On air:” These arms of mine- Otis Redding”Ho sempre amato il rientro a scuola, quei tre mesi che mi separavano dai compagni, fatta eccezione per qualcuno, erano un tempo illimitato, lunghissimo, che si traduceva nel biondo carico delle ciocche che incorniciavano il viso e nella speranza un po’ frivola, che qualcuno si ricordassse del mio compleanno appena passato.
I muscoli tesi delle gambe sulla prima salita, l’attesa sul piazzale, le corse dietro gli autobus, il profumo dei quaderni ancora intatti.Della scuola per la verità ricordo poco, quello che contava erano i minuti di libertà, l’indipendenza conquistata in quei metri di strada percorsi da sola, i libri sotto il banco che parlavano di poesia, le lettere alla sorella del mio cuore, i tragitti e, più tardi, le sigarette condivise.
Tutto, fuorchè la lezione, importava, tutto il contorno, le parole spese, i sogni immaginati guardando fuori dalle finestre.Mentre osservo i miei figli ripercorro la stessa strada, posso sentire il rumore dei sassi sotto le ruote, le risate su quei gradini nei giorni di pioggia.
Mentre li guardo gli auguro che la scuola sia una parola più ampia esattamente come è stato per me, di comprendere il vero fine di una formula empirica, di un gerundio o dell’anatomia di una foglia. La scuola è iniziata nuovamente per loro come per me e sembra trovare un punto d’incontro nelle nostre colazioni e nelle nostre merende insieme.
Reduce dal Corso di panificazione per foodblogger organizzato a Brescia dall’Aifb in collaborazione con il Richemont Club e Molino Grassi, la voglia di mettere in pratica tutte le nozioni acquisite insieme al desiderio di un dolce per la nostra colazione ha dato origine a questa treccia.
La ricetta di Giorilli prevede una farina forte, 300 W, ma avendo a disposizione un pacco di farina Multicereali della linea Qb, omaggiata da Molino Grassi alle partecipanti del corso, ho voluto virare su un pan brioche dal gusto più rustico e meno classico.
Questa farina è composta da una miscela di cereali, segale, orzo, riso, avena e una parte di Manitoba biologico: pur avendo un W pari a 220, ha un ottimo assorbimento ed una buona resistenza alle lunghe lievitazioni e si presta molto bene alla realizzazione di lievitati di questo genere.
Unica variazione apportata alla ricetta del maestro sono i grammi di lievito che ho leggermente ridotto. Di seguito vi riporto la sua stesura.
Vi lascio a questa prima ricetta e torno ad impastare!
Buona settimana, Manuela
- farina W 300 P/L 0,55 500 g (per me 250 g farina multicereali e 250 g farina di forza tipo 00)
- latte 175 g
- uova 100 g
- zucchero (per me di canna) 50 g
- lievito di birra compresso 20 g (per me 12 g)
- sale 12
- burro 100 g
- Iniziare l'impasto con farina, latte, uova e lievito. A metà impasto aggiungere lo zucchero, il sale e il burro ammorbidito ( aggiungetelo poco alla volta, così da farlo assorbire nell'impasto di volta in volta).
- L'impastoo finale dovrà essere liscio ed elastico.
- Dopo una puntatura di 10/15 minuti (per me 30, avendo diminuito le dosi di lievito), spezzare del peso adeguato agli stampi* che si andrano ad utilizzare, arrotondare i pezzi e dopo 15 minuti formare a filone e porre negli stampi per cake imburrati in precedenza.
- Lasciare lievitare fino a raggiungere il bordo dello stampo, dorare con uovo e infornare a una temperatura di 190/200°C con vapore.
- Il tempo di cottura è determinato dalle pezzature.
- Per cuocere due pan brioche da 300 g ho impiegato 20 minuti a 190°C.
16 comments
Il corso deve essere stato meraviglioso, mi è bastato vedere le foto condivise sui social per cadere in trance…mi è dispiaciuto non esserci!
Io sono una novellina dei lievitati, ma magari posso ispirarmi alla tua ricetta e lanciarmi in un pan brioche, è tanto che lo vorrei fare…
Bellissime queste foto e…voglio quei piattini!! 😀
Buona giornata!
Alice
Meraviglioso, proprio così, è quello che è stato…ero dubbiosa, a me piace impastare e amo meno starmene dietro un banco ad ascoltare,ma ho dovuto ricredermi 🙂 E questa brioche ne è la prova, peccato davevro che tu non sia riuscita a venire, sarebeb stato bello conoscersi!
Se non sapessi la “storia” che c’è dietro a questo pan brioche lo guarderei comunque ammirata, ma dato che la so questo post mi appare ancora più bello… 🙂 So come è nato e soprattutto quando, ripenso al mio viaggio in treno e a te subito all’opera, con la lucina negli occhi che si accende ancora prima di quella del forno… e questi scatti che trovo intensi testimoniano una scintilla, qualcosa da fermare all’istante, come un lampo di felicità soffice e lucida… 🙂
La lucina negli occhi ce si accende prima di quella del forno…non avrei saputo dirlo meglio 😀
Ti farò sorridere ancora se ti dico che ho impiegato forse più tempo a immortalarlo che a impastarlo?!
Quando una cosa è così bella hai uan specie di riverenza che ti fa temere di non sapere come trasmetterne la bontà…sono felice di esserci riuscita!
Non vedevo l’ora di tornare a casa. Volevo leggerti e leggere di questo pan brioche, il cui profumo sembra ancora di sentirlo, forte e intenso. Il ritorno a scuola per me era ricco di emozioni, quella di ritrovare gli amici che non vedevo da tempo, quella di imparare cose nuove. E un po’ un ritorno a scuola mi è sembrato quel corso a Brescia. Incontrarsi dopo tanto tempo che ci si è ritrovate in un angolino del web è come ritrovare le proprie amiche alla fine dell’estate. Questo pan brioche era già bello su instagram.. è ancora più bello qui 🙂 Io sto studiando con cosa cominciare. Intanto rinfresco il suo palletto di lievito madre 🙂
Eccomi finalmente!Anche per me sono state giornate intense,ma la dimostrazione è che per queste cose vale la pena correre un po’ di più, avere treni da prendere, valige da disfare.
Ho come l’impressione che parleremo ancora di questa giornata 🙂
In effetti la scuola deve essere il luogo in cui imparare, ma anche scuola di vita.
Le tue ricette sono sempre un capolavoro
Manuela che belle parole che hai scritto e condivido con te, il tempo della scuola era tutto fuorchè la scuola stessa, era fatto di confidenze, di segreti di sguardi rubati di sigarette, questo al tempo del liceo, della lunga strada per casa che mi portava ad incontrare il mio fidanzato e attuale marito… Grazie per avermi riportato indietro…
Questa brioche farebbe felice chiunque al ritorno dalla scuola ma non solo… Un abbraccio!
Sembra buonissimo e vorrei provare a farlo 😉 Cosa sarebbe il lievito di birra compresso? Quello fresco che troviamo al supermercato?
Grazie
Alessandra
Esatto Alessandra!
E’ il classico lievito di birra che trovi al banco frigo, si chiama così perchè viene compresso 🙂
Buona panificazione!
Ciao, mi piacerebbe replicare questa ricetta a casa, ma ho alcune domande da completa inesperta:
– puntatura al punto 3 significa far riposare?
– non ho il forno con vapore, è fondamentale? Posso mettere un pentolino d’acqua sul fondo del forno normale per rimediare? I tempi rimangono gli stessi per un forno normale?
– quanto era grosso il tuo stampo? Se ho un normale stampo da plumcake e voglio fare un solo panbrioche dimezzo le dosi?
Grazie mille davvero e scusa le domande stupide
Alice
Ciao Alice, benvenuta!
Cerco di risponderti con ordine:
– la puntatura e un riposo, come dici tu 🙂
– se non hai vapore, puoi provare con il penolino sul fondo, comunque se è un forno con una buona tenuta di umidità non preocuparti che verrà bene.
Il tempo è lo stesso, ovviamente, tu conosci il tuo forno, se scalda molto o poco, regolati sulla temperatura.
– lo stampo è circa 15 x 8 e con quest’impasto ho fatto tre panbrioche. Se vuoi dimezza pure, otterrai 1/2 panbrioche a seonda del peso che vuoi dargli.
Grazie e spero di esserti stata utile!
Si! Grazie mille! Ancora una domanda scusami, più o meno quanto tempo ci vorrà per la lievitazione al punto 4 se uso 20gr di lievito come da ricetta originale? Grazie mille davvero per le tue risposte.
Alice
Eccom!
Secondo me 45 minuti al massimo, però ovviamente dipende anche da altri fattori (T esterna, T dell’impasto).
A presto!
Ciao Manuela, volevo cortesemente chiederti se posso sostituire la farina multicereali con quella di grando saraceno. Vorrei fare il pan brioche da accompagnare al foie gras. Grazie mille! sei fantastica
Ciao Sabrina, benvenuta!
Per la sostituzione nessun problema, quello che però dovrai modificare sono le quantità o ne risentirà la morbidezza del lievitato. Se vuoi puoi usare grano saraceno in percentuale al 15% (quindi su 500 g di farina 75 g di saraceno), di più si può sicuramente usare, non otterrai lo stesso risultato. In ogni caso, a te la scelta, dipende da come lo vuoi 🙂
Ne approfitto per farti tanti auguri,
a presto!