quello che trapela, sei davvero un bel libro!
Bellissime parole di Erri de Luca (che pure non amo particolarmente) e bellissima questa tua torta, che dice tanto di te e dei tuoi valori.
E ho anche imparato come conservare al meglio le mele!
Mi sono permessa di sostituire la farina fioretto alla farina di Kamut.
Ne è uscita una delle più buone torte di mele che abbia mangiato.
Grazie.
Fantastica idea Romina!
Proverò a replicare anch’io allora 😀
Grazie a te!
Ciao Manuela,
comincio col dire che sono innamorata del tuo blog e le tue ricette sono una meraviglia unica.
Vorrei provare a fare questa bellissima torta di mele ma mi chiedevo, che misura di stampo hai utilizzato?
Ti seguo con piacere e ti abbraccio forte.
Elisabetta
Ciao Elisabetta,
prima di tutto grazie e benvenuta 🙂
Per questa torta ho usato il classico stampo tondo da 22 cm,spero tii piacerà,
a presto!
[…] progetti come quello di Archeologia Arborea, e semplici piccoli coltivatori, che nella loro terra scelgono di piantare diversità, siano da sostenere il più possibile. Quindi ben venga il pomodoro giallo nell’orto di […]
Se ve mucho cariño y dedicación en tus recetas, felicitaciones desde Chile
Hola Marco, perdoname si respondo solo ahora 🙂
Gracias <3